businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
Grafico Intraday: Tesla Inc
Grafico Storico: Tesla Inc
Astro emergente nella produzione di autoveicoli, Tesla motors company è probabilmente la casa automobilista più innovativa e tocnologicamente avanzate che possiate immaginare, In questo forum vorrei parlarne con voi, scambiare opinioni e pareri, valutando ovviamente anche le possibilità di investimento a medio/lungo termine.
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
KOMPLIMENTI .....
Ecco se può interessare :
Tesla: Car or Tech Company?
BY Herb Greenberg | 08/27/13 - 06:30 AM EDT
NEW YORK (TheStreet) -- The question of what Tesla (TSLA_) is comes up often, especially with its stock speeding along the investment autobahn.
And the question is understandable: its valuation makes it look like a tech company. But it makes cars. Really nice cars. Really safe, fast cars. Really safe cars that run on powerful batteries with unquestionably the best center consoles anywhere. But in the end, they're cars.
Does that make Tesla a tech company?
Of course not. Tesla is a car company that is priced like a tech company. And not just any tech company, but a really good tech company. Just as Amazon (AMZN_) is a retailer that's priced like a really good tech company. And like Netflix (NFLX_) is a new-age broadcaster that's priced like a really good tech company. (All of them, mind you, with no-or-low operating margins.)
What all of these companies have in common is they have used technology to disrupt. Worth a premium? Sure, but does it deserve a technology premium?
Again -- of course not. But that's an argument that is hard to win in a momentum-driven market. Historically, Wall Street is famous for packaging one thing and selling it as another. Investors love to buy into those stories. They're like Beanie Babies for grownups.
General Motors (GM_) and Ford (F_) also have good technology. But it's buried deep inside. Even recent rave reviews of the newest Chevy Impala are laughable when put alongside the very concept of the Tesla, even though the Impala is likely to outsell the Tesla (think of the vision of the two side-by-side on a drag strip). Also, neither GM nor Ford is run by someone as irrepressibly innovative as Elon Musk.
Reality: None of this really matters. Tesla's valuation is in the ether, everybody knows it and it will continue to confound until the day something doesn't meet expectations, at which point its shares won't be able to hold a charge. Until then, even if it really is a car company, it will be lumped in with tech stocks. It's just the way it is.
GOOD LUCK
162 di 553-27/8/2013 17:180
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
Bella domanda, io personalmente l' ho valutata come un car-tech company :) scusate per il gioco di parole
163 di 553-28/8/2013 17:380
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
COSA NE DITE ?
27 agosto 2013
Tesla raggiunge una capitalizzazione di 20 miliardi di dollari: qual è il segreto della Apple dell'auto?
di Luca Salvioli
Quella di ieri è una giornata da ricordare per Elon Musk. La capitalizzazione di Borsa della "sua" Tesla ha raggiunto i 20 miliardi di dollari. Tanto per avere un'idea, Ford ha un market cap di 64,6 miliardi di dollari, General Motors 48,3 miliardi. Per quanto in termini di unità vendute Tesla sia in fondo alle classifiche dei produttori auto, l'azienda secondo Bloomberg è la tredicesima per capitalizzazione davanti a Suzuki, Mazda e Fiat (per quest'ultima il sorpasso è avvenuto soltanto la scorsa primavera e oggi vale più del doppio). La distanza tra grafici azionari e realtà industriale risulta evidente dando un occhio al rapporto tra prezzo e utili attesi per il 2013: per Tesla il moltiplicatore è stellare, 260 contro i 10 di GM e gli 11 di Ford.
L'azienda californiana guidata dal visionario 42enne si è quotata a Wall Street nel 2010 con un prezzo per azione inferiore ai 20 dollari. Oggi viaggia sui 165 dollari, mentre ieri ha toccato il massimo di 173. A contribuire al balzo del titolo la fiducia sui piani di sviluppo delle auto elettriche d'alta gamma proposte da Tesla: intersezione di frontiera tra la tradizionale industria dell'auto e l'elettronica. Tesla è spesso definita la nuova Apple, anche perché gli azzardi del fondatore ricordano Steve Jobs. Di Elon Musk si legge sui giornali internazionali una settimana sì e una no. Qualche giorno fa ha annunciato il suo progetto visionario per viaggiare da San Francisco a Los Angeles in mezz'ora lanciando i passeggeri su delle capsule che viaggiano alla velocitá del suono in un tubo tra le 2 cittá. È stato tra i fondatori di Paypal e ha grandi ambizioni spaziali con Space X.
