Npl: si tratta sulle nuove Gacs (MF)
19 Dicembre 2018 - 8:38AM
MF Dow Jones (Italiano)
Le banche chiedono al Tesoro un prolungamento della garanzia
pubblica sulle cartolarizzazione oltre la scadenza del prossimo 6
marzo. Una richiesta su cui via XX Settembre avrebbe iniziato a
ragionare già in queste ultime settimane dell'anno.
La garanzia, scrive MF, introdotta nel 2016 dopo una lunga
trattativa con Bruxelles, è già stata oggetto di un paio di rinnovi
per agevolare la dismissione dei crediti deteriorati. Quasi tutti
gli istituti medio-grandi infatti hanno fatto ricorso allo
strumento per dismettere importanti portafogli a condizioni di
prezzo migliorative rispetto a quelle registrate sul mercato.
La gacs consente infatti di avere l'investment grade sulla
tranche senior della cartolarizzazione, quella più sicura che
solitamente viene acquistata dalla banca originator. Proprio questo
elemento di convenienza rispetto alle cessioni tout court ha dato
una forte accelerazione alla dismissione di crediti deteriorati tra
il 2017 e il 2018. Molte banche però non hanno ancora completato il
processo di derisking e un rinnovo della garanzia oltre la scadenza
del prossimo 6 marzo sarebbe molto utile. Se il Tesoro non ha
chiuso la porta alle richieste del sistema, le condizioni della
misura potrebbero cambiare rispetto al passato, in particolare in
termini di prezzo. Finora la garanzia è costata quanto viene pagata
in media sul mercato la protezione dal rischio di default sul
debito di emittenti italiani, finanziari e corporate, classificati
investment grade. Dal primo al terzo anno viene pagato il cds di
riferimento a tre anni. Nel quarto e quinto anno viene pagato il
cds di riferimento a cinque anni più un premio, nel sesto e settimo
anno si paga il cds a sette anni più un premio e per gli anni
successivi vale il cds di riferimento a sette anni. Il paniere oggi
è composto tra gli altri dai cds su Ubi, Unicredit , Intesa
Sanpaolo , Enel , Acea , Telecom Italia , Finmeccanica e Mediobanca
.
Con l'ultimo rinnovo scattato a settembre sono state introdotte
novità proprio su questo paniere: per le richieste pervenute dopo
il 6 settembre il corrispettivo della garanzia va infatti calcolato
considerando per ciascun cds sia la media semestrale che quella
bimestrale. La scelta tra le due dipenderà dalla consistenza della
variazione. Oggi a Roma qualcuno pensa di riscrivere il
provvedimento per renderlo più penalizzante per gli istituti di
credito, ma al momento non è ancora chiaro quale direzione verrà
presa.
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
December 19, 2018 02:23 ET (07:23 GMT)
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