(Di Francesca Gerosa - Milanofinanza.it)

Cambio al vertice della gestione sportiva di Ferrari . Per la Gazzetta dello Sport l'attuale team principal, Maurizio Arrivabene, sarà sostituito da quello che fino all'anno scorso era il direttore tecnico della scuderia, Mattia Binotto, voluto da Sergio Marchionne per rilanciare le prestazioni della Rossa. Il mancato rinnovo del contratto di Arrivabene, che fino a settembre sembrava saldamente in sella, e i contrasti con Binotto hanno fatto da preludio alla sostituzione che sarà annunciata forse già oggi, ha aggiunto la Gazzetta dello Sport. Un portavoce della scuderia ha comunque detto di non essere a conoscenza di annunci imminenti.

A quanto pare ad Arrivabene è stata fatale l'ultima stagione in cui, pur in presenza di una macchina competitiva, dopo un ottimo avvio è mancata la squadra da metà campionato in avanti. Per l'ex numero uno del marketing di Philip Morris si chiude così l'avventura al comando della Rossa durata quattro stagioni, nelle quali la Ferrari ha avuto per due volte (2017-2018) una macchina in grado di contendere il Mondiale alla Mercedes, ma non è mai arrivata a giocarsi il titolo all'ultima gara come era invece accaduto negli anni di Stefano Domenicali e Fernando Alonso.

Un bilancio che alla fine deve aver pesato sul destino di Arrivabene. La Ferrari ha, infatti, vinto sei delle 21 gare della scorsa stagione. La sfida per il titolo è svanita nella seconda metà dell'anno e la Mercedes ha vinto il campionato mondiale dei piloti e dei costruttori per il quinto anno consecutivo. Il mandato di Arrivabene è sembrato incerto per un po' di tempo. Gli errori strategici del team lo scorso anno hanno solo aumentato la pressione.

Poi la morte a luglio dello scorso anno del presidente, Sergio Marchionne, ha innescato un cambio al vertice con Louis Camilleri che ha assunto il ruolo di amministratore delegato e John Elkann di presidente. A quanto pare è stato proprio Elkann a volere questo ribaltone, a soli due mesi dall'inizio del Mondiale di F.1. Nei piani di Marchionne doveva andare così. Ora tocca a Binotto rilanciare la Rossa.

"Apparentemente il cambio della gestione sportiva di Ferrari era abbastanza prevedibile visti i contrasti con il Chief Technical Officer negli ultimi 12 mesi. Non vediamo alcun impatto consistente di questa notizia sul prezzo dell'azione. Il bilancio della divisione Sport/F1, consolidato in Ferrari , non viene divulgato e dovrebbe essere in perdita. Manteniamo il rating neutral e il target price a 108 euro sul titolo Ferrari scambiato a 24,4 volte il multiplo prezzo/utile 2019", commentano stamani gli analisti di Mediobanca Securities.

red/cce

 

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January 07, 2019 07:36 ET (12:36 GMT)

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