Sul successo dei suoi progetti regna grande scetticismo, ma Tesla i primi risultati li sta dando. Gli ultimi, che hanno contribuito al balzo recente a Wall Street, sono legati alle vendite in California, dove nella prima metà dell'anno ha superato Porsche, Volvo, Lincoln, Land Rover e Jaguar (dati California New Car Dealers Association). Certo, il Golden State è uno spicchio molto particolare d'America: l'auto più venduta in assoluto è la Toyota Prius (ibrida) e nello Stato ha venuto quasi il doppio del veicolo top seller nella nazione: il pickup Ford F-Series. La fiducia degli investitori è inoltre alilmentata dagli utili superiori alle attese della prima parte dell'anno (ma molto dipende dagli incentivi del governo per le auto ecologiche) e dal raggiungimento recente del miglior risultato in termini di sicurezza per gli Stati Uniti (non avendo il motore davanti, il veicolo è ottimizzato x la sicurezza, ma questo è solo uno degli espedienti).
Il modello commerciale, stile Apple, prevede la vendita diretta al pubblico e di recente l'azienda ha raccolto migliaia e migliaia di firme per chiedere alla Casa Bianca di estendere questa facoltà a tutti gli Stati della Nazione. Tra i partner di Tesla ci sono Daimler e Toyota. Da poco le auto Tesla sono in vendita anche in Europa e le prime stazioni di ricarica sono in costruzione in Norvegia. Il sistema prevede la ricarica della batteria del 100 per cento in mezz'ora e l'infrastrauttura si sta diffondendo negli Usa.
Tra le auto, la prima realizzata è la superveloce Tesla Roadster: un modello vetrina con prezzi proibitivi. La Tesla Model S è invece una sportsedan superpotente da 70mila dollari. Musk intende vendere 21mila unità di questo modello quest'anno e raddoppiare nel 2014. Dice che la domanda va oltre la capacità produttiva. In fase di sviluppo c'è invece il crossover Tesla Model X con versione 4x4. La Borsa ci crede. Almeno fino a oggi.
GOOD LUCK
164 di 553-28/8/2013 21:040
agiro
N° messaggi: 14334 -
Iscritto da: 29/8/2006
e sognare non costa nulla
165 di 553-01/9/2013 12:070
agiro
N° messaggi: 14334 -
Iscritto da: 29/8/2006
la fine della dipendenza dal sugo nero??? eh eh cmq un bell'aiuto
e sognare non costa nulla...
166 di 553-03/9/2013 19:310
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
Fine ancora no, almeno non finchè non verranno coperte tutte le fascie di mercato; finchè rimarrà "un lusso" l' auto elettrica non può prendere piede...
Io personalmente vorrei una model s ma non posso permettermela, ha un prezzo proibitivo, si trovano ferrari usate a molto meno... se avessi comprato almeno 500 azioni però potrei permettermela... azz !!!
167 di 553-03/9/2013 20:270
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
ti copio ..... io almeno parto da $ 93 e speriamo che faccia strada ...tanta strada , anche se ho perso la partenza !!!!.
good luck
168 di 553-03/9/2013 20:480
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
bhè sei sopra quasi del 100 % ... not bad !!!
169 di 553-18/9/2013 14:480
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
TESLA : pmc $ 93 ....
GM's Anti-Tesla Battery Is Here—and It Costs Too Much
By Kyle Stock September 17, 2013
A Tesla dealership in Miami
General Motors (GM) is bent on making a Tesla-killer, and its technology might be getting a bit closer to the showroom floor.
Earlier this summer, Chief Executive Officer Dan Akerson appointed a crack team to pick apart Tesla’s (TSLA) product and plan and see how it might disrupt GM’s own business plan. Steve Girsky, GM’s vice chairman, told Bloomberg News in a July interview that he had taken to handing out Apollo 13 patches to invoke the against-the-odds 1970 space mission. “The definition of success at R&D used to be how many patents have you generated?” he said at the time. “Well, we have a new definition of success: How much of your stuff actually goes into the car?”
Fast forward nearly two months, and GM—the same Detroit giant that brought you the Chevy Suburban—is at work on an electric-car battery that goes 200 miles on a single charge, according to a report in the Wall Street Journal this morning. The work at GM’s battery laboratory in Warren, Mich., has already paid off in technology that can go the distance, an executive told the newspaper, but the cost remains too high for the sought-after sticker price, which starts around $30,000.
