Assicurazioni: al riparo dalla tempesta (Mi.Fi.)
13 Dicembre 2021 - 8:21AM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel 2021 il mercato assicurativo italiano, con riferimento alle
sole imprese con sede legale in Italia, dovrebbe registrare una
crescita dei premi contabilizzati complessivi di circa il 7%,
superando i 144 miliardi di euro.
Questa la previsione dell'ultimo report annuale
dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania),
relativo al 2020. Dopo la contrazione dell'anno della pandemia
(-3,9%), dovuta al calo di operatività delle imprese assicurative,
in particolare durante il lockdown, e alla diminuzione di
sottoscrizione di contratti, la ripresa economica dovrebbe
investire anche le assicurazioni. Il progredire della campagna di
vaccinazione, l'abolizione a livello nazionale e internazionale
delle restrizioni alla mobilità e il recupero del pil dovrebbero,
infatti, contribuire alla crescita sia del settore vita (+8,5%) sia
di quello danni (+2,8%). Nello specifico, sul ramo danni
continuerebbe però a pesare il progressivo calo della Rc auto
iniziato nel 2011: alla fine del 2021 i premi del comparto
scenderebbero sotto i 12 miliardi, un valore che non si riscontrava
dal 1998. Tale risultato negativo sarebbe controbilanciato da tutti
gli altri sottogruppi del comparto danni, grazie soprattutto
all'ipotizzata ripresa delle coperture assicurative sospese lo
scorso anno.
Le variazioni positive sopra la media di alcuni specifici
settori sono riconducibili a dinamiche di mercato. Nel dettaglio,
sono aumentati gli acquisti di nuove vetture e di veicoli usati,
quindi l'Ania prospetta uno sviluppo dei premi sui corpi terresti
(+6,5%). Inoltre, si dovrebbe registrare un impulso del mercato
immobiliare che aumenterebbe la domanda di assicurazione sulla
property (è previsto un +8% per gli incendi e un +7,5% per altri
danni ai beni). E infine le difficoltà di accesso alle strutture
pubbliche riscontrate durante l'emergenza sanitaria dovrebbero
innescare un aumento dell'11% delle coperture assicurative
sanitarie. Nel comparto danni sta, per giunta, cambiando l'assetto
nelle posizioni dominanti. Generali, dopo aver acquisito oltre il
60% del capitale sociale di Cattolica Assicurazioni, ha superato il
gruppo Unipol seppur di solo qualche punto decimale. Il gruppo
detiene ora infatti il 20,52% del segmento di mercato, mentre
Generali il 20,9%, il che si traduce in 150 milioni di premi. Per
quanto riguarda, invece, il settore vita, l'Ania non ha riscontrato
dei contraccolpi rilevanti dalle incertezze della crisi da Covid-19
sulla domanda di prodotti assicurativi del comparto. Di
conseguenza, è previsto un aumento entro la fine dell'anno in corso
per il settore, che riuscirebbe più che a compensare il calo
relativo al 2020 (-4,4%). Tale crescita riguarderebbe, in
particolar modo, il ramo III (unit-linked) che crescerebbe del 45%,
trainato dal recupero dei mercati finanziari e borsistici nazionali
e internazionali. Mentre diminuirebbero del 3,5% i premi relativi
alle polizze tradizionale di ramo I, per effetto del perdurare
dello scenario di tassi di interesse molto bassi o, addirittura,
negativi. Il trend nella vendita di polizze vita è evidente anche
all'analisi dei dati della nuova produzione delle polizze
individuali, che a fine maggio 2021 ha raggiunto un volume di nuovi
premi che sfiorava i 40 miliardi contro i 30 miliardi dei primi
cinque mesi dello stesso periodo dell'anno precedente, quando
proprio per effetto della pandemia e del relativo lockdown i premi
si contraevano di quasi il 20%.
fch
(END) Dow Jones Newswires
December 13, 2021 02:06 ET (07:06 GMT)
Copyright (c) 2021 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Unipol Gruppo (BIT:UNI)
Storico
Da Giu 2024 a Lug 2024
Grafico Azioni Unipol Gruppo (BIT:UNI)
Storico
Da Lug 2023 a Lug 2024