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Stellantis (STLA)

- Modificato il 19/9/2024 09:10
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
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SETTORE AUTOMOBILISTICO


https://www.stellantis.com/it



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222 Commenti
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81 di 222 - 19/9/2024 09:19
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
STELLANTIS giornaliero


16j46j
82 di 222 - 20/9/2024 07:42
mauri1972 N° messaggi: 739 - Iscritto da: 03/2/2015
Stellantis, a Mirafiori la verifica delle prime Leapmotor
Iniziativa temporanea coinvolgerà una ventina di operai in cig

Saranno effettuate a Mirafiori, nel polo di interscambio del Drosso, i controlli finali dei primi modelli cinesi Leapmotor C10 spediti in Europa e destinati al mercato italiano.

L'attività di messa a punto delle vetture, necessaria prima della distribuzione delle auto nei concessionari, interesserà per una settimana per una ventina di operai delle Carrozzerie, riducendo parzialmente la cassa integrazione a cui l'azienda sta ricorrendo in modo massiccio per far fronte al calo del mercato.

Nel polo del Drosso si mettono a punto le vetture di tutti i brand di Stellantis.
83 di 222 - 23/9/2024 16:29
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
STELLANTIS giornaliero


16kxej
MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
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88 di 222 - 01/10/2024 07:44
FrancoPompino N° messaggi: 764 - Iscritto da: 28/9/2023
Stellantis crolla in Borsa, allarme vendite: meno 200mila auto. Torna l’ipotesi fusione con Renault

Il gruppo rivede al ribasso le stime e il titolo perde in un giorno il 14.5%. Giù tutto l’universo Agnelli. Il nuovo matrimonio d’Oltralpe sposterebbe definitivamente in Francia l’asse dell’ex casa torinese

Una situazione molto complicata, che però non tocca solo Stellantis, ma tutto il settore dell’automotive. Il crollo di Stellantis a Milano colpisce anche i titoli della galassia Exor (-4,15% ad Amsterdam). Iveco chiude in calo del 4,11%, Ferrari dell’1,2%, mentre Cnh a Wall Street viaggia con una flessione di oltre il 2%. Lo scossone di Stellantis si somma al caso di Aston Martin, che alla Borsa di Londra ha perso il 24,51%. Le revisioni delle stime si aggiungono a quelle effettuate di recente da concorrenti come Volkswagen, Mercedes e Bmw. Così i cali si sono estesi su tutti i principali titoli del settore compresi, oltre oceano, titoli di General Motors e Ford, in calo, rispettivamente, di circa il 4% e il 2%.

Lo scivolone dell’industra ha ridato fiato ai rumors su una possibile maxi-aggregazione dell’industria automobilistica europea, con la fusione fra Stellantis e Renault. Una sorta di alleanza sul modello di quella già sperimentata per l’Airbus. Il nuovo campione europeo metterebbe insieme ben 18 marchi: il quarto gruppo auto mondiale, creato dall’alleanza Psa-Fiat Chrysler è già considerato un gigante, apporterebbe 14 brand, tra i quali Fiat, Peugeot, Jeep e Citroën. Se Renault diventasse parte del nuovo polo aggiungerebbe 4 ulteriori brand.

Il principale sponsor della fusione tra Stellantis e Renault sembrerebbe il presidente francese Emmanuel Macron, dal momento che lo Stato è azionista di Renault con il 15% e di Stellantis con il 6,1%. Ma sarebbero tutte da verificare le ricadute del nuovo soggetto sugli stabilimenti italiani. Intanto, si vocifera anche che il favorito al vertice del nuovo colosso sarebbe l’attuale Ceo della Renault, Luca De Meo che prenderebbe il posto del numero uno di Stellantis, Tavares, alla fine del suo mandato, nel 2026. L’ipotesi di una fusione era stata, per la verità, smentita da Elkann qualche mese fa. Ma ora le cose stanno cambiando molto velocemente. E non è detto che i nuovi dazi decisi dall’Europa contro le auto cinesi o l’anticipo della revisione del Green deal, chiesta proprio dal governo italiano, siano sufficienti a invertire la rotta e salvare l’industria dell’auto del «vecchio continente» che vale 460 miliardi di euro e dà lavoro a 4milioni di persone. Cercasi un «nuovo» Marchionne disperatamente.
89 di 222 - 01/10/2024 07:51
FrancoPompino N° messaggi: 764 - Iscritto da: 28/9/2023
John Elkann e il fardello del settore automotive, perché le nozze Stellantis-Renault sono un buon affare

