Aspi: Cdp e fondi lavorano a offerta vincolante (Sole)
22 Ottobre 2020 - 9:06AM
MF Dow Jones (Italiano)
Un'offerta vincolante soggetta a due diligence e collegata al
piano economico finanziario e alle eventuali modifiche che
potrebbero essere apportate a valle del parere dell'Art e delle
interlocuzioni con il ministero delle Infrastrutture. È questa,
scrive Il Sole 24 ore, la linea che Cdp e i fondi partner,
Macquarie e Blackstone, sarebbero intenzionati a seguire dopo la
richiesta di Atlantia di ricevere entro il 27 ottobre una proposta
"strutturata" per l'88% di Autostrade per l'Italia.
Offerta che contenga anche un'indicazione di prezzo concreta per
la quota dell'asset messo in vendita. Qualcosa in più, insomma, del
range messo nero su bianco nel documento preliminare, ossia tra gli
8,5 e i 9,5 miliardi di euro per il 100% di Aspi. Riguardo a questo
punto, la palla torna nel campo degli advisor di Cassa e dei fondi
per capire fino a che punto può spingersi la newco. Il veicolo,
secondo i primi calcoli, può ipotizzare di accedere al debito per
massimo 2-3 miliardi e in conseguenza di questo va calcolato
l'equity necessario.
La forchetta individuata, intanto, risulta comunque inferiore
alla valorizzazione media calcolata dagli analisti e pari a poco
meno di 11 miliardi per l'intera concessionaria. Ed è inferiore,
peraltro, anche a quanto elaborato da Tci: tra gli 11 e i 12
miliardi. Il fondo ha ormai il 10% di Atlantia e potrebbe far
pesare le proprie azioni nell'assemblea del 30 ottobre se la Si
ragiona anche sul prezzo: la forchetta 8,5-9,5 miliardi non
soddisfa Atlantia Cdp e fondi al lavoro su Aspi: offerta vincolante
allo studio holding decidesse di procedere comunque con l'assise
per la scissione.
Se così fosse, d'altra parte, si aprirebbe un vero e proprio
processo competitivo, con da un lato il percorso di separazione e
dall'altro la trattativa per la vendita. La stessa holding,
tuttavia, nei giorni scorsi ha fatto intendere che a fronte di una
proposta concreta avrebbe congelato il percorso di scissione a
favore di una trattativa in esclusiva con le controparti. Molto,
però, dipenderà dai contenuti finali della proposta che presenterà
Cassa in tandem con i fondi.
In quest'ottica, centrale, è il tema del pef. Giustamente Cassa
nella propria offerta ha specificato che qualsiasi valorizzazione
di Aspi non può prescindere dai contenuti del piano economico.
Piano economico, però, che non è ancora stato approvato dal Mit ma
che, soprattutto, ha ricevuto numerosi rilievi da parte dell'Art,
soprattutto riguardo al tasso di incremento delle tariffe: l'1,75%.
Il pef oggi sul tavolo del ministero è frutto tuttavia di una lunga
interlocuzione con l'esecutivo. Non a caso la prima proposta di
Atlantia prevedeva un incremento medio annuo dei pedaggi del 2,4%.
Tasso abbassato poi all'1,93% dal Mit e successivamente rivisto
ancora al ribasso dall'esecutivo in occasione dell'intesa raggiunta
tra governo e compagnia il 14 luglio scorso.
vs
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October 22, 2020 02:51 ET (06:51 GMT)
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