Alitalia: Fincantieri e China Eastern al tavolo Fs (Sole)
22 Marzo 2019 - 9:47AM
MF Dow Jones (Italiano)
Fincantieri e China Eastern per la nuova Alitalia sono al tavolo
di Fs. Lo scrive Il Sole 24 Ore aggiungendo che dopo il ritiro di
easyjet c'è grande frenesia per trovare altri partner per la
cordata che le Ferrovie dello Stato stanno cercando di organizzare
per acquisire le attività di Alitalia dai commissari. C'è già la
disponibilità di Delta a prendere il 10% della nuova compagnia,
confermata dall'a.d. Ed Bastian nell'incontro con l'a.d. di Fs,
Gianfranco Battisti. Delta sarebbe il partner industriale e
curerebbe i voli di lungo raggio, per difendere la posizione di
supremazia che ha nella joint venture transatlantica con Air
France-Klm e Alitalia contro il rischio che Alitalia passi a
Lufthansa.
Mancano soci che rilevino il 45% della newco perché le Fs non
vogliono prendere più dei 30%, per non caricarsi di rischi
eccessivi e non indebolire le capacità d'investimento nelle
ferrovie. Il ministero dell'Economia è disponibile a convertire nel
15% della newco parte del prestito di 900 milioni concesso ad
Alitalia. Il governo insieme a Fs sta cercando di coinvolgere altre
società pubbliche. Dopo il nodi Eni, Leonardo-Finmeccanica e Cdp, è
in corso un'interlocuzione con Fincantieri, controllata per il
71,6% da Cdp attraverso Fintecna e quotata in Borsa.
Fincantieri appare quanto di più distante ci sia da
un'aviolinea, perché fabbrica navi. Tuttavia la società guidata da
Giuseppe Bono è entrata nella ricostruzione del ponte crollato a
Genova del gruppo Atlantia-Autostrade per l'Italia, pertanto è
stata sondata anche su Alitalia. Fincantieri ha visto le carte ed è
al tavolo. Non trovano conferma - almeno in questa fase - le voci
che indicherebbero una disponibilità a sottoscrivere il 10% della
newco, per un impegno fino a 100 milioni di euro. Fincantieri
avrebbe difficoltà a spiegare ad azionisti e finanziatori perché
investe in una compagnia aerea. A meno di una contropartita
adeguata o una garanzia di rimanere indenne da perdite. Una
risposta definitiva di Fincantieri però ancora non c'è. Un
chiarimento potrà esserci quando sarà meglio definito il piano
industriale e sarà chiarito se vi sarà un presenza più robusta di
partner industriali rispetto al 10% di Delta. In quel caso una
presenza "di contorno" non sarebbe esclusa.
In parallelo sono in corso contatti condivisi tra Delta e Fs in
Cina, per verificare se è disponibile a entrare in Alitalia China
Eastern, la compagnia di Shanghai che è partner di Delta e
dell'alleanza Sky Team. Delta ed Eastern sono azioniste di Air
France-Kim, con l'8,8% ciascuna. L'a.d. di Delta Bastian in questi
giorni è in Cina e sta sondando anche altri vettori suoi partner.
Attraverso Mediobanca, advisor di Fs, è stata interpellata
Atlantia, che controlla Aeroporti di Roma. La società che fa capo
ai Benetton esclude un interesse, perché ha già partecipato a due
round di ricapitalizzazioni di Alitalia (nel 2008 e poi con Etihad)
e poiché la presenza di Alitalia a Fiumicino è ridimensionata (vale
il 29% dei ricavi aeronautici). Anche qui tuttavia la partita non
sarebbe del tutto chiusa.
Novità sui conti di Alitalia emergono da un documento riservato
presentato ai ministeri dell'Economia, Sviluppo economico,
Trasporti e al cda Fs, visionato dal Sole24 Ore. Secondo questi
dati nel 2018 i ricavi totali sono aumentati da 2.966 a 3.071
milioni (3.016 milioni nel 2016). Il risultato operativo dopo gli
ammortamenti (Ebit) nel 2018 è -343 milioni, rispetto a -496
milioni nel 2017 e -360 milioni nel 2016. Una fonte spiega che nel
2018 sono contabilizzate partite straordinarie positive per 57
milioni, per cui le perdite normalizzate dell'Ebit sarebbero in
realtà pari a -400 milioni.
pev
(END) Dow Jones Newswires
March 22, 2019 04:32 ET (08:32 GMT)
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