RISULTATI AL 30 GIUGNO 2021 - Risultati molto brillanti per Illimity Bank nel primo semestre 2021. Il margine di interesse è infatti balzato da 45,3 a 64,6 milioni (+42,6%), per effetto dell’espansione delle linee di business della banca. Sono saliti infatti gli interessi attivi su crediti verso clientela per la maggiore attività creditizia svolta, e a seguito dell’acquisto di titoli Asset Liability Management e Treasury, sono aumentati anche gli interessi attivi su tale portafoglio. In crescita, ma in misura inferiore, anche gli interessi passivi maturati su titoli in circolazione (a seguito dell’emissione di un’obbligazione del programma EMTN) e quelli su debiti verso clientela, per effetto dell’incremento dei volumi della raccolta diretta. Le commissioni nette, pur rimanendo di ammontare relativamente poco significativo, sono balzate da 4,6 a 13,2 milioni, sia per la maggiore operatività delle divisioni della banca sia per l’inclusione delle commissioni derivati dalle società Neprix e Neprix Agency (commissioni d’asta e per servizi associati maturate per l’utilizzo dei relativi portali immobiliari, pari a 5,9 milioni), oltre a quelle derivanti dalle divisioni Distressed Credit e Growth Credit (3,4 milioni) e a quelle relative all’attività di Capital Markets, avviata nel primo semestre 2021 e che ha contribuito per 2 milioni. Così il margine di intermediazione primario è balzato da circa 50 a 77,8 milioni (+55,7%). I ricavi della gestione finanziaria, poco rilevanti, sono però anch’essi saliti da 3,7 a 4,9 milioni (+33,5%), di cui 1,4 da attività di negoziazione e 3,5 da cessione di attività finanziarie valutate a fair value. Il margine della gestione finanziaria e assicurativa è così balzato da 53,6 a 82,7 milioni (+54,2%). Inoltre le riprese di valore nette su posizioni Held To Collect clientela sono aumentate da 20,1 a 35,9 milioni, il che ha dato luogo a un risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa in aumento da 73,7 a 118,6 milioni (+60,9%). I costi operativi sono aumentati, ma in misura meno che proporzionale, passando da 56,5 a 75,4 milioni (+33,5%); in particolare il costo del personale è salito da 24,5 a 35,5 milioni (+45,1%), in presenza del resto di un numero di dipendenti passato da 514 a 675 unità per effetto delle nuove assunzioni nonché della quota di Management Buy-Out diretta al potenziamento dei sistemi premianti e incentivi individuali a favore dei dipendenti. Anche le altre spese amministrative sono salite del 31% a 37,7 milioni soprattutto per maggiori spese IT e software, spese legali e notarili e spese per servizi professionali. Il risultato operativo netto è quindi passato da 17,2 a 43,2 milioni, mentre l’utile ante imposte, dopo oneri da partecipazioni per circa 4 milioni (perdite registrate dalla società Hype) e proventi da cessione investimenti per 2,3 milioni, è ammontato a 41,5 milioni. Dopo imposte per 14,1 milioni (tax rate in aumento dal 13,7% al 33,8%), l’utile netto è passato da 14,8 a 27,4 milioni (+84,8%). Al 30/6/2021 la banca evidenziava un Common Equity Tier I ratio pari al 17,2% (su base pro-forma, includendo le azioni speciali, sarebbe stato pari al 17,6%). RISULTATI 2020 - Brillanti risultati e chiusura in utile nel 2020 per Illimity Bank, che era nata il 5 marzo 2019 (e quotata al MTA nella stessa data, in seguito è entrata a far parte del segmento STAR dal 10 settembre 2020) dalla fusione per incorporazione della SPAC Spaxs in Banca Interprovinciale. Il margine d’interesse è balzato da 48 a 103,8 milioni (con un’accelerazione nel quarto trimestre che ha contribuito per 43,1 milioni), così come le commissioni nette (più che raddoppiate da 6,6 a 13,5 milioni per la crescita dei volumi sempre nel quarto trimestre, l’accelerazione dell’attività di Neprix Sales (ex IT Auction) e la positiva dinamica del turnover nel factoring; pertanto, il margine di intermediazione primario è passato da 54,7 a 117,3 milioni. Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per 10,3 milioni (lo era per 10,3 milioni nel 2019 in quanto, a seguito della decisione di ridefinire la strategia di investimento sul portafoglio titoli, erano stati venduti tutti i titoli Held to Collect, con una plusvalenza di 7,7 milioni). Il margine della gestione finanziaria e assicurativa è pertanto balzato da 64,9 a 125,8 milioni (+93,8%). Sono però state evidenziate rettifiche di valore su crediti ed altre attività per 40,3 milioni (riprese di valore per 6,7 milioni nel 2019); comunque il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa è passato da 58,3 a 166 milioni. Anche i costi operativi sono molto aumentati, ma in misura meno accentuata, passando da 86,8 a 127,4 milioni (+46,8%); in particolare il costo del lavoro è balzato da 30,9 a 51,9 milioni e, del resto, il numero medio dei dipendenti della banca è passato da 348 a 587 unità anche per effetto dell’ampliamento del perimetro del gruppo. Il risultato ante imposte, coincidente con il risultato operativo netto, è quindi passato da un valore negativo per 28,5 milioni a uno positivo per 38,7 milioni. Dopo imposte per 7,6 milioni (tax rate del 19,7%, mentre nel 2019 vi era stato un effetto fiscale positivo di 12,4 milioni), si è passati da una perdita netta di 16,1 milioni a un utile netto di 31,1 milioni. Al 31/12/2020 il CET 1 ratio era pari al 17,9% (18,4% su base pro-forma includendo le azioni speciali per 14,4 milioni). |