Enel: in cda solo un'informativa su Open Fiber (Sole)
16 Ottobre 2020 - 8:48AM
MF Dow Jones (Italiano)
Il top management di Enel ha fornito ieri un'informativa al cda
in merito all'offerta vincolante per l'acquisto della
partecipazione di Open Fiber presentata dal fondo australiano
Macquarie a metà settembre. Lo scrive Il Sole 24 ore aggiungendo
che al termine del board non è stato diffuso alcun comunicato a
conferma del fatto che nessuna decisione è stata adottata dal
board.
E questo, sottolinea il quotidiano, sarebbe stato singolare,
visto che i consiglieri hanno avuto un quadro dettagliato sui
risvolti dell'offerta soltanto ieri. La proposta del fondo
australiano del resto è molto articolata. Già in occasione del cda
di Enel di metà settembre è emerso che il corrispettivo ventilato
per il 50% di Open Fiber era pari a 2,659 miliardi al netto del
debito, quindi un valore complessivo poco sopra 3, 5 miliardi. Ma
al contempo sono previsti meccanismi di aggiustamento prezzo e di
earn out, in particolare il corrispettivo può aumentare -e quindi
essere sottoposto a un conguaglio- qualora andasse a buon fine il
progetto della rete unica o nel caso rientrassero alcuni
contenziosi. La nota diffusa a valle del cda del 17 settembre
spiegava che il board aveva "preso atto dell'informativa ricevuta,
rimanendo in attesa di essere aggiornato circa i dettagli che
dovessero emergere a valle delle necessarie attività di
approfondimento con Macquarie sui contenuti dell'offerta
pervenuta".
Tra i dettagli che sarebbero stati illustrati meglio ieri ci
sono anche le diverse opzioni che il fondo australiano offre nella
sua proposta: Macquarie sarebbe disponibile a rilevare anche una
quota inferiore al 50% di Open Fiber anche se non al di sotto di
una quota minima del 40%. Questa alternativa acquista senso se si
considera che la Cassa depositi e prestiti, altro azionista di Open
Fiber, è interessata a salire in maggioranza nel capitale della
società della fibra, come del resto è riportato nel Mou firmato ad
agosto con Tim. In esso si prospetta da parte di Cdp la
"sottoscrizione di un aumento di capitale e conseguente emissione
di nuove azioni da parte di Oper Fiber così che Cdp controlli in
via esclusiva Open Fiber ai sensi dell'articolo 2359 comma 1 del
codice civile" e cioè acquisendo la maggioranza dei voti
esercitabili nell'assemblea ordinaria. E per raggiungere questo
scopo potrebbe bastare anche una percentuale minima del capitale.
Oppure, recita il Mou, Cdp può intervenire "eventualmente mediante
acquisto di quota parte delle azioni Enel in Open Fiber".
L'alternativa proposta da Macquarie sembra voler agevolare
quest'ultima opzione. Del resto per il fondo australiano rilevare
una quota consistente di Open Fiber per restare in una prospettiva
stand alone non ha molto senso. Ha tutto l'interesse affinchè la
realizzazione delle rete unica vada a buon fine. Quello che è da
capire è l'interesse economico di Enel a una vendita frazionata. Se
Macquarie rilevasse una quota inferiore al 50%, il gruppo elettrico
potrebbe ritrovarsi senza la garanzia di riuscire a vendere il
resto allo stesso prezzo. In ogni caso gli sviluppi di questa
potenziale cessione non sono da attendersi in tempi rapidi.
vs
(END) Dow Jones Newswires
October 16, 2020 02:33 ET (06:33 GMT)
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