STORY: Tesla Is Now Worth $20 Billion
There are now 15 car models in the U.S. that plug into sockets, with Tesla’s $70,000 Model S the only option for a long, luxurious drive. GM knows it needs to get greater range, as well as a lower price, in order to compete. Its Chevy Volt has an electric-only range of under 50 miles, although it can go almost 400 miles with the help of a small gas engine.
Not just GM is studying Tesla CEO Elon Musk’s playbook. Just about every major carmaker on the planet is working on a Tesla alternative. Just a few days ago, Volkswagen (VOW:GR) said it intends to become the largest seller of electric vehicles by 2018. BMW (BMW:GR), too, is nosing into the race with the i3, its first electric vehicle.
For now, at least, Musk’s machine has nothing but a straight and empty road in front of it, and that’s part of the reason why its market value is a stratospheric $20 billion. Investors are buying the company’s potential—and future revenues—instead of its near-term earnings. But the overall electric-car market in the U.S. remains tiny at this point: less than 4 percent of the 11 million or so vehicles sold so far this year.
STORY: Tesla Popularity Contest: Model S Mania in Washington State
That relative sliver of the U.S. auto market, along with the inevitable arrival of increasingly appealing alternatives to the Model S, are a big part of why Tesla remains one of the companies most heavily bet against by skeptical investors. The most recent count shows roughly 27 percent of Tesla shares are on loan to short sellers.
***********
good luck
170 di 553-18/9/2013 15:300
simosemo1978
N° messaggi: 21861 -
Iscritto da: 24/1/2012
businessman,ma sei djù?
lore?
171 di 553-19/9/2013 16:270
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
No ! Luca, milanesissimo :)
comunque vai tesla vaiiiiiiii !!!!!!! ooooooooohhhh yeah !
172 di 553-22/9/2013 22:290
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
TESLA
venerdì aumentato portaf. a 183 ( prezzo folle...!?) ma partito con $ 93 ..
good luck
173 di 553-23/9/2013 14:360
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
TESLA :
Apple e Tesla, ovvero la creatività predittiva dei mercati
Posted By Francesco On 23 set 2013. Under Articoli Tags: Apple, borsa, disciplina, interesse composto, rischio, soldi, tempo, Tesla
Apple vale 467 USD e continua ad essere un’azienda valutata dal mercato in termini di capitalizzazione come il PIL di una nazione di medie dimensioni. Con una parte delle azioni Apple in circolazione si potrebbe acquistare a prezzi correnti l’intera borsa italiana.
Tecnicamente, il calo da 700 ha trovato una sua base intorno a 400 e ora il titolo è in una terra di nessuno. Sotto 450-430 ritornerebbe probabilmente sotto i minimi di metà anno e si dirigerebbe almeno al dimezzamento dai massimi (350); sopra 500-510 potrebbe godere di impostazione favorevole e tornare verso 600.
Apple cerca di continuare a stupire con i suoi nuovi prodotti che appaiono all’utente medio in gran parte semplici upgrade di quelli precedenti, ma comincia ad apparire (osservazione, sia chiaro, a titolo personale) come un grande mago con trucchi un po’ agée: lo spettacolo è divenuto routine, non c’è più lo sbalordimento di un tempo. Apple sta cambiando pelle e sta diventando quello che tutti i giganti dell’innovazione prima o poi, inevitabilmente, diventano: una grande azienda ciclica in un settore maturo.
La Tesla Motors è un’azienda californiana di Palo Alto che produce macchine oggettivamente splendide e mai viste prima: bolidi elettrici ad altissima tecnologia, che viaggiano (noi persone comuni possiamo solo immaginare la sensazione) con erogazioni di potenza assolutamente lineari, nel silenzio motoristico assoluto. E non un goccio di benzina. Niente emissioni nocive. Piacere allo stato puro.
Il titolo Tesla è salito nel 2013 da 32 a 183 USD, quindi si è quasi sestuplicato. Ora Tesla, che occupa 3000 persone e che finora non produce utili, capitalizza oltre tre volte la Fiat e quasi come Generali. So che non è un metro di paragone omogeneo, ma è solo per rendere l’idea dei limiti a cui si spinge la creatività predittiva dei mercati in presenza di stimoli adeguati.
