mauri1972
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John Elkann: “Stellantis e Ferrari puntano anche sull’idrogeno”
Nel corso di una recente intervista John Elkann ha omaggiato il nonno e parlato del futuro di Stellantis e Ferrari
John Elkann, presidente della Ferrari e del gruppo Stellantis, è stato recentemente intervistato da CNBC. Durante l’intervista, Elkann ha discusso di numerosi argomenti, iniziando con un omaggio alla figura del nonno, l’Avvocato Agnelli, e ricordando Sergio Marchionne. Quest’ultimo aveva immaginato la creazione di un polo del lusso che includesse Maserati, Ferrari e Alfa Romeo.
John Elkann ha condiviso un importante insegnamento ricevuto da suo nonno: l’importanza di ascoltare e imparare, ma soprattutto di saper chiedere e porre domande. Ha sottolineato come l’Avvocato Agnelli fosse particolarmente abile in questo aspetto. Parlando di Sergio Marchionne, Elkann lo ha descritto come un “mentore,” spiegando che ha avuto la fortuna di lavorare con lui per 14 anni. Ha inoltre ricordato che quest’anno sarebbero stati vent’anni dall’inizio della collaborazione di Marchionne con l’azienda, definendolo “una persona unica.”
John Elkann ha successivamente discusso della Ferrari, menzionando il recente lancio della splendida 12Cilindri. Ha spiegato che Ferrari gestisce le vendite attraverso un sistema di ordini arretrati, o backlogs, il che significa che le auto vendute oggi saranno consegnate ai clienti tra un paio d’anni. Questo approccio distingue Ferrari dalle altre aziende del lusso, rendendo il loro modello di business più prevedibile. Inoltre, Elkann ha evidenziato che Ferrari ha una minore esposizione al mercato cinese rispetto ad altre società del settore, il che rappresenta un ulteriore elemento distintivo.
John Elkann ha riconosciuto che mentre la Ferrari sta ottenendo ottimi risultati, Stellantis ha attraversato un periodo più difficile nel semestre scorso. Ha spiegato che l’industria automobilistica sta affrontando molte sfide competitive, tra cui cambiamenti normativi e tecnologici. Elkann ha sottolineato che, se da un lato queste dinamiche sono entusiasmanti poiché favoriscono l’innovazione e spronano a migliorare, dall’altro comportano anche una maggiore volatilità e sfide più complesse.
John Elkann ha evidenziato che Stellantis ha un progetto chiaro e ben definito, che pone grande attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Ha sottolineato l’importanza di utilizzare le risorse nel modo più efficiente possibile e con il minimo impatto. Il presidente di Stellantis ha espresso l’ambizione del gruppo di operare in un ambiente decarbonizzato, cercando soluzioni per rendere i veicoli il più possibile a basse emissioni di carbonio. Ha inoltre aperto alla possibilità di adottare nuove tecnologie, come l’idrogeno, per affrontare queste sfide ambientali.
FrancoPompino
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I grandi soci blindano Stellantis ma senza comprare nuove azioni
Per effetto dei tanti "buyback", pagati dalla società, le famiglie Agnelli e Peugeot con lo Stato francese sono passate dal 27 al 30%.
Rafforzare il controllo su un gruppo da 45 miliardi di valore può essere difficile e soprattutto dispendioso. Non mancano però gli espedienti. Stellantis negli anni ha investito molto su se stessa portando avanti vari buyback per oltre 5,4 miliardi che si sono tradotti in un silenzioso aumento delle quote dei soci italiani e francesi. Il tutto senza sborsare neanche un euro.
Tra le conseguenze dei piani di acquisto di azioni proprie, i cosiddetti buyback, c'è infatti la diminuzione della azioni in circolazione: acquistando azioni proprie una società va contestualmente a ridurre l'ammontare di azioni disponibili sul mercato.
Nei primi sei mesi dell'anno il gruppo automobilistico nato nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa ha visto assottigliarsi di oltre 92 milioni le azioni in circolazione; e diminuiranno ancora visto che Stellantis ha appena approvato una nuova tranche da 1 miliardo di euro di acquisto di azioni proprie, che ai prezzi attuali (titolo è caduto ai minimi a oltre un anno a 14,68 euro) significa una porzione più ampia di azioni (oltre 68 milioni di azioni rispetto alle 37 milioni acquistabili a marzo quando il titolo veleggiava a 27 euro).
Dal 2022 a oggi sono oltre 200 milioni le azioni Stellantis «uscite di scena» e questo ha permesso ai tre principali azionisti - Exor, la famiglia Peugeot e lo stato francese (tramite Bpifrance) - di incrementare, non poco, le loro quote a parità di azioni possedute.
