MILANO (MF-NW)--I future sui listini azionari statunitensi sono in calo, mentre gli investitori restano in attesa di alcuni dati sul settore immobiliare e di una serie di discorsi di banchieri della Federal Reserve.

Intanto, nella settimana al 13 ottobre l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti si è attestato a 166,9 punti, in discesa del 6,9% rispetto ai 179,3 della settimana precedente. Lo rende noto la Mortgage Bankers Association, aggiungendo che l'indice di rifinanziamento è sceso del 9,9% a 347,6 punti (385,8 punti la settimana precedente), mentre quello di acquisto è calato del 5,6% a 129,8 punti, rispetto ai 137,5 della settimana precedente.

"Dopo l'ultimo rialzo dei tassi da parte del Fomc a luglio, ho dichiarato che, se le condizioni economiche e finanziarie si fossero evolute piú o meno come mi aspettavo, avremmo potuto mantenere i tassi al livello attuale. E sono lieto che finora le condizioni economiche e finanziarie si stiano evolvendo come mi aspettavo, se non addirittura un pò meglio. Analizziamo le dinamiche attuali. È in corso una costante, anche se lenta, deflazione. I mercati del lavoro si stanno equilibrando. E, nel contempo, l'attivitá economica è rimasta solida. Alla luce di tutto ciò, oggi rimango al punto in cui mi trovavo dopo la riunione di luglio: a meno che non ci sia una svolta decisiva nei dati e in ciò che sento dai miei interlocutori, credo che siamo al punto in cui possiamo mantenere i tassi al loro livello", ha affermato il presidente della Federal Reserve di Filadelfia, Patrick Harker, il quale è "certo che i tassi di politica monetaria sono restrittivi e, fino a quando lo rimarranno, faremo pressione costante sull'inflazione e porteremo i mercati a un maggiore equilibrio".

Il mercato valuterà i nuovi cantieri residenziali negli Stati Uniti di settembre, attesi in aumento a 1,400 milioni di unità, dopo aver registrato una correzione maggiore delle aspettative ad agosto a 1,283 mln, per via di un crollo sia della componente multifamiliare che, in minor misura, di quella unifamiliare, spiegano gli economisti della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, mentre le licenze edilizie sono viste in marginale riduzione, a 1,450 mln da 1,541 mln.

"Ci aspettiamo che l'attività sul mercato immobiliare rimanga fiacca nella parte finale dell'anno, frenata da molteplici fattori che hanno portato la fiducia dei costruttori in territorio negativo, tra i quali i nuovi massimi raggiunti dai tassi ipotecari, i prezzi elevati delle case e la carenza di manodopera qualificata", commentano gli economisti.

Il future sul Dow Jones perde lo 0,25% e quello sull'S&P 500 lo 0,38%.

Dati

 
   13h00 - indice settimanale richieste mutui 
           (precedente: +0,6% a 179,3 punti) 
   14h30 - nuovi cantieri residenziali settembre 
           (precedente: 1,284 mln di unitá; 
            previsione: 1,4 mln; 
            consenso: 1,405 mln) 
         - licenze edilizie settembre 
           (precedente: 1,541 mln di unitá; 
            previsione: 1,45 mln; 
            consenso: 1,45 mln) 
   16h30 - scorte settimanali di petrolio 
           (precedente: +10,176 mln a 424,239 usd) 
 

Azioni

United Airlines ha chiuso il terzo trimestre con un incremento di ricavi e utili, dopo aver registrato una solida domanda di voli interni e un incremento delle entrate sulle rotte atlantiche e transpacifiche. Nel dettaglio, la compagnia aerea statunitense ha messo a segno un utile netto pari a 1,2 miliardi di dollari (3,42 dollari ad azione), superando il risultato di 942 milioni contabilizzato nello stesso periodo del 2022. Il titolo perde il 5,43% nelle contrattazioni premercato.

