Snam: gasdotto Tap avrà 5 soci alla pari, più metano in Italia (MF)
18 Aprile 2023 - 9:12AM
MF Dow Jones (Italiano)
Cambio di assetto azionario in vista per la società che gestisce
il Tap (Trans Adriatic Pipeline), il gasdotto entrato in esercizio
a fine 2020 e diventato ormai cruciale per compensare il calo dei
volumi dalla Russia.
MF-Milano Finanza scrive che al 31 dicembre 2022, la società
titolare del gasdotto Tap risultava ancora partecipata da sei
azionisti: tre alla pari, ovvero Snam, attraverso Snam
International Bv, AzTap Gmbh e Bp Pipelines Tap Limited, ciascuno
con quote del 20%, e poi Fluxys Europe Bv (19%), Enagas
Internacional Slu (16%) e Axpo Trading Ag (5%). Ma gli equilibri
stanno per cambiare. A fine gennaio 2023, infatti, Axpo Trading ha
deciso di uscire e cedere l'intera partecipazione, suddividendola
tra Enagas (4%) e Fluxys (1%). La cifra pattuita è di 210 milioni
di euro dei quali 168 a carico di Enagas e gli altri 42 da Fluxys.
Il prezzo di cessione del 5% attribuisce al Tap una valutazione di
4,2 miliardi di euro. Il closing è atteso entro giugno
prossimo.
A quel punto, Tap avrà 5 azionisti di pari peso, perché per
effetto dell'acquisizione delle quote di Axpo, anche Fluxys ed
Enagas saliranno al 20%. Nulla dovrebbe cambiare nei rapporti di
governance: nessuno dei soci di Tap può esercitare il controllo
sulla società, neanche in maniera congiunta. Nella relazione
finanziaria 2022 di Snam il valore della partecipazione risulta
passato da 310 a 450 milioni di euro.
Intanto, oltre 19 miliardi di metri cubi di gas sono arrivati
finora in Italia attraverso i tubi del Tap. I dati dall'inizio
dell'anno, aggiornati al 14 aprile, registrano un altro passo
avanti nei volumi, che hanno superato i 2,6 miliardi di mc, con una
crescita di circa il 15% grazie all'ottimizzazione
dell'operatività. Il gas che arriva è quello dei giacimenti azeri
del Caspio, che poi percorre i quasi 900 chilometri del Tap dal
confine greco-turco all'Italia, attraversando Grecia ed Albania,
con punto di entrata sulla costa pugliese (San
Foca-Melendugno).
Questi flussi sono destinati a crescere ancora, fino al
raddoppio dell'attuale capacità annua, che è di 10 miliardi di
metri cubi.
In seguito alla prima fase di presentazione delle offerte
vincolanti nell'ambito del test di mercato attualmente in corso, il
gasdotto potrà già attivare il primo livello di espansione lungo
l'infrastruttura, che prevede una capacità aggiuntiva di 1,2
miliardi di metri cubi all'anno attraverso contratti di trasporto a
lungo termine, a partire dal 2026. Nel corso dell'anno è prevista
una seconda fase vincolante in cui gli operatori interessati
potranno presentare ulteriori offerte. Complessivamente, la
capacità di Tap può essere ampliata in fasi successive per
raggiungere fino a 20 miliardi di mc l'anno, senza la necessità di
posare nuove tubazioni.
Per quel che riguarda l'Italia, anche in caso di raddoppio
occorrerà soltanto installare alcune componenti aggiuntive
all'interno dell'impianto di Melendugno. Con l'espansione di
capacità, potranno essere trasportati anche nuovi volumi di
idrogeno e di altri gas rinnovabili.
pev
(END) Dow Jones Newswires
April 18, 2023 02:57 ET (06:57 GMT)
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