Stando ai calcoli effettuati da Adnkronos, la quota di Exor è salita al 15,28% delle azioni circolanti (dal 14,4% post fusione Fca-Psa), quella di Peugeot al 7,62% (dal 7,2%) e quella di Bpi al 6,55% (dal 6,2%). Quote destinate a salire ancora da qui a fine anno - superando nella somma dei tre soci il 30% del capitale - con l'ulteriore tranche di buyback appena avviata. Il buyback 2024 da complessivi 3 miliardi - che prevede l'annullamento delle azioni ordinarie acquistate, ad eccezione di una quota fino a 500 milioni da destinarsi a piani di remunerazione per i dipendenti - è suddiviso in tre tranche, due già concluse. Nel 2023 è stato invece di 1,5 miliardi, mentre nel 2022 è stato eseguito un riacquisto di azioni proprie per 923 milioni (2,2% del capitale) da Gm in merito a warrant emessi da Peugeot nel 2017.
La presa a tenaglia degli Elkann e degli altri due soci forti poggia anche su un importante tassello «programmato» alla nascita di Stellantis e che si è materializzato proprio quest'anno. Infatti, come da statuto, i soci che hanno mantenuto per almeno tre anni le azioni della casa automobilistica hanno ricevuto in dono un'azione a voto speciale in aggiunta a ciascuna azione ordinaria posseduta. Così l'assemblea dei soci tenutasi a primavera ha visto spuntare ulteriori 866 milioni di titoli validi per il voto.
Sommando i titoli 'reali' ai diritti di voto il pacchetto di Exor raddoppia a circa 899 milioni di azioni, quello di Peugeot a 448 milioni e quello di Bpifrance a 385 milioni. Messi insieme sono 1,73 miliardi di titoli, ossia il 45,5% del totale delle azioni con diritto di voto rispetto alla quota del 27,8% appannaggio degli stessi tre soci tre anni e mezzo fa, ossia post fusione.
48 di 208-05/8/2024 16:340
FrancoPompino
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Non posso darti torto!
49 di 208-08/8/2024 07:430
mauri1972
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STELLANTIS, DOWNGRADE A HOLD DA PARTE DI JEFFERIES
Gli analisti di Jefferies hanno abbassato a "Hold" da "Buy" la raccomandazione sul titolo Stellantis, colosso italiano-francese del settore automotive, abbassando anche il target price a 15,06 euro per azione dai precedenti 25,13 euro.
Intanto, Stellantis registra una flessione dello 0,35% rispetto alla vigilia e si attesta a 14,12 euro. Operativamente ci si attende un'estensione all'ingiù della curva con area di supporto vista a 14,02 e successiva a quota 13,93. Resistenza a 14,22.
50 di 208-12/8/2024 08:250
GIOLA
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Stellantis, acquistate 7.087.909 azioni proprie tra il 1° e l'8 agosto 2024
Nell'ambito della terza tranche del programma di acquisto di azioni proprie, a valere sul programma di riacquisto di azioni annunciato il 1° agosto 2024, Stellantis ha comunicato che nelle sedute comprese tra il 1° agosto e l'8 agosto 2024 ha acquistato 7.087.909 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 14,4787 euro, per un ammontare complessivo di 102,62 milioni di euro.
All'8 agosto, la società automobilistica deteneva 88.588.083 azioni proprie, pari al 2,28% del capitale.
51 di 208-12/8/2024 08:270
GIOLA
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Stellantis, acquistate 7.087.909 azioni proprie tra il 1° e l'8 agosto 2024
Nell'ambito della terza tranche del programma di acquisto di azioni proprie, a valere sul programma di riacquisto di azioni annunciato il 1° agosto 2024, Stellantis ha comunicato che nelle sedute comprese tra il 1° agosto e l'8 agosto 2024 ha acquistato 7.087.909 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 14,4787 euro, per un ammontare complessivo di 102,62 milioni di euro.
All'8 agosto, la società automobilistica deteneva 88.588.083 azioni proprie, pari al 2,28% del capitale.
Stellantis, causa da azionisti in Usa dopo risultati deludenti
Stellantis è stata citata in giudizio da alcuni azionisti negli Stati Uniti secondo i quali la casa automobilistica li avrebbe ingannati nascondendo l'aumento delle scorte e altre debolezze, prima di pubblicare risultati deludenti che hanno fatto scendere il prezzo del titolo.
La denuncia depositata ieri presso il tribunale federale di Manhattan sostiene che Stellantis avrebbe gonfiato artificialmente il prezzo del titolo per gran parte del 2024 facendo valutazioni "eccessivamente positive" su scorte, potere di determinazione dei prezzi, nuovi prodotti e margine operativo.
Gli azionisti hanno detto che la verità è emersa il 25 luglio, quando Stellantis ha comunicato che l'utile operativo adjusted del primo semestre è sceso del 40% a 8,46 miliardi di euro, sotto gli 8,85 miliardi di euro previsti dagli analisti.