General Motors ha deciso di rinviare la produzione di pickup elettrici nell'impianto di Orion Township, in Michigan, e ha confermato che interromperá la produzione delle Chevrolet Bolt elettriche entro la fine del 2023. Il nuovo piano prevede la messa in produzione della Chevrolet Silverado e della Gmc Sierra elettriche dalla fine del 2025, e non piú entro la fine del 2024. Il titolo perde lo 0,43% nelle contrattazioni premercato.

Us Bancorp ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con un miglioramento dei ricavi complessivi, seppur con un leggero calo rispetto ai tre mesi precedenti, mentre l'ultima riga del conto economico evidenzia un tonfo su base annua, che la banca attribuisce all'aumento delle riserve. In dettaglio, la banca statunitense con sede a Minneapolis ha registrato un fatturato di 7,03 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre, a fronte di 7,17 miliardi nei tre mesi precedenti e di 6,32 miliardi nel terzo trimestre del 2022. In particolare, i ricavi netti da interessi si sono attestati a 4,26 miliardi di dollari nel trimestre, in crescita rispetto ai 3,85 miliardi contabilizzati l'anno precedente. Il titolo perde lo 0,32% nelle contrattazioni premercato.

Il Nasdaq, l'operatore dell'omonima Borsa valori statunitense, ha chiuso il terzo trimestre con utili su base rettificata pari a 0,71 dollari ad azione, migliorando il risultato di 0,68 dollari ad azione registrato l'anno precedente. L'utile ha superato anche la stima degli analisti sentiti da Capital Iq, che avevano stimato il dato a 0,68 dollari ad azione.

Valute

Il forte dato sulle vendite al dettaglio statunitensi ha

supportato il dollaro, anche se i movimenti sono risultati piuttosto

contenuti, affermano gli strategist di Mps. "Il cross euro/usd, dopo un

calo iniziale, si è rafforzato andando a puntare verso 1,06 in scia anche

alla fiducia dei costruttori di ottobre che è scesa in modo inatteso in

misura marcata", osservano gli strategist. "Debole invece lo yen per

effetto dell'allargamento differenziale dei tassi, sebbene ieri siano

giunte indiscrezioni secondo le quali la BoJ starebbe valutando la

possibilitá di alzare al 2% le stime sull'inflazione per l'anno fiscale

2024", aggiungono gli strategist, indicando che questo sarebbe un primo

segnale che aprirebbe la strada per una modifica dell'attuale politica

monetaria.

Obbligazioni

I rendimenti dei Treasury stanno ritracciando, con il biennale che scende al 5,178% e il decennale al 4,82%, dopo essere saliti sui massimi nella seduta di ieri. Con l'avvicinarsi della stagione degli utili del terzo trimestre, è chiaro come i rendimenti piú elevati dei tassi a lungo termine abbiano schiacciato i premi per il rischio, lasciando i mercati azionari con un margine di rialzo limitato rispetto alle obbligazioni, afferma Benjamin Melman, global cio di Edmond de Rothschild AM. "Una recente indagine della Federal Reserve, basata su un campione molto ampio, mostra che circa il 37% delle aziende - probabilmente Pmi non quotate - si trova in difficoltá finanziarie. Si calcola che gli interessi sui prestiti bancari per una Pmi statunitense siano circa il 9%, mentre un mutuo a 30 anni costa quasi l'8%. L'interesse medio delle carte di credito è del 23%", osserva Melman, segnalando che i tassi piú elevati si ripercuotono sulle economie in modi molto diversi, ma sempre lentamente. "Riteniamo che questi fattori possano generare instabilitá. Ad esempio, quando inizierá il rallentamento degli Stati Uniti, le aziende dovranno fare i conti con un calo delle vendite mentre i loro costi finanziari continueranno ad aumentare".

gan

gerica.antolini@mfnewswires.it

 

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October 18, 2023 07:44 ET (11:44 GMT)

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