RISULTATI AL 30 GIUGNO 2022 - Il gruppo Unipol ha chiuso il primo semestre 2022 con un risultato netto consolidato in crescita del 7,1% a 574,9 milioni grazie al consolidamento del risultato a patrimonio netto di BPER per 318 milioni, influenzato a sua volta dal badwill rilevato per l’acquisizione di Carige. Escludendo tali effetti il risultato netto normalizzato ante quota di terzi sarebbe stato pari a 405 milioni (386 milioni un anno prima). Nel periodo il gruppo ha realizzato una raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, pari a 6.632 milioni in crescita dell’1,2% rispetto ai 6.552 milioni registrati nel primo semestre 2021. In particolare, la raccolta diretta del settore Danni si attesta a 4.152 milioni (+5,8%); in crescita il comparto Non Auto (+10,5% a 2.184 milioni), con il contributo di tutti i principali business e uno sviluppo particolare di UniSalute (+10,5% a 301 milioni) e del comparto Bancassurance, relativo al settore Danni, tramite Incontra (+85,7% a 93 milioni) e Arca Assicurazioni (+46,8% a 125 milioni). In ripresa anche il settore Auto (+1,1% a 1.967 milioni) in presenza di un aumento nella frequenza dei sinistri e che beneficia dello sviluppo delle garanzie accessorie. Il combined ratio è pari al 94,1% (91,1% lavoro diretto) rispetto al 92,6% (91,4% lavoro diretto) registrato nel primo semestre 2021, con un loss ratio e un expense ratio in peggioramento rispettivamente al 65,6% (65%) e al 28,4% (27,5%). Il risultato ante imposte del settore Danni è stato pari a 627 milioni in leggero aumento rispetto ai 618 milioni al 30/6/2021, mentre al netto degli effetti non ricorrenti sarebbe rimasto sostanzialmente stabile a 516 milioni. In base ai tre Ecosistemi nell’ambito del settore Danni, la raccolta per l’Ecosistema Mobility è stata pari a 2.155 milioni (+1,9%) che, attraverso il nuovo sistema di telepedaggio UnipolRental e UnipolMove, ha già collocato 300.000 dispositivi in 5 mesi di distribuzione. L’Ecosistema Welfare ha segnato una raccolta di 825 milioni (+13,6%) in particolare nei rami Malattia (+20,5% a 472 milioni) con una crescita costante di UniSalute (+10,5% a 301 milioni) e l’Ecosistema Property ha segnato una crescita dell’8,3%. Nel comparto Vita la raccolta diretta è invece diminuita del 5,7% a 2.480 milioni, orientando la raccolta verso prodotti multiramo e unit linked per migliorare l’assorbimento di capitale e ridurre il tasso minimo garantito. In particolare, UnipolSai ha realizzato una raccolta diretta pari a 1.261 milioni in diminuzione del 10,6%, in quanto nel primo semestre 2021 erano stati registrati contratti collettivi /corporate non ripetibili. Il risultato ante imposte è salito da 111 a 145 milioni, grazie al miglioramento della marginalità sia finanziaria sia tecnica. Il segmento immobiliare ha continuato nelle attività di riqualificazione del patrimonio immobiliare e sono stati effettuati acquisti per 200 milioni in particolare a Roma, con location di pregio, e nel settore della logistica; il risultato ante imposte è negativo per 18 milioni (-11 milioni un anno prima e -220 milioni quello normalizzato). Il segmento Holding e altre attività beneficia della ripresa nel settore alberghiero, mentre gli altri business registrano risultati in sostanziale pareggio; il risultato ante imposte passa da 25 a 114 milioni, mentre quello normalizzato è negativo per 54 milioni (-57 milioni al 30/6/2021). Complessivamente, i premi lordi di competenza del gruppo si sono attestati a 5.931,7 milioni (-2,4%), ed al netto di quelli ceduti in riassicurazione (+21,5% a 275,5 milioni) i premi netti sono ammontati a 5.656,2 milioni (-3,3%), Le commissioni nette sono passate da un valore positivo per 8,6 milioni a uno negativo per 19,9 milioni. Dopo oneri netti relativi ai sinistri in diminuzione del 10,9% a 4.207,8 milioni, ma spese di gestione salite del 4,9% a 1.454,8 milioni, il risultato negativo della gestione caratteristica è migliorato, scendendo dell’89,6% a 26,3 milioni. La gestione degli investimenti finanziari ha generato un rendimento lordo del portafoglio pari al 3,2% degli asset investiti. Complessivamente il risultato finanziario è passato da 995,3 a 894,2 milioni, e ne è derivato un utile ante imposte di 867,9 milioni (+16,8%). Dopo imposte per 184,4 milioni (tax rate in aumento dal 12,2% al 21,2%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 115,4 a 108,6 milioni, si è giunti al citato utile netto di 574,9 milioni. Al 30/6/2022 il patrimonio netto consolidato era pari a 8.218 milioni (9.722 milioni al 31/12/2021), mentre quello di competenza del gruppo ammontava a 6.595 milioni (7.780 milioni al 31/12/2021) con un indice di solvibilità pari al 201% (214%).RISULTATI 2021 - Il gruppo Unipol ha chiuso l’esercizio 2021 con incremento dei premi ma un utile netto in diminuzione. I premi, al lordo delle cessioni in riassicurazione, sono ammontati a 12.349,1 milioni, in aumento del 4,6% rispetto agli 11.810,4 milioni del 2020. In particolare, la raccolta diretta del settore Danni si è attestata a 7.943 milioni (+0,8%), i premi Auto sono stati pari a 3.838 milioni (-3,7%) e i premi Non Auto a 4.105 milioni (+5,3%). Il combined ratio è salito al 92,5% (95% al netto della riassicurazione), a fronte dell’87% (85,4% al netto della riassicurazione) del 2020, con un loss ratio passato dal 58,8% al 67,1% e un expense ratio pari al 27,9% (28,2% nel 2020). Nel comparto Vita il volume della raccolta diretta è salito del 24,4% a 5.386 milioni. Il segmento immobiliare ha continuato a risentire, specie nel settore turistico, degli effetti della pandemia. I premi netti sono saliti del 4,7% a 11.878,5 milioni, mentre gli oneri netti relativi ai sinistri sono aumentati in misura più significativa (+10,9% a 9.809,1 milioni). Inoltre le commissioni nette sono diminuite del 43,6% a 7,9 milioni. Il risultato della gestione caratteristica ha così peggiorato il valore negativo da 417,3 a 537,1 milioni. Il contributo positivo della gestione finanziaria è passato da 1.443,1 a 1.487,8 milioni, ma in ogni caso l’utile ante imposte è passato da 1.025,8 a 950,7 milioni (-7,3%). Dopo imposte per 154,5 milioni (tax rate lievemente salito dal 15,8% al 16,3%) e l’imputazione a terzi di una quota di utile di competenza passata da 156,7 a 169,6 milioni, l’utile netto è stato pari a 626,6 milioni, l’11,4% in meno rispetto ai 707,4 milioni al 31/12/2020. Il dividendo ammonta a 0,3 euro per azione, in pagamento dal 25 maggio 2022. Al 31/12/2021 il patrimonio netto consolidato era pari a 9.722 milioni (9.525 milioni al 31/12/2020), mentre quello di competenza del gruppo ammontava a 7.780 milioni (7.613 milioni al 31/12/2020) con un indice di solvibilità pari al 214% (216% a fine 2020). |