"Questa causa è priva di fondamento e la società intende difendersi vigorosamente" ha detto Stellantis in una dichiarazione inviata via e-mail a Reuters.
Stellantis ha inoltre detto che il margine di utile operativo adjusted è sceso al di sotto del suo obiettivo a doppia cifra per l'intero anno.
Il titolo quotato negli Stati Uniti è sceso di 1,94 dollari, pari al 9,9%, a 17,66 dollari nelle due sedute successive all'annuncio.
L'azione legale riguarda anche il Ceo Carlos Tavares e la Cfo Natalie Knight.
Stellantis è nata nel 2021 dalla fusione di Fiat Chrysler (BIT:STLAM) e della francese Psa. I suoi 14 marchi comprendono Alfa Romeo, Citroen, Dodge, Jeep, Maserati, Opel, Peugeot, Ram e altri.
Negli Stati Uniti è frequente che gli azionisti facciano causa alle società dopo un inatteso calo del titolo.
56 di 208-16/8/2024 09:180
GIOLA
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STELLANTIS giornaliero
57 di 208-16/8/2024 09:200
peppedj
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Spacca tutto dai
58 di 208-18/8/2024 09:500
peppedj
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Stellantis, acquistate 5.231.279 azioni proprie tra il 9 e il 15 agosto 2024
Nell'ambito della terza tranche del programma di acquisto di azioni proprie, a valere sul programma di riacquisto di azioni annunciato il 1° agosto 2024, Stellantis ha comunicato che nelle sedute comprese tra il 9 e il 15 agosto 2024 ha acquistato 5.231.279 azioni proprie a un prezzo medio ponderato di 14,0414 euro, per un ammontare complessivo di 73,45 milioni di euro.
Dal 1° al 15 agosto 2024 Stellantis ha acquistato complessivamente 12.319.188 azioni per un ammontare di 176,08 milioni di euro.
Al 15 agosto, la società automobilistica deteneva 93.819.362 azioni proprie, pari al 2,41% del capitale.
Nel corso di una recente intervista John Elkann ha omaggiato il nonno e parlato del futuro di Stellantis e Ferrari
John Elkann, presidente della Ferrari e del gruppo Stellantis, è stato recentemente intervistato da CNBC. Durante l’intervista, Elkann ha discusso di numerosi argomenti, iniziando con un omaggio alla figura del nonno, l’Avvocato Agnelli, e ricordando Sergio Marchionne. Quest’ultimo aveva immaginato la creazione di un polo del lusso che includesse Maserati, Ferrari e Alfa Romeo.
John Elkann ha condiviso un importante insegnamento ricevuto da suo nonno: l’importanza di ascoltare e imparare, ma soprattutto di saper chiedere e porre domande. Ha sottolineato come l’Avvocato Agnelli fosse particolarmente abile in questo aspetto. Parlando di Sergio Marchionne, Elkann lo ha descritto come un “mentore,” spiegando che ha avuto la fortuna di lavorare con lui per 14 anni. Ha inoltre ricordato che quest’anno sarebbero stati vent’anni dall’inizio della collaborazione di Marchionne con l’azienda, definendolo “una persona unica.”
John Elkann ha successivamente discusso della Ferrari, menzionando il recente lancio della splendida 12Cilindri. Ha spiegato che Ferrari gestisce le vendite attraverso un sistema di ordini arretrati, o backlogs, il che significa che le auto vendute oggi saranno consegnate ai clienti tra un paio d’anni. Questo approccio distingue Ferrari dalle altre aziende del lusso, rendendo il loro modello di business più prevedibile. Inoltre, Elkann ha evidenziato che Ferrari ha una minore esposizione al mercato cinese rispetto ad altre società del settore, il che rappresenta un ulteriore elemento distintivo.
John Elkann ha riconosciuto che mentre la Ferrari sta ottenendo ottimi risultati, Stellantis ha attraversato un periodo più difficile nel semestre scorso. Ha spiegato che l’industria automobilistica sta affrontando molte sfide competitive, tra cui cambiamenti normativi e tecnologici. Elkann ha sottolineato che, se da un lato queste dinamiche sono entusiasmanti poiché favoriscono l’innovazione e spronano a migliorare, dall’altro comportano anche una maggiore volatilità e sfide più complesse.
John Elkann ha evidenziato che Stellantis ha un progetto chiaro e ben definito, che pone grande attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente. Ha sottolineato l’importanza di utilizzare le risorse nel modo più efficiente possibile e con il minimo impatto. Il presidente di Stellantis ha espresso l’ambizione del gruppo di operare in un ambiente decarbonizzato, cercando soluzioni per rendere i veicoli il più possibile a basse emissioni di carbonio. Ha inoltre aperto alla possibilità di adottare nuove tecnologie, come l’idrogeno, per affrontare queste sfide ambientali.