B.P.Sondrio: verso 2.600 voti per la Spa, sì a larga maggioranza (fonti)
28 Dicembre 2021 - 3:39PM
MF Dow Jones (Italiano)
Dopo 150 anni la Banca Popolare di Sondrio comunicherà domani
l'esito dell'assemblea degli azionisti chiamata a sancire la
trasformazione in Spa. Si tratta di un momento storico per
l'istituto valtellinese quotato in Borsa, l'ultimo ad aver
conservato la matrice cooperativa a valle della Riforma Renzi che
nel 2015 ha obbligato tutte le popolari italiane con attivi
superiori a 8 miliardi a cambiare forma giuridica entro 18
mesi.
Dopo una lunga resistenza, passata anche da ricorsi al Consiglio
di Stato e alla Corte Costituzionale, i soci della banca (160 mila
attualmente) sono stati chiamati a fare una scelta che in molti
definiscono quasi obbligata visti gli scenari catastrofici che sono
stati disegnati in caso di mancata trasformazione (tra cui il
possibile commissariamento). La deadline tassativa - stabilita
dalla legge - per la metamorfosi societaria è il 31 dicembre,
quindi quella di domani è l'ultimissima sede per
l'approvazione.
E' chiaro che questa assemblea è diversa dalle precedenti.
Nonostante la rilevanza del punto all'ordine del giorno si è svolta
in modo virtuale, a porte chiuse, e non ha potuto vedere i circa 4
mila soci che abitualmente partecipavano attivamente - in presenza
o per delega - all'assise. La colpa in questo caso è della pandemia
di Covid-19 che ha visto come conseguenza la discesa in campo del
rappresentante designato. La finestra del voto si è chiusa il 23
dicembre. Attualmente non ci sono numeri precisi e ufficiali, il
conteggio è ancora in corso, ma secondo quanto ricostruito da
MF-Dowjones ci si attende circa 2.600 voti. In generale diverse
fonti segnalano una "disaffezione" dei soci rispetto alle adunanze
precedenti a causa dell'impossibilità di esprimere una scelta
veramente libera: la trasformazione è stata infatti sancita per
legge e i soci non potevano assumersi il rischio di un possibile
commissariamento. Mentre altri spostano lo sguardo al contesto e
fanno riferimento a una campagna informativa o promozionale meno
accesa del solito.
Fatto sta che la trasformazione per passare deve registrare il
sì dei due terzi, essendo in parte straordinaria. Obtorto collo per
l'approvazione sono scesi in campo anche i sindacati e il Comitato
per l'Autonomia e l'Indipendenza della Sondrio che - seppur
contrario alla riforma - per salvare la banca avrebbe incoraggiato
i soci a votare sì. In generale ci si attende, sempre secondo
fonti, un voto favorevole a larga maggioranza. In ogni caso la
trasformazione e la conseguente adozione del nuovo statuto sociale
rappresenta un vero e proprio spartiacque per l'istituto che si
trova suo malgrado al centro del risiko bancario italiano.
Dopo aver respinto più volte in passato le avances del Credito
Valtellinese ora la banca potrebbe divenire preda di un grande
gruppo. Gli appetiti sono diversi, ma non va dimenticato che il
gruppo Unipol detiene circa il 10% della banca e nonostante le
parole rassicuranti di Carlo Cimbri non si può escludere alcuna
mossa da parte di Bper. La trasformazione della Popolare di Sondrio
in Spa "avverrà adesso e il management ragionerà su quali
alternative poter proporre ai suoi azionisti. La prima è restare
come sono e noi saremmo felici di accompagnarli in questo percorso
ma se dovessero cercare strade diverse, penso che Bper per
continuità culturale e per le tante società prodotto che sono in
comune sia uno degli interlocutori", aveva affermato Cimbri,
intervenendo al Consiglio Nazionale della Fabi. "Il destino della
Popolare Sondrio è nelle mani della stessa popolare e noi vorremo
continuare a essere un suo partner qualsiasi sia il destino che
Sondrio deciderà di intraprendere".
Intanto come emerso ieri la Banca Popolare di Sondrio si avvia a
chiudere l'esercizio con una nuova cessione di crediti deteriorati,
circa 420 milioni di euro di sofferenze che, sommata alle
operazioni di dismissione finalizzate nel corso del 2020 (circa
pari a 1,4 miliardi di euro) porta a oltre il 50% la riduzione
complessiva del credito deteriorato conseguita negli ultimi due
anni (circa -70% il volume delle sole posizioni classificate a
sofferenza). L'operazione in questione consente di anticipare
totalmente gli obiettivi di Piano fissati per fine 2023. Sì, perché
il management dell'istituto sta lavorando al nuovo Piano
strategico, ma con la consapevolezza che ora la Sondrio è
contendibile.
claudia.cervini@mfdowjones.it
cce fine
MF-DJ NEWS
2815:23 dic 2021
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December 28, 2021 09:24 ET (14:24 GMT)
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