Realizzi su Saipem (-6%), tengono le utility. Spread a 204

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 20 ott - Chiudono l'ultima seduta della settimana in rosso gli indici continentali, con il Ftse Mib di Milano che termina a -1,4% e archivia un'ottava di ribassi. I listini sono stretti nella morsa dei timori per una escalation del conflitto tra Israele e Hamas, con i rendimenti in rialzo sui titoli di Stato (in Usa il decennale oltre il 5%), ma anche delle incertezze legate alla crescita economica e all'inflazione all'indomani del discorso del numero uno della Fed Powell che ha lasciato intendere come difficilmente la Banca centrale alzerà ancora i tassi d'interesse nella prossima riunione di novembre. Il tutto mentre l'Italia resta osservata speciale in attesa del giudizio dell'agenzia di rating Standard&Poor's (in arrivo in serata) che sentenzierà la prima valutazione sulla manovra di Bilancio appena presentata: alcuni analisti vedono possibile una riduzione dell'outlook da "stabile" a "negativo". Dopo S&P sarà la volta di Fitch (il 10 novembre) e di Moody's (il 17 novembre). Lo spread Btp-Bund ha chiuso in lieve rialzo a 204 punti base.

Tra i settori più in affanno a livello europeo ci sono le materie prime (con il sottoindice stoxx 600 di settore a -3,44%), i viaggi (-2,3%) e le banche (-2,06%), che risentono della crescente avversione al rischio degli investitori legata alle tensioni in Medio Oriente. Limano i ribassi le utility (-0,75%), valide alternative ai bond agli occhi degli investitori per cedole elevate e caratteristiche difensive. A Piazza Affari in vetta al listino principale si conferma Nexi (2,54%). Sopra la parità anche Amplifon (+0,59%) e Diasorin (+0,44%). Tra i peggiori Saipem (-6,22%), Iveco (-4,65%), Tim (-3,67%) Poste Italiane (-3,51%). Pesanti le banche con Mps la peggiore (-3,97%). Attorno alla parità le utility (Terna +0,28%, A2a -0,44%, Snam -0,59%, Enel -0,62%, Hera -0,85%). Sul valutario, l'euro è indicato a 1,059 dollari da 1,0574 ieri in chiusura. La moneta unica vale anche 158,73 yen (da 158,50), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,88 (da 149,90).

Il bitcoin guadagna il 4% e vale poco meno di 30.000 dollari, soglia già superato nel corso della giornata, sull'ottimismo relativo all'approvazione del primo Etf spot sul bitcoin da parte dell'autorità di vigilanza dei mercati finanziari statunitensi. Torna a salire il prezzo del petrolio: il future dicembre sul Wti sale di 1,1% a 89,34 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent a 93,37 dollari (+1,07%). In lieve rialzo anche il gas naturale ad Amsterdam: il future novembre è in progresso dello 0,395% a 50,37 euro al megawattora.

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(RADIOCOR) 20-10-23 17:46:53 (0476)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

 

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October 20, 2023 11:47 ET (15:47 GMT)

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