2* UPDATE: B.P.Sondrio; a.d., per crescita esploriamo tutte le vie non solo M&A
29 Dicembre 2021 - 3:50PM
MF Dow Jones (Italiano)
(aggiunge dettagli e riepiloga)
La Banca Popolare di Sondrio dopo 150 anni abbandona il
modello cooperativo e diventa Spa con il voto favorevole di
oltre 2.500
soci dei 2.600 votanti, dato che equivale a un plebiscito (96,4%
di sì). Il voto era obbligato in quanto il passaggio storico si è
reso necessario a seguito della riforma delle banche popolari del
2015, che ha stabilito che possono adottare la forma giuridica di
popolare i soli intermediari bancari il cui attivo non superi il
valore di 8 miliardi di euro.
Ora con la nuova forma giuridica (secondo cui ogni azione
attribuisce il diritto a un voto) l'istituto valtellinese guarda
alle sfide di crescita con un revisione del Piano industriale che
verrà presentata al mercato entro il primo trimestre del 2022 e con
strategie di crescita che non necessariamente riguarderanno
l'M&A in questa fase.
Sia il presidente Francesco Venosta che il consigliere delegato
Maria Alberto Pedranzini hanno escluso infatti trattative già in
essere per eventuali aggregazioni. "Interlocutori al momento non ne
abbiamo né tanto meno interlocutori privilegiati. Staremo a vedere
cosa succede", ha detto Venosta rispondendo a chi gli chiedeva se
Bper e l'azionista Unipol fossero al momento interlocutori
privilegiati per un'eventuale aggregazione bancaria.
"Per quanto riguarda Unipol abbiamo un rapporto ultradecennale
di collaborazione industriale al di fuori di questo rimando alle
parole dello stesso Cimbri", ha aggiunto Pedranzini.
Unipol detiene il 9% di B.P.Sondrio e circa il 20% di Bper ed è
il primo azionista di entrambe le banche. Cimbri nei giorni scorsi
in merito alla trasformazione in Spa della banca valtellinese aveva
dichiarato: "il management ragionerà su quali alternative poter
proporre ai suoi azionisti. La prima è restare come sono e noi
saremmo felici di accompagnarli in questo percorso ma se dovessero
cercare strade diverse, penso che Bper per continuità culturale e
per le tante società prodotto che sono in comune sia uno degli
interlocutori. Il destino della Popolare Sondrio è nelle mani della
stessa popolare e noi vorremo continuare a essere un suo partner
qualsiasi sia il destino che Sondrio deciderà di
intraprendere".
Commentando queste parole oggi Venosta ha spiegato: "Ringrazio
Carlo Cimbri per le manifestazioni di apprezzamento e stima che ha
espresso nei confronti della banca e del management. Unipol è un
socio estremamente rilevante con cui la banca ha rapporti di
collaborazione da molto tempo è un soggetto qualificato che ci
conosce da tempo".
Il management ora sta lavorando alla revisione del Piano
strategico
2021-2023 che il Cda aveva deliberato nel marzo scorso e oggi è
superato
dai dati di consuntivo. "La revisione è alle viste, puntiamo a
presentarlo entro la fine del primo trimestre 2021, cioè entro il
31 marzo. I risultati 2021 si possono consolidare nei prossimi
anni;
possiamo consolidare alcune leve con spazi di miglioramento. Non
abbiamo mai forzato gli obiettivi, abbiamo sempre proseguito con
una crescita fisiologica e sempre tenuto conto dei bisogni della
clientela. Ci sono ampi margini di miglioramento".
Le strategie di crescita non passeranno necessariamente da una
fusione. "Le banche popolari si sono mosse con accorpamenti e
M&A nel recente passato come conseguenza di una difficile
situazione contingente all'epoca della Riforma Renzi che obbligava
le cooperative con attivi superiori a 8 miliardi di euro a
trasformarsi in Spa. Oggi la situazione è cambiata, la banca è
sana, ha tutti i conti in regola, è profittevole e il nostro
compito sarà esplorare tutte le opportunità che il mercato può
offrire per la crescita non soltanto accorpamenti e M&A", ha
spiegato Pedranzini.
"E' molto difficile dire in questo momento quali paletti
mettiamo per
eventuali aggregazioni. Abbiamo asset immateriali che hanno lo
stesso
valore per un interlocutore serio e intelligente, rispetto agli
asset
materiali. L'aspirazione è che i nostri territori di
riferimento
mantengano lo stesso livello di attenzione e di servizio che
hanno avuto
fino ad ora", ha aggiunto Venosta.
Ora che la banca è diventata Spa i soci hanno 15 giorni di tempo
a
decorrere dall'iscrizione al registro delle imprese per
esercitare il
diritto di recesso. "Allo stato la quotazione del titolo è tale
per
metterci abbastanza tranquilli. Abbiamo qualche motivo per
confidare che molti soci che hanno sostenuto la banca fino ad oggi
continuino a farlo con valori etici ed economici. Desidero chiarire
che qualunque cosa succeda nel futuro troveranno una banca solida,
ben gestita, mai in perdita, devono stare tranquilli e confidare
nell'operato e nei valori: ognuno poi fará le sue valutazioni", ha
detto ancora il presidente.
Considerano lo stato di salute della Sondrio "abbiamo scelto di
essere
fair per i soci e di non fare prigionieri, nel senso che ognuno
è libero
di fare la scelta che crede", ha puntualizzato Pedranzini.
Il Comitato per l'Autonomia e l'Indipendenza della Banca
Popolare di Sondrio ha avanzato la proposta di trasformare la
Sondrio in una società Benefit. "E' una proposta di cui non
possiamo non tener conto ma le deliberazioni le prende l'assemblea
non dipende solo dal Cda".
L'assemblea ha anche deliberato l'adozione del nuovo statuto e,
in sede ordinaria, ha provveduto, fra l'altro, a eleggere
amministratore, per il residuo del triennio 2021-2023, Pierluigi
Molla, che già era stato cooptato dal Consiglio di amministrazione
dello scorso 9 novembre in sostituzione di un amministratore
cessato.
claudia.cervini@mfdowjones.it
cce
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2915:34 dic 2021
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December 29, 2021 09:35 ET (14:35 GMT)
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