Nella seduta di venerdì il cambio euro-dollaro ha compiuto un veloce rimbalzo tecnico ed è risalito fino a 1,0880. Nonostante questo recupero la struttura tecnica di breve termine rimane precaria: un ulteriore rimbalzo tecnico dovrà infatti affrontare un duro ostacolo a ridosso di 1,09-1,0910. Il ritorno al di sopra di questa zona potrà avvenire soltanto dopo un’adeguata fase laterale di riaccumulazione al di sopra di 1,07-1,0690. Pericoloso invece il ritorno sotto 1,06 anche se, da un punto di vista grafico, sarà soltanto una discesa sotto 1,0460 a fornire un nuovo segnale ribassista.
(MILANO FINANZA)
22 di 273-23/3/2015 14:230
Giammarco_F
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Iscritto da: 10/1/2014
Ha bucato 1.09 come fosse burro, quelli di Milano di finanza ne beccano proprio una dietro l'altra
23 di 273-23/3/2015 14:480
bebs75
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Iscritto da: 10/5/2010
Si soprattutto dopo una adeguata fase laterale di riaccumulazione
24 di 273-24/3/2015 08:490
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di lunedì il cambio euro-dollaro ha compiuto un veloce rimbalzo tecnico ed è risalito fino a 1,0950. Nonostante questo recupero la struttura tecnica di breve termine rimane precaria: un ulteriore allungo dovrà infatti affrontare un duro ostacolo in area 1,10-1,1020. Il ritorno al di sopra di questa zona potrà avvenire soltanto dopo un’adeguata fase laterale di riaccumulazione al di sopra di 1,0770. Pericoloso invece il ritorno sotto 1,06 anche se, da un punto di vista grafico, sarà soltanto una discesa sotto 1,0460 a fornire un nuovo segnale ribassista.
(MILANO FINANZA)
25 di 273-24/3/2015 09:110
Giammarco_F
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Iscritto da: 10/1/2014
Se la barriera del 1,10 è dura da passare come quella del 1,09 allora stasera chiude a 1,20.
26 di 273-24/3/2015 13:510
Giammarco_F
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Iscritto da: 10/1/2014
1.1250 di botto, a Milano Finanza ci deve essere il fratello del polpo Paul a fare analisi sul eur/usd.
27 di 273-25/3/2015 09:040
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di martedì il cambio euro-dollaro è stato respinto da quota 1,1040 e ha subito una veloce correzione. La struttura tecnica di breve termine rimane quindi precaria: solo il breakout di 1,1040 potrebbe innescare un allungo che dovrà tuttavia affrontare un duro ostacolo in area 1,11-1,1110 e una seconda barriera a ridosso di 1,1170. Prima di un nuovo allungo sarà pertanto necessaria una fase laterale di riaccumulazione al di sopra di 1,0780-1,0770. Soltanto il ritorno sotto 1,06 potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista e innescare una flessione verso il successivo sostegno grafico posizionato in area 1,0470-1,0460.
(MILANO FINANZA)
28 di 273-26/3/2015 08:530
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di mercoledì il cambio euro-dollaro ha tentato un allungo ma è stato respinto da quota 1,1010. La struttura tecnica di breve termine rimane precaria: solo il breakout di 1,1040 potrebbe innescare un allungo di una certa consistenza, che dovrà tuttavia affrontare un primo ostacolo in area 1,11-1,1110 e una seconda barriera a ridosso di 1,1170. Prima di un nuovo allungo sarà pertanto necessaria una fase laterale di riaccumulazione al di sopra di 1,0780-1,0770. Soltanto il ritorno sotto 1,06 potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista e innescare una flessione verso il successivo sostegno grafico posizionato in area 1,0470-1,0460.
(MILANO FINANZA)
29 di 273-26/3/2015 08:560
duca minimo
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Iscritto da: 29/8/2006
Fuori. Venduto l'ultimo dollaro . Buon lavoro a tutti .
Ora si guarda al dollaro australiano e allo Zar ...
30 di 273-26/3/2015 09:110
tucano5
N° messaggi: 529 -
Iscritto da: 23/1/2012
Duca pensi sia finita la discesa del dollaro?
31 di 273-26/3/2015 10:140
GIOLA
N° messaggi: 34536 -
Iscritto da: 03/9/2014
Lieve debolezza per la valuta Usa, intorno al minimo delle quattro settimane contro lo yen, mentre l'euro si mantiene oltre 1,10 dollari, dopo i deludenti dai Usa che hanno bloccato il rally del cambio.
La moneta unica si è spinta fino a 1,1051 dollari dopo un minimo a 1,0955 e da una chiusura ieri a 1,0969 dollari.
In calo anche l'indice della valuta Usa contro un paniere di altre divise. Poco dopo le 10 l'indice vale 96,264 con un calo di oltre lo 0,7% da una chiusura a 96,979.
