Il Ftse Mib ha terminato la seduta con un +0,08% a

21.128 punti. Hanno chiuso le contrattazioni in positivo anche l'Ibex

(+0,77%), il Ftse 100 (+0,57%), il Cac-40 (+0,75%) e il Dax (+1,41%).

Dalla Fed di ieri non sono emerse novità rilevanti e il mercato ha

ottenuto le parole che tanto voleva: i tassi resteranno bassi per un

considerevole periodo di tempo dopo la fine del Quantitative Easing.

Per quanto riguarda poi la Tltro, l'ammontare richiesto dalle banche

europee è stato inferiore a quello che si aspettavano gli operatori: 82,6

mld euro contro i 114 mld euro attesi. Gli analisti elencano comunque

diverse motivazioni, tra cui l'intenzione di vedere quali saranno i

risultati dell'Aqr e degli stress test. Gli esperti si aspettano infatti

un esito migliore dalla Tltro di dicembre.

Gli investitori attendono adesso di conoscere l'esito del referendum

scozzese, con il mercato che presenta un po' di volatilità dal momento che

domani ci sono le tre Streghe.

Considerando quindi la serie di eventi importanti di questa settimana, i

dati americani pubblicati nel pomeriggio sono passati completamente in

secondo piano. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (dato

destagionalizzato) si sono attestate a 280.000 unitá, in calo di 36.000

unitá rispetto al dato rivisto della settimana precedente (316.000 unitá

il consenso), mentre il dato sull'avvio di cantieri per nuove case è sceso

ad agosto del 14,4% m/m a 956.000 unitá (1,037 mln unitá il consenso).

A piazza Affari il miglior titolo del Ftse Mib è stato Stm (+2,96% a

6,425 euro) che a detta di un gestore beneficia delle indicazioni del

management, secondo cui il gruppo è sulla buona strada per raggiungere gli

obiettivi del 3* trimestre.

Contrastato il comparto dei titoli bancari: B.P.Milano +2,22%, Ubi B.

+0,23%, Unicredit +1,1%, Mediobanca +0,93%, Intesa Sanpaolo +0,24%,

B.Popolare -0,55%, B.Mps -2,04% e B.P.E.Romagna -3,53%.

La lente di Barclays è finita sulle banche: la casa d'affari ha avviato

la copertura con overweight su Ubi B. e confermato la stessa

raccomandazione su Unicredit, avviato la copertura su B.Mps e B.Popoare

con underweight e su B.P.Milano con equalweight. Mediobanca invece ha

ricevuto diversi aumenti di target price all'indomani della pubblicazione

dei conti: Nomura ha alzato il prezzo obiettivo a 7 euro da 6,5 euro

(neutral), Equita Sim a 9 euro da 8,5 euro (buy) e Banca Akros a 7,1 euro

da 7 euro (hold).

Negativa B.Unicem (-0,62% a 11,17 euro) su cui Ubs ha ridotto il prezzo

obiettivo da 14,7 a 14,3 euro, confermando la raccomandazione buy.

Sul resto del listino si segnala Iren (+2,8% a 1,064 euro) su cui Banca

Imi ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con prezzo obiettivo che

passa da 1,35 euro a 1,38 euro.

Acquisti sostenuti su Mittel (+6,07% a 1,626 euro) dopo la notizia che

la Carlo Tassara, holding che fa capo al finanziere franco polacco Romain

Zaleski ha ceduto al gruppo Stocchi la partecipazione del 15,35% (18,586%)

del capitale con diritto di voto che deteneva nella stessa Mittel.

Positiva Exprivia (+4,29% a 0,7905 euro). Dalle sale operative hanno posto

l'accento su "un rimbalzo tecnico con volumi esigui".

Il miglior titolo di tutta piazza Affari è stato Class E. (che assieme a

Dowjones & Co. controlla questa agenzia) che ha chiuso la seduta con un

rialzo del 10,32% a 0,311 euro. Molto forti i volumi: sono passati di mano

11.292.072 pezzi, pari al 3,9879% del capitale, rispetto alla media a 30

giorni di 1.505.440 pezzi.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

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