Il prossimo 15 ottobre, durante il Salone dell'Auto di Parigi, il tavolo De Meo-Tavares-Zipse. Anche Bmw fiuta l'affare?

Macron spinge per la fusione Stellantis-Renault: Tavares fuori, De Meo dentro

È da un po' di tempo che un'idea ronza in testa a Macron: una fusione tra Stellantis e Renault. Nulla di nuovo. L'ipotesi era già stata avanzata nel 2019, ma ora torna a prendere piede sotto la spinta del presidente francese.

All'epoca, prima che Stellantis diventasse Stellantis, e ancor prima dell'operazione tra Psa e Fiat, la casa automobilistica torinese era sul punto di chiudere un accordo con Renault. Un'intesa che però saltò in tempo zero, a causa dell'opposizione del governo francese e della resistenza di Nissan, alleata storica di Renault. Così Fca puntò su Psa, e da lì nacque Stellantis sotto la guida di Carlos Tavares e John Elkann.

Dopo cinque anni sono cambiate un po' di cose: il colosso torinese, tra crisi delle vendite e tagli alla guidance, si sta progressivamente avviando verso un lungo periodo di metamorfosi, primo tra tutti il cambio di poltrona del manager portoghese, il cui mandato scade nel 2026. È ormai certo che Tavares non sarà riconfermato, non solo perché lui stesso sembra voler uscire di scena, ma anche perché dietro le quinte pare si stia lavorando a qualcosa di più grande: la creazione di un colosso automobilistico mondiale, con l’obiettivo di superare Toyota, a livello globale, e Volkswagen sul piano europeo.

Già Sergio Marchionne, da visionario qual era, aveva messo quest'ipotesi sul tavolo, ritenendo l’espansione una necessità per sopravvivere in un settore in crisi. A oggi, rispetto a prima, questo quadro sembra più realizzabile che mai. L'industria automobilistica europea è in ginocchio di fronte alla concorrenza cinese. Il colosso tedesco, Volkswagen, sta chiudendo sempre più impianti, mentre Mercedes taglia le sue attività in Cina. Anche Francia e Italia non navigano in acque tranquille. Da qui l’idea di Macron di rilanciare la fusione Stellantis-Renault, affidandone (eventualmente) la guida a Luca De Meo, attuale Ceo di Renault ed ex dirigente Fiat.

Al momento il governo francese possiede il 15% di Renault e, attraverso Bpi, detiene anche una quota significativa di Stellantis (6,09%). Questo spiega perché il presidente francese potrebbe vedere nell'alleanza una mossa strategica per contrastare la concorrenza globale. Tuttavia, una fusione tra Stellantis e Renault non sarebbe priva di ostacoli.

Il primo sarebbe soprattutto lo squilibrio nelle partecipazioni azionarie ai vertici: una fusione porterebbe inevitabilmente tensioni nel consiglio di amministrazione, oltre che una sanguinosa riorganizzazione dei poteri. Senza contare la sovrapposizione di marchi: Stellantis ha già 14 brand nel suo portafoglio, e l'aggiunta di Renault rischierebbe di creare "doppioni", sia di modelli che di stabilimenti, aprendo la strada a inevitabili tagli del personale. Un’ipotesi che i sindacati certamente non accoglierebbero con favore.

Poi c'è la posizione di Luca De Meo: non è affatto chiaro, o scontato, che il numero uno di Renault sia disposto a entrare in questo possibile conglomerato. Con Elkann presidente e un Ceo italiano i francesi potrebbero storcere il naso a "cotanta italianità" ai vertici. Ma allora, quale sarebbe l’alternativa? Uno dei due dovrebbe lasciare la poltrona.

