RISULTATI AL 30 GIUGNO 2021 – Ricavi e margini caratteristici in crescita per PharmaNutra nel primo semestre 2021, mentre le imposte frenano l’utile netto. I ricavi da vendita sono passati da 29,1 a 32,3 milioni (+10,9%), soprattutto nel secondo trimestre (+19%), con un andamento differenziato nel mercato domestico rispetto all’export. In particolare le vendite sul mercato italiano sono aumentate del 20,5% rispetto al primo semestre 2020 raggiungendo 24,3 milioni, beneficiando sia delle progressive riaperture e della riduzione dei provvedimenti restrittivi conseguenti alla pandemia, sia dei prezzi più alti applicati rispetto a quelli all’estero. Il fatturato internazionale è invece diminuito del 10,8%, passando da 9 a 8 milioni, in relazione della differente distribuzione degli ordini, maggiormente concentrati nel 2021 nella seconda parte dell’esercizio (nel primo semestre 2020 le vendite all’estero erano aumentate del 57% per effetto della concentrazione degli ordini dei distributori nella prima parte dell’esercizio).La dinamica dei costi risente del trend del fatturato (soprattutto dei maggiori costi di marketing, nonché dell’incremento dei costi di produzione e logistica e di quelli commerciali e di rete). In particolare i costi per consumi di materie prime si sono attestati a circa 1,4 milioni (+19,4%), e il costo del personale è salito da 1,3 a 2,1 milioni (+19,3%), in presenza di un numero di dipendenti passato da 53 a 64 unità. I costi per servizi sono aumentati del 5,7% a 18,3 milioni, mentre gli altri costi operativi sono diminuiti in relazione all’assenza delle componenti di carattere non ricorrente emerse nel primo semestre 2020. Ne è complessivamente derivato un Ebitda in aumento dell’8,6% da 9,5 a 10,3 milioni; in termini adjusted l’incremento risulterebbe del 9,5% rispetto al 30/06/2020.Dopo ammortamenti dimezzati da 1,1 a 0,6 milioni (-50,6%), l’Ebit è salito del 16,7% a 9,7 milioni. Il saldo della gestione finanziaria, di scarsa entità, è salito da 49.000 a 76.000 euro; al 30/06/2021 il gruppo evidenziava una liquidità netta di 18,9 milioni, a fronte di 19,1 milioni a fine 2020. Pertanto l’utile ante imposte è passato da 8,4 a 9,8 milioni (+16,8%). Dopo imposte per 2,7 milioni (saldo fiscale positivo per 1,3 milioni al 30/06/2020) si è giunti a un utile netto di 7 milioni, rispetto ai 9,7 milioni al 30/6/2020 (-27,3%); al netto delle componenti non ricorrenti il risultato del periodo risulterebbe in aumento del 12,4% rispetto all’anno prima.RISULTATI AL 31 DICEMBRE 2020 – Crescono i risultati di PharmaNutra nel 2020. Gli azionisti ricevono un dividendo di 0,67 euro per azione, posto in pagamento dal 5 maggio 2021. I ricavi delle vendite sono incrementati del 5,3% passando da 53,6 a 56,4 milioni, e in particolare i ricavi in Italia sono migliorati del 3% a 40 milioni, mentre quelli realizzati all’estero sono balzati del 13% da 14,6 a 16,5 milioni e rappresentano il 29% dei ricavi complessivi (27% nel 2019), grazie all’espansione in nuovi paesi e alla firma di nove nuovi accordi di distribuzione.I costi operativi nel complesso incrementano in misura inferiore al trend dei ricavi e in particolare i costi per consumi di materie prime sono diminuiti del 4,9% a 2,9 milioni, i costi per servizi sono incrementati del 3% a 35,3 milioni, mentre la crescita del costo del personale è stata del 13,6% a 3,7 milioni, in presenza di un numero di dipendenti salito da 54 a 58 unità. Ne è derivato un Ebitda in aumento da 13,2 a 15,6 milioni (+18%); al netto di ricavi e oneri non ricorrenti l’Ebitda rettificato è incrementato del 22% passando da 13,2 a 16 milioni. Gli ammortamenti e svalutazioni sono saliti da poco meno di un milione a 2,3 milioni (ci cui circa 1,05 milioni non ricorrenti), ma in ogni caso l’utile operativo è migliorato a 13,2 milioni (+8,3%). Il saldo della gestione finanziaria, di scarsa entità, è migliorato passando da negativo per 7.000 euro a positivo per 86.000 euro; al 31/12/2020 il gruppo evidenziava una liquidità netta di 19,1 milioni, ulteriormente salita rispetto ai 12,4 milioni di fine 2019. E così l’utile ante imposte è salito a 13,3 milioni (+9,1%). Dopo il saldo fiscale positivo per 0,8 milioni si è giunti a un utile netto di 14,1 milioni, il 66,5% in più rispetto agli 8,5 milioni dell’anno prima; al netto delle componenti non ricorrenti l’utile netto restated si attesta a 11,6 milioni (+37%). |