La domanda che tutti si fanno parlando di Tesla è se possa o no essere la “nuova Apple”. Al di là del dovuto riconoscimento alla genialità dell’idea e alla bellezza del prodotto, il paragone è difficile in quanto le auto, se si possono chiamare tali, di Tesla costano tantissimo e devono essere supportate da strutture (colonnine di rifornimento elettriche) e servizi presenti solo in pochi paesi. Tesla, quindi, a differenza di Apple è un prodotto di élite destinato nel futuro prossimo a restare tale, almeno nell’accezione attuale.
Il punto è se abbia senso che molte persone accettino di investire la maggior parte del proprio capitale a tassi reali (rendimento meno inflazione) negativi, mentre dall’altro si affannano alla ricerca della “nuova Apple”.
La realtà è semplice ed è che tutto quello che ha a che fare con i mercati è essenzialmente un tentativo di “battere il tempo”. Quando si cerca il titolo vincente, quando si cerca di vendere sui massimi o di comperare sui minimi o quando si fa trading, forse non lo si realizza coscientemente: ma quello che si cerca di fare è “battere il tempo”.
Il tempo è l’asset di gran lunga piu’ importante che abbiamo nel nostro arsenale di investimento. Il problema è che nessuno di noi ne ha abbastanza, oppure che quando ne abbiamo non sappiamo come sfruttarlo.
Ipotizziamo per un attimo, per gioco, di avere ancora 200 anni da vivere, 200 anni in cui possiamo investire i nostri soldi, e iniziamo col comperare la cosa piu’ conservativa possibile: 20’000 EUR di obbligazioni statali a lunga scadenza, tra i 10 e i 15 anni, che rendano – diciamo – il 5,5% (un tasso medio storicamente realistico), reinvestendo ogni anno nella stessa obbligazione gli interessi. Al 5,5% di interesse composto, il capitale si raddoppia in 13 anni. Durante ogni periodo in cui il capitale raddoppia, la vita va avanti e qualcosa si mette da parte: ipotizziamo di riuscire ad aggiungere 10’000 EUR di risparmi ogni 13 anni (circa 800 all’anno).
In questo modo, alla fine dei primi 13 anni si avranno 40’000 EUR, piu’ i 10’000 che si sono risparmiati: quindi i 20’000 EUR iniziali saranno diventati 50’000. Alla fine dei 13 anni successivi, si avranno 100’000 EUR + 10’000 di risparmi, quindi 110’000 EUR. Reinvestendo sempre allo stesso tasso, dopo 13 anni si avranno 220’000 + 10’000 = 230’000 EUR. Quindi, 39 anni dopo il primo investimento (meno del periodo lavorativo minimo che serve per andare in pensione), i 20’000 EUR investiti saranno diventati 230’000.
Si saranno perse al massimo alcune ore – in quasi 40 anni – dietro ai propri soldi. E non si saranno mai guardate (e sofferte) le variazioni di borse, oro o altro. Alle fine dei successivi 13 anni si arriverà a 460’000 EUR, piu’ i soliti 10’000: totale 470’000. In 200 anni ci sono 15,3 raddoppi. Fate i conti. Per la fine del 200simo anno non sapremmo nemmeno cosa fare con i soldi. Il tutto con un rischio minimo, un tempo dedicato minimo e un tasso di risparmio minimo. Dal 2000 ad oggi gli indici azionari hanno generato rendimenti medi annui, al lordo delle tasse ed esclusi i dividendi ma anche i costi, fra il -4,5% (Italia) e il +3% (Emergenti), con perdite massime oltre il -50%. Ma allora perché tutto questo interesse sulle borse, che nel portafoglio dell’investitore spesso creano molta più volatilità che efficienza?
Avendo abbastanza tempo, anche senza investire in borsa saremmo ricchi: garantito. Non dovremmo sprecare una marea di tempo prezioso cercando il titolo giusto, o il settore giusto, o il fondo giusto. Dovremmo solo usare il nostro asset piu’ importante: il tempo. C’è solo un problema: nel mondo reale non si vive 200 anni. La maggior parte delle persone che operano sui mercati sono – o, peggio, si sentono – fuori tempo. La conseguenza è che aumentano la loro aggressività nei confronti dei loro investimenti e sprecano un numero incredibile di ore e di energie nervose cercando di “battere il tempo”, che è il reale scopo ultimo di tutto cio’ che – sul piano emotivo – ha a che fare con i mercati. Bisogna trovare la “nuova Apple”: e solo se la si trova e se ci si mettono su abbastanza soldi, allora si è riusciti a battere il tempo. L’alternativa c’è: se si parte abbastanza presto, o se si insegna ai propri figli o nipoti a partire presto, ci possono essere diversi decenni da sfruttare ma solo e soltanto con un piano razionale e una grande perseveranza.
