Energia: Lanzetta; stop rincari in aprile, ora spinta a rinnovabili (Mess)
30 Dicembre 2021 - 9:43AM
MF Dow Jones (Italiano)
"Il principale motivo dell'aumento del prezzo dell'energia
elettrica dipende dall'aumento del prezzo del gas a livello
mondiale, In Italia, circa il 50% della produzione di energia
elettrica proviene da centrali alimentate a gas. Ricordiamoci che
l'Italia importa oltre il 90% del gas dall'estero. Va aggiunto
l'aumento dei diritti di emissione di C02".
Lo ha detto, in un'intervista al Messaggero, Nicola Lanzetta,
direttore Enel Italia. "La speranza è che il trend possa fermarsi
in primavera, tuttavia non dobbiamo limitarci a guardare al breve
termine: è una situazione che non mi sentirei di definire
episodica. La volatilità del prezzo è un attributo caratteristico
delle commodities fossili", ha aggiunto Lanzetta sottolineando che
"nel breve termine, accanto a bonus analoghi a quelli previsti per
i trimestri precedenti, si potrebbero ipotizzare misure mirate per
le famiglie e imprese in maggior tutela: sarebbero opportuni
interventi normativi che consentano da subito ad Acquirente Unico
di stipulare contratti di approvvigionamento a lungo termine. Come
interventi strutturali si possono ipotizzare la definizione di
forme di incentivazione dei contratti a lungo termine nel mercato
libero a favore di clienti più esposti al rischio di volatilità dei
prezzi".
"Per quanto riguarda gli oneri di sistema, trasferirli dalla
bolletta alla fiscalità generale avrebbe certamente effetti
positivi e immediati di riduzioni dei costi per i clienti", ha
spiegato il direttore di Enel Italia precisando che "al momento non
ci risultano richieste ed Enel non sta beneficiando di questa
situazione: la produzione rinnovabile del gruppo in Italia è stata
venduta in anticipo al mercato finale, come da prassi, per cui non
ha beneficiato della salita dei prezzi. La produzione del 2021 da
fonte rinnovabile era già venduta sul mercato pressoché interamente
nel 2020, quella del 2022 ad agosto 2021, ed è quindi stata
contrattualizzata in periodi precedenti all'aumento dei prezzi.
Ricordo inoltre che il contributo di Enel alla produzione
energetica nazionale oggi è intorno al 18%".
"Per una soluzione di lungo termine e strutturale la strada è
proprio investire nelle rinnovabili. In termini di stabilità e di
prevedibilità dei prezzi queste fonti rappresentano una sicurezza.
Oltre ai benefici ambientali, l'energia rinnovabile riduce il ruolo
del gas nel mix energetico del Paese e quindi il suo peso nel
determinare il costo dell'energia, basti pensare che i nuovi
impianti costruiti dal 2009 ad oggi hanno consentito un
contenimento dei prezzi dell'energia superiore al 10%. Però, il
grosso resta da fare: con le rinnovabili previste nel 2030, pari al
70% della produzione totale, i prezzi attuali sarebbero stati di
oltre il 35% più bassi", ha concluso Lanzetta sottolineando che per
favorire tale crescita "è necessaria una semplificazione degli iter
autorizzativi, che oggi rappresentano il vero collo di
bottiglia".
alu
fine
MF-DJ NEWS
3009:27 dic 2021
(END) Dow Jones Newswires
December 30, 2021 03:28 ET (08:28 GMT)
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