Natural Gas Con Grafici (NGAS)

Gas, prezzo sale in Europa con inizio scioperi GNL in Australia

commenta altre news
Energia, Finanza · 08 settembre 2023 - 10.22

(Teleborsa) - Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, scambia in rialzo del 6,7% a quota 34,9 euro/MWh a metà mattina, dopo essere salito fino a 35,8 euro/MWh in avvio di contrattazioni. L'andamento della commodity scambiata sulla piazza di Amsterdam rimane - ormai da inizio agosto - in balia delle notizie in arrivo dall'Australia, dove ci potrebbero essere interruzioni della fornitura presso importanti impianti di gas naturale liquefatto (GNL) del paese.
Oggi i lavoratori dei progetti GNL di Chevron in Australia hanno iniziato uno sciopero, dopo che i colloqui di mediazione tra i sindacati e la compagnia energetica si sono conclusi senza un accordo, interrompendo potenzialmente la produzione di impianti che rappresentano circa il 5-7% della fornitura globale.


La disputa sui salari e sulle condizioni dei dipendenti Chevron presso i siti di Gorgon e Wheatstone sostiene i prezzi del gas europeo, poiché i trader temono che la riduzione delle forniture australiane potrebbe intensificare la concorrenza tra Europa e Asia per il GNL. Gli analisti fanno comunque notare che l'impatto sulle spedizioni di GNL non sarà immediato e il consumo di gas è attualmente contenuto sia in Europa che in Asia.
I sindacati hanno affermato che le interruzioni del lavoro sono iniziate alle 13:00 ora di Perth e saranno in blocchi di un'ora per periodi compresi tra 3 ore e 11 ore ogni giorno. Se non verrà raggiunto un accordo entro il 14 settembre, ci sarà un'escalation che fermerebbe di fatto le esportazioni di GNL, con i lavoratori che interromperebbero completamente il lavoro per 2 settimane.

Ad alimentare gli acquisti sul prezzo del gas non solo i brevi scioperi negli impianti australiani di gas naturale liquefatto di Chevron ma anche la notizia che i flussi di gas di alimentazione a Freeport Lng, il secondo più grande esportatore degli Usa, sono calati bruscamente durante il fine settimana. I prezzi del petrolio restano in calo. Futures di Wall Street positivi

I livelli di alimentazione erano scesi a 702,9 milioni di piedi cubi al giorno (mcf/giorno) il 9 settembre e sono scesi ulteriormente a 284,3 mcf/giorno il 10 settembre, rispetto ai 1.640,3 mcf/giorno dell'8 settembre, secondo i dati LSEG. Il gas di alimentazione per lunedì 11 settembre si è attestato a circa 622 mcf/d. L'impianto di Freeport rappresenta circa il 20% della capacità di trattamento del gas naturale liquefatto negli Stati Uniti e preleva 2 miliardi di piedi cubi al giorno (bcfd) di gas naturale dai produttori di scisto statunitensi. Restano in calo, invece, i prezzi del petrolio Wti (-0,65% a 86,94 dollari al barile) e del Brent (-0,35% a 90,33 dollari al barile).

Gas, ecco perché in Europa non ci sarà nessuna crisi anche con un inverno rigido con un freddo da cani anche a –40°🥸

George Jèfferson e sua moglie Wizzy, economisti di Lavanderie Mondiali, hanno analizzato gli stoccaggi, le importazioni e la produzione di gas e arrivano alla conclusione che il consumo di gas possa essere soddisfatto anche nello scenario più catastrofico con un clima glaciale.
Tra i rischi principali per la sicurezza energetica europea ci sono solo le implicazioni per le valute,

| Ad agosto bolletta del gas più cara del 2,3%. L’Europa è pronta per un inverno freddo?
George Jèfferson e sua moglie Wizzy, economisti di Lavanderie Mondiali, pensano che la risposta è, sì sicuramente, assolutamente sì, sempre sì e nient'altro che si...sì...sì...sì e poi ancora sì .

Dal punto di vista logico, l' Europa ha già le scorte di gas naturale che sono al massimo e traboccano e poi l' Europa ha pure cli stoccaggi quasi pieni anche di quello artificiale di gas che costa un pò di più, ma scalda quasi il doppio di quello naturale.