Post scriptum: Sir John Templeton sosteneva che uno dei target naturali per un titolo era la moltiplicazione per 8 del minimo, il che porrebbe il target di Tesla intorno ai 200 USD.
+++++++++++++
GOOD LUCK
174 di 553-26/9/2013 09:080
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
Grande giastra !! prendo appunti quando posti tu !
ahah comunque ragazzi qua stiamo andando contro un massimo molto importante, quota 200 si avvicina e a quel punto, forse forse, posso considerare di uscire e godermi i frutti...
175 di 553-30/9/2013 05:060
agiro
N° messaggi: 14334 -
Iscritto da: 29/8/2006
mai smettere di sognare.....
176 di 553-30/9/2013 23:260
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
quoto; l' ho fatto intorno a 80 $ e mi sono perso oltre il 100%... però i 200 sono tutta un' altra storia...
177 di 553-02/10/2013 23:060
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
come previsto, domani sarà una giornata molto tesa, qualcuno di voi è premium ? potreste pubblicare il book di tesla ?
178 di 553-03/10/2013 15:390
businessman1
N° messaggi: 594 -
Iscritto da: 13/8/2010
ragazzi io sono out completamente... me ne esco con più 360 % e un pò di soldini... se rintraccia abbastanza credo proprio che rientrerò... tipo intorno ai 150 ad esempio...
179 di 553-03/10/2013 17:160
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
TESLA
Ecco le ragioni del retracement
"riporto solo una parte ....."
**********************The report, which was authored by Baird analyst Ben Kallo, was not negative on Tesla Motors Inc (NASDAQ:TSLA) at all. It suggested that the party was over for shareholders and put a Hold rating on the stock. The idea that Tesla might be over its inflationary growth may have caused investors to get out in order to lock in gains.
Tesla report
There are several factors that led to the change in opinion at Baird, but most seemed related to the company’s massive stock valuation. According to the analyst, sentiment has changed among investors. They are taking a wait and see approach rather than buying more for growth.
*******************
good luck
180 di 553-03/10/2013 20:050
giastra
N° messaggi: 6305 -
Iscritto da: 22/3/2006
TESLA
OHHHH!!! KE TRAGEDIA !!
Turning to moving US company stocks, Tesla fell after the Jalopnik website published a picture of one of its vehicles on fire in Washington state.
MAI VISTO BRUCIARE UN'AUTO A BENZINA ........!!!!!?????
good luck ( io per ora non sono uscito , anzi ho incrementato un cicin - pmc 93 )
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Tesla: Car or Tech Company?
BY Herb Greenberg | 08/27/13 - 06:30 AM EDT
NEW YORK (TheStreet) -- The question of what Tesla (TSLA_) is comes up often, especially with its stock speeding along the investment autobahn.
And the question is understandable: its valuation makes it look like a tech company. But it makes cars. Really nice cars. Really safe, fast cars. Really safe cars that run on powerful batteries with unquestionably the best center consoles anywhere. But in the end, they're cars.
Does that make Tesla a tech company?
Of course not. Tesla is a car company that is priced like a tech company. And not just any tech company, but a really good tech company. Just as Amazon (AMZN_) is a retailer that's priced like a really good tech company. And like Netflix (NFLX_) is a new-age broadcaster that's priced like a really good tech company. (All of them, mind you, with no-or-low operating margins.)
What all of these companies have in common is they have used technology to disrupt. Worth a premium? Sure, but does it deserve a technology premium?
Again -- of course not. But that's an argument that is hard to win in a momentum-driven market. Historically, Wall Street is famous for packaging one thing and selling it as another. Investors love to buy into those stories. They're like Beanie Babies for grownups.
General Motors (GM_) and Ford (F_) also have good technology. But it's buried deep inside. Even recent rave reviews of the newest Chevy Impala are laughable when put alongside the very concept of the Tesla, even though the Impala is likely to outsell the Tesla (think of the vision of the two side-by-side on a drag strip). Also, neither GM nor Ford is run by someone as irrepressibly innovative as Elon Musk.
Reality: None of this really matters. Tesla's valuation is in the ether, everybody knows it and it will continue to confound until the day something doesn't meet expectations, at which point its shares won't be able to hold a charge. Until then, even if it really is a car company, it will be lumped in with tech stocks. It's just the way it is.
GOOD LUCK