I dati Usa sulla spesa per beni durevoli hanno registrato nel mese di febbraio il sesto mese consecutivo di calo, con una contrazione dell'1,4% (news).
Non altera significativamente i cross il dato Bce sull'offerta monetaria M3 in febbraio, le media mobile dicembre-febbraio, e i finanziamenti al settore privato.
32 di 273-26/3/2015 10:170
GIOLA
N° messaggi: 34536 -
Iscritto da: 03/9/2014
33 di 273-Modificato il 26/3/2015 15:400
Dina1717
N° messaggi: 202 -
Iscritto da: 19/2/2009
Ciao Duca ... anche io ho liquidato tutti i dollari lunedì, ma i Rand (ZAR) già ce li ho da 14,2 e in questi giorni pensavo di venderli, ma poi mi ha incuriosito la tua affermazione ...
Credi debba apprezzarsi ancora il Rand?
E del dollaro australiano è vero che non si è rivalutato quanto il dollaro ultimamente, ma viene da da minimi fatti in altri anni ...
Grazie anticipatamente per una eventuale risposta.
34 di 273-27/3/2015 08:460
GIOLA
N° messaggi: 34536 -
Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di giovedì il cambio euro-dollaro è stato respinto dalla barriera posta in area 1,1040-1,1050 e ha subito una veloce correzione. La struttura tecnica di breve termine rimane precaria: prima di poter iniziare un recupero di una certa consistenza sarà necessaria una fase laterale di riaccumulazione al di sopra di 1,0780-1,0770. Da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di 1,1050 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista, con un primo target a 1,11-1,1110 e un secondo obiettivo a ridosso di 1,1170. Soltanto il ritorno sotto 1,06 potrebbe fornire un nuovo segnale ribassista e innescare una flessione verso il sostegno posto in area 1,0470-1,0460.
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35 di 273-Modificato il 27/3/2015 11:120
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Attorno alle 11,09, il dollaro quota a 1,0817 nei confronti dell'euro.
36 di 273-27/3/2015 15:060
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
L'euro riduce le perdite nei confronti del dollaro dopo la diffusione della revisione del Pil Usa del quarto trimestre, inferiore alle attese.
Pochi minuti dopo la diffusione degli indicatori macro Usa, la divisa unica europea ha annullato il calo visto in mattinata nei confronti del biglietto verde scambiando a 1,0874 dollari, per attestarsi attorno alle 14,50 a 1,0866 dollari .
Sulla scia dei dati Usa sotto le attese, il biglietto verde ha toccato anche il minimo di seduta nei confronti dello yen a 119,055. Il cross dollaro/yen attorno alle 14,50 scambia a 119,11 .
La terza e ultima lettura del Pil Usa relativa al quarto trimestre ha registrato una crescita del 2,2%, al di sotto del consensus per +2,4%, e in linea con la lettura precedente. Nel terzo trimestre, sulla base della lettura finale, il Pil americano era cresciuto del 5%, al massimo da 11 anni.
37 di 273-27/3/2015 18:170
duca minimo
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Iscritto da: 29/8/2006
I massimi della DEBOLEZZA RAND sono stati attorno a 15/16 ...ma i minimi sono stati anche 8 ...diversificare in Sud Africa è doveroso, senza esagerare ...
Per quanto riguarda l'AUD , l'ho visto andare a 1,58 a gennaio 2014 e toccare 1,16 ad agosto del 2012...diversificare ..
ora arrivano i repubblicani ...
38 di 273-30/3/2015 09:090
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di venerdì il cambio euro-dollaro si è appoggiato a quota 1,0810-1,08 e ha compiuto un veloce recupero, con le quotazioni che sono risalite verso 1,09. La struttura tecnica di breve termine appare contrastata: da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di 1,1050 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista, con un primo target a 1,11-1,1110 e un secondo obiettivo a ridosso di 1,1170. Pericoloso invece il ritorno sotto 1,0770 in quanto può innescare una rapida flessione verso 1,07-1,0690 prima e attorno a 1,0620 in un secondo momento.
(MILANO FINANZA)
39 di 273-31/3/2015 08:430
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Nella seduta di lunedì il cambio euro-dollaro ha subito una veloce correzione, con le quotazioni che sono scese fino a quota 1,0810. La struttura tecnica di breve termine rimane quindi contrastata: da un punto di vista grafico, infatti, solo il breakout di 1,1050 potrebbe fornire un nuovo segnale rialzista, con un primo target a 1,11-1,1110 e un secondo obiettivo a ridosso di 1,1170. Pericoloso invece il ritorno sotto 1,0770 in quanto può innescare un’ulteriore flessione verso 1,07-1,0690 prima e attorno a 1,0620 in un secondo momento.
(MILANO FINANZA)
40 di 273-01/4/2015 08:510
duca minimo
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Iscritto da: 29/8/2006
(MILANO FINANZA)