Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in ribasso, con la spinta di
Nvidia che non basta a sostenere i listini. A Milano il
Ftse Mib apre a -1,00%, il
Dax di Francoforte a -0,86%, il
Cac 40 di Parigi a -0,60%, l’
Ibex 35 di Madrid a -1,11% e il
Ftse 100 di Londra a -0,81%. Pesante anche la Borsa di Tokyo che chiude con l’indice
Nikkei a -1,17%, con i timori per uno stallo della Fed sui tassi di interesse.
LO STALLO DELLA FED
Crescono i timori per i dati positivi sull’economia statunitense che mettono in evidenza un
mercato del lavoro ancora forte, col rischio che la Federal Reserve allontani il
taglio dei tassi di interesse, proprio per evitare un ritorno dell’inflazione. Sul fronte macroeconomico, in Germania il
Pil nel primo trimestre è cresciuto dello 0,2% rispetto al quarto trimestre del 2023, mentre ha segnato -0,2% su anno.
TENSIONI A TAIWAN
La
Cina accerchia
Taiwan con navi da guerra, nel secondo giorno di manovre militari, per dimostrare la capacità di “prendere il potere” nell’isola autonoma dopo l’insediamento del nuovo presidente. Sotto pressione i
listini asiatici: oltre al Giappone che ha chiuso in rosso, in calo anche Hong Kong e Shanghai.
DEBOLE L’EURO
Sul versante valutario, l’
euro si indebolisce e scambia a 1,080 dollari. Si muove poco il prezzo del petrolio, con il
Brent scadenza luglio che tratta a 81,4 dollari al barile (+0,05%) mentre il
Wti a 76,91 dollari al barile (+0,05%). In lieve progresso il
gas naturale ad Amsterdam che sale dello 0,3% a 35,36 euro al megawattora. Lo
spread apre in lieve rialzo a 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.