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Il dollaro cala mentre incombe lo shutdown del governo USA; l’euro guadagna in attesa dei dati CPI

Fiona Craig
01 Ottobre 2025 11:25AM

Il dollaro USA è sceso mercoledì, toccando il minimo settimanale mentre gli investitori temono che uno shutdown prolungato del governo possa pesare sull’attività economica.

Alle 04:25 ET (08:25 GMT), il Dollar Index, che misura il dollaro rispetto a sei valute principali, è sceso dello 0,2% a 97,275, segnando il livello più basso della settimana.

Preoccupazioni per lo shutdown a Washington

Gran parte delle operazioni del governo federale USA si è fermata dopo che un disegno di legge di bilancio dell’ultimo minuto, sostenuto dai repubblicani, non è passato al Senato a causa della forte opposizione dei democratici.

“Non sembra esserci una chiara via d’uscita dall’impasse, e molti temono che questo shutdown possa durare più a lungo delle chiusure legate al bilancio del passato, dato il forte divario politico tra le due fazioni.”

Il presidente Donald Trump ha sfruttato lo shutdown per annunciare ulteriori riduzioni del personale federale, con oltre 150.000 dipendenti che lasceranno questa settimana dopo aver optato per il buyout, il più grande esodo negli ultimi 80 anni.

“Gli investitori temono che questo potrebbe essere uno shutdown più lungo, che peserà ulteriormente sulla fiducia dei consumatori e sulla sicurezza del lavoro,” hanno dichiarato gli analisti di ING, in una nota.

Lo shutdown probabilmente ritarderà il rilascio del rapporto sui nonfarm payrolls di venerdì, considerato cruciale dagli investitori per valutare se la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse alla fine del mese. Nel frattempo, l’attenzione potrebbe spostarsi sul rapporto ADP National Employment, che dovrebbe mostrare un aumento modesto di 50.000 posti di lavoro nel settore privato a settembre.

Guadagni dell’euro in attesa dei dati CPI

In Europa, EUR/USD è salito dello 0,2% a 1,1757, mentre i mercati attendevano i dati sull’inflazione dell’eurozona previsti per più tardi, probabilmente in aumento al 2,2% su base annua rispetto al 2% precedente.

I rischi restano orientati al rialzo dopo l’inflazione tedesca superiore alle attese a settembre, salita per il secondo mese consecutivo, interrompendo il trend di disinflazione dei mesi precedenti.

“Tuttavia, riteniamo che lo shutdown del governo USA e la debolezza del dollaro dovrebbero dominare oggi e potrebbero essere sufficienti a trascinare EUR/USD a 1,1800/1820,” ha dichiarato ING.

GBP/USD è salito dello 0,2% a 1,3474 dopo che la Nationwide Building Society ha riportato che i prezzi delle case nel Regno Unito sono aumentati dello 0,5% a settembre, dopo un calo dello 0,1% in agosto. Su base annua, i prezzi sono cresciuti del 2,2%, leggermente sopra l’aumento del 2,1% di agosto, ma ancora inferiori alla crescita salariale e all’inflazione.

Reazioni dello yen e di altre valute

USD/JPY è sceso dello 0,5% a 147,14, con lo yen giapponese avvantaggiato dalla debolezza del dollaro. Il sondaggio trimestrale “tankan” della Bank of Japan, pubblicato mercoledì, ha mostrato che la fiducia dei grandi produttori è migliorata per il secondo trimestre consecutivo, e le imprese mantengono piani di spesa ottimistici.

AUD/USD è sceso dello 0,1% a 0,6607, invertendo i guadagni della sessione precedente dopo che la Reserve Bank of Australia ha mantenuto invariati i tassi di interesse, facendo una pausa dopo tre tagli nel 2025, bilanciando i rischi inflazionistici con segnali di rallentamento della crescita economica.

USD/CNY è rimasto sostanzialmente invariato a 7,1196.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.