Borsa: il rimbalzo delle banche trascina Milano, Ftse Mib chiude a +1,3%
09 Agosto 2023 - 5:56PM
MF Dow Jones (Italiano)
Gas balza del 27,8% a 39,7 euro. Attesa per inflazione Usa
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 ago - Le correzioni
alla tassa sugli extra profitti, che dimezza l'impatto previsto
sulle banche a circa 2,5 miliardi, ha dato il via al rimbalzo dei
titoli degli istituti di credito a Piazza Affari. Dopo il martedì
nero, la borsa milanese è riuscita così a mettere a segno la
migliore prestazione tra le Borse europee con un progresso
dell'1,31% sul Ftse Mib, mentre le banche quotate sul listino
principale recuperavano oltre 4 miliardi in termini di
capitalizzazione, comunque meno della metà di quanto bruciato la
vigilia. Gli acquisti si sono concentrati su Finecobank (+7,12%),
Banco Bpm (+5,45%), UniCredit (+4,37%), Banca Mediolanum (+2,68%),
Bper (+2,21%) e Intesa Sanpaolo (+2,33%). Al di fuori del comparto,
giornata positiva per Tim (+5,7%), grazie ai nuovi segnali di
accelerazione da parte di Kkr sul dossier della rete. Deboli invece
Iveco (-1,12%) e Amplifon (-1,09%). Sotto la parità anche Generali
(-1,15%) nel giorno della pubblicazione dei conti semestrali. Sul
mercato valutario, dollaro e yen risentono del calo dell'avversione
al rischio dopo l'ingress o della Cina in deflazione, che rende
probabili nuovi interventi governativi di stimolo all'economia.
L'euro si rafforza così a 1,0981 dollari, da 1,0950 ieri in
chiusura, e a 157,72 yen (da 156,85). Il rapporto dollaro/yen è a
143,61 (da 143,28). In rialzo il pezzo del petrolio, sostenuto dai
tagli alla produzione di Russia e Arabia Saudita: il Brent ottobre
guadagna l'1,15% a 87,16 dollari al barile dopo aver toccato i
massimi da aprile, mentre il Wti per settembre sale dell'1,34% a
84,03 dollari. In rally il gas naturale sulla scia delle
dichiarazioni dei vertici della tedesca E.On, che vedono un mercato
"ancora in crisi", e dei rischi per le forniture di Gnl dopo
l'annuncio di scioperi in Australia. Sulla piattaforma Ttf di
Amsterdam il future settembre balza del 27,8% a 39,7 euro per
megawattora dopo aver toccato il nuovo massimo da aprile oltre i 43
euro.
Sale intanto l'attesa per i dati sull'inflazione Usa previsti
nei prossimi giorni: domani, sono in programma i prezzi al consumo,
venerdì i prezzi alla produzione. Gli investitori si chiedono
quando la Federal Reserve comincerà a tagliare i tassi d'interesse,
dopo undici rialzi in meno di un anno e mezzo.
Ppa-
(RADIOCOR) 09-08-23 17:40:59 (0542)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN
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