Il livello di capitale che garantisce un'adeguata copertura dei
rischi per Banca Popolare di Sondrio è dell'11% in termini di Total
Capital ratio (in luogo del limite previsto dalla normativa pari al
10,5%), mentre il Common Equity Tier 1 ratio è stabilito al 9%,
rispetto a un livello minimo dell'8% cui sono soggette le banche
sottoposte a vigilanza comunitaria.
E' quando si legge in una nota della banca, secondo cui i
coefficienti prudenziali consolidati al 31 dicembre 2014 relativi
al Cet1 Ratio, al Tier1 Ratio e al Total Capital Ratio ammontano
rispettivamente al 9,81%, al 9,81% e al 11,33%, superiori ai limiti
sopra indicati.
La decisione della Banca Centrale Europea, che risale allo
scorso 20 febbraio e comunicata ieri all'istituto, è stata assunta
sulla base di una valutazione, da parte dell'Autorità di
supervisione, della situazione e del profilo di rischio del Gruppo,
dei rischi rilevati dal Comprehensive Assessment, tenendo conto
della natura, delle dimensioni e della complessità delle attività
dell'istituto e delle conclusioni della valutazione della vigilanza
e dello Srep (Supervisory Review Evaluation Process) condotto
secondo la metodologia nazionale.
L'impatto sul Total Capital ratio connesso a quest'ultimo
intervento assomma a 179 punti base. In particolare sono stati
integralmente derubricati dal patrimonio tre prestiti subordinati
per 350 milioni, emessi nel corso del 2014. Ulteriori due prestiti
subordinati emessi nel 2010 e nel 2011, per residui 530 milioni
complessivi, sono stati computati nella misura ridotta all'80%, in
quanto soggetti alle cosiddette "clausole di salvaguardia", che,
nel passaggio alla disciplina di Basilea 3, tutelano gli strumenti
emessi anteriormente al 1° gennaio 2012.
Rispetto ai valori comunicati in data 10 febbraio 2015
contestualmente all'approvazione dei dati preliminari consolidati
dell'esercizio 2014, detti coefficienti sono stati rideterminati
tenendo conto della quota parte dell'utile computabile relativa
all'intero esercizio 2014 anziché al solo periodo chiuso al 30
settembre e non computando nel patrimonio di secondo livello le
passività subordinate con piano di ammortamento contrattuale che
decorre prima dei cinque anni dall'emissione, che, ai sensi di una
interpretazione più restrittiva trasmessa formalmente dalla BCE
alla banca successivamente alla diffusione del citato comunicato,
vengono escluse, sotto determinate condizioni, dal calcolo dei
fondi propri.
com/fch