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Il rally europeo si amplia, emergendo come il nuovo “Pain Trade”

Fiona Craig
03 Ottobre 2025 10:30AM

Le azioni europee hanno finalmente superato un intervallo di sei mesi, con lo Stoxx 600 che ha raggiunto nuovi massimi. Barclays nota che il rally è rimasto indietro rispetto a simili impennate negli Stati Uniti, in Giappone e in Cina, dove l’entusiasmo per l’IA aveva già spinto i mercati a livelli record.

«La mancanza di vincitori nell’IA/Big Tech, insieme a preoccupazioni fiscali/geopolitiche e a un euro forte, ha significato che l’Europa non stava partecipando al melt-up fino ad ora», hanno scritto gli strategist guidati da Emmanuel Cau in una nota.

La situazione è cambiata nelle ultime settimane, con revisioni degli utili più stabili, un’incertezza tariffaria ridotta e dinamiche valutarie più favorevoli che aiutano l’Europa a recuperare terreno.

«Nel complesso, riteniamo che il rapporto rischio-rendimento tattico per le azioni europee sia interessante. Ulteriore recupero della regione probabilmente rappresenterebbe un pain trade nel quarto trimestre», hanno aggiunto.

La chiave è l’ampiezza del rally. I settori precedentemente sotto pressione — tra cui esportatori, aziende legate alla Cina e settori a ciclo breve — hanno iniziato a riprendersi. All’inizio dell’anno, un euro forte aveva penalizzato gli esportatori, ma il dollaro si è stabilizzato e i dati cinesi in miglioramento stanno sostenendo gruppi sensibili alla domanda come minerario, semiconduttori e beni di lusso.

Il settore sanitario, pesantemente venduto per le paure legate alla riforma dei prezzi dei farmaci negli Stati Uniti e alle tariffe, è anch’esso pronto per una ripresa. Barclays ha chiuso la sua posizione underweight sul settore all’inizio dell’anno, osservando che gran parte del ribasso è già scontato nei prezzi. Il recente accordo tra Pfizer (NYSE: PFE) e l’amministrazione statunitense è citato come possibile quadro per lo sviluppo futuro del settore.

I flussi di equity rafforzano la tendenza: i mercati globali hanno assorbito circa 115 miliardi di dollari nelle ultime tre settimane, con l’Europa che registra una partecipazione moderata, trainata da forti flussi verso il settore industriale. La maggior parte degli altri settori ha ricevuto nuovo supporto, con Finanza e Telecomunicazioni come uniche eccezioni.

Sul fronte macroeconomico, l’aumento della base monetaria, il miglioramento dei PMI e i potenziali rischi legati allo shutdown governativo negli USA forniscono un contesto costruttivo per le azioni europee.

Tuttavia, gli strategist avvertono che alcuni rischi permangono, in particolare riguardo alla politica francese, ma vedono ulteriori potenziali rialzi se i settori in ritardo continueranno a recuperare.

«La recente sovraperformance nascente dei settori in ritardo, come esportatori europei/proxy Cina/azioni sensibili al commercio, è stata cruciale per la recente rottura dello SXXP», ha detto il team, sottolineando che il posizionamento ancora leggero potrebbe lasciare molti investitori dalla parte sbagliata del trade se i guadagni dovessero persistere.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.