Laddove diventasse Ceo, De Meo dovrebbe essere stimolato con una cifra ben superiore ai 5,33 milioni che guadagna attualmente in Renault. E forse persino di più dei 36 milioni di stipendio di Tavares, con la garanzia di essere affiancato da un presidente francese. Ma, d'altra parte, se Elkann restasse in sella come presidente, si ritroverebbe in mano una quota nettamente inferiore rispetto a quella detenuta dallo Stato francese, un fattore alquanto vincolante, che potrebbe compromettere gli equilibri di governance.

Tuttavia, come suggerisce Dagospia, Elkann potrebbe cogliere l'occasione per alleggerirsi del "fardello" dell'automotive, mollando il controllo ai francesi per concentrarsi su settori più redditizi e che sembrano interessarlo di più, come il lusso e l'intelligenza artificiale – basti vedere la partnership tra Gedi e OpenAI. Al momento, però, Elkann ha smentito qualsiasi ipotesi di fusione, dichiarando a Reuters: “Non c’è alcun piano in fase di studio per operazioni di fusione con altri produttori".

Tra i rumor in circolazione, secondo il sito Torino Cronaca, si parla anche di un possibile coinvolgimento di Bmw in quest'operazione. I tre giganti dell’automobile, Stellantis, Renault e Bmw, si ritroveranno presto al Salone dell’Auto di Parigi, dove, secondo fonti vicine ad affaritaliani.it, l'unica testata ammessa sembra essere il Sole24 Ore. Un tavolo quello dei tre Ceo che alimenta non poche speculazioni su un'eventuale mega alleanza tra i tre colossi automobilistici. Anche se non si può nemmeno escludere che il summit possa essere un’occasione per i manager per richiamare l’attenzione sulle falle del settore.

La realizzazione di un simile progetto potrebbe, tuttavia, incontrare l'opposizione dell'Antitrust europeo a un simile consolidamento, anche se la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, seguendo le linee del Rapporto Draghi, potrebbe decidere di allentare la morsa dell'Autorità Garante per favorire la nascita di quello che potrebbe diventare uno dei più grandi colossi mondiali dell'automotive.

90 di 222 - 01/10/2024 08:57
peppedj N° messaggi: 18269 - Iscritto da: 27/9/2007
Stellantis
91 di 222 - 01/10/2024 09:31
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
STELLANTIS settimanale




16o9i9
92 di 222 - 01/10/2024 09:36
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
STELLANTIS giornaliero


16o9kc
93 di 222 - 01/10/2024 15:01
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
Stellantis prova il rimbalzo

Giornata altalenante per Stellantis al FTSEMib dopo il tonfo registrato nella seduta precedente. Alle ore 14.45 il titolo era in progresso dell'1,06% a 12,54 euro, dopo aver oscillato tra un minimo intraday di 12,356 euro e un massimo di 12,63 euro.

Alcune banche d’affari hanno rivisto la valutazione sul titolo del colosso automobilistico, dopo la revisione dei target finanziari e operativi per l’esercizio 2024.
94 di 222 - 01/10/2024 15:02
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
STELLANTIS giornaliero


16oelo
MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
96 di 222 - 02/10/2024 09:10
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
Stellantis resta sotto i riflettori. Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che nel mese di settembre 2024 in Italia sono state immatricolate 121.666 vetture, in flessione del 10,8% rispetto alle 136.316 dello stesso periodo dello scorso anno. In contrazione, invece, le vendite di Stellantis. A settembre 2024 le immatricolazioni del gruppo sono state pari a oltre 29mila unità, in flessione del 33,7% rispetto alle oltre 44mila vetture vendute a settembre 2023. Di conseguenza, la quota di mercato di Stellantis si è attestata al 24,11%.
97 di 222 - 02/10/2024 09:10
GIOLA N° messaggi: 34850 - Iscritto da: 03/9/2014
STELLANTIS giornaliero


16orfs
MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
MODERATO regisII (Utente disabilitato) N° messaggi: 1225 - Iscritto da: 13/3/2024
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