WALL STREET: indici giù con timori su virus cinese
21 Gennaio 2020 - 5:23PM
MF Dow Jones (Italiano)
L'azionario americano prosegue la seduta in calo, con gli indici
che arretrano dai massimi storici a causa delle crescenti
preoccupazioni sulla possibile rapida diffusione del
corona-virus dal
focolaio iniziale nella Cina Centrale.
Il Dow Jones cede lo 0,36% e l'S&P 500 lo 0,27%. Il Nasdaq
Composite
perde lo 0,19%.
"Penso che i mercati globali stessero prezzando uno scenario
quasi perfetto, senza una nuvola in cielo", afferma Cliff Tan, capo
della ricerca sui mercati globali dell'Asia orientale presso la
banca giapponese MUFG. "Ora abbiamo una nuvola", aggiunge
l'esperto.
Il ceppo patogeno, recentemente identificato, ha dimostrato di
potersi diffondere tra gli esseri umani, secondo quanto affermato
da un funzionario cinese, alimentando le preoccupazioni che la
malattia potrebbe rapidamente trasmettersi in tutta l'Asia mentre
milioni di cinesi viaggiano per le festivitá del capodanno. Il
corona-virus ha giá causato quattro morti e il numero di casi
confermati è triplicato ieri. Un virus simile aveva portato allo
scoppio della sindrome respiratoria acuta grave, o Sars, alla fine
del 2002 nella Cina meridionale, con la morte di 774 persone.
"Le conseguenze economiche potrebbero essere preoccupanti", ha
dichiarato Rajiv Biswas, capo economista per la regione
Asia-Pacifico di Ihs Markit. "Il turismo internazionale cinese è
esploso, quindi i rischi di un'epidemia globale di virus simile
alla Sars sono diventati ancora piú gravi". Le azioni di compagnie
aeree, cinema e operatori di ristoranti sono state le piú
penalizzate sul mercato cinese.
Sul fronte delle trimestrali, in giornata sono attesi i conti di
Netflix e Ibm.
Per il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, il
prodotto interno lordo degli Stati Uniti dovrebbe crescere del 3%
almeno quest'anno. "Questo è un ciclo lungo e quello che abbiamo
avuto negli anni di Trump è essenzialmente un mini-ciclo. Siamo
passati dall'1,5% al 2% di crescita. L'abbiamo portata a quasi al
4%, poi la Fed ha inasprito" la politica monetaria, ha affermato
Kudlow a Davos.
Sul valutario, il cambio euro/usd tratta a 1,1099.
Sull'obbligazionario, il rendimento del T-Note decennale è
all'1,788%, mentre quello del biennale è all'1,53%.
lus
(END) Dow Jones Newswires
January 21, 2020 11:08 ET (16:08 GMT)
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