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Il petrolio sale di quasi l’1% mentre il mercato si calma dopo la decisione dell’OPEC+ di limitare l’aumento della produzione

Fiona Craig
08 Ottobre 2025 10:29AM

I prezzi del petrolio sono aumentati di quasi l’1% mercoledì, poiché gli investitori hanno mostrato maggiore fiducia nell’equilibrio tra domanda e offerta, dopo che l’OPEC+ ha deciso di attuare solo un modesto incremento della produzione per il mese prossimo. La decisione ha contribuito ad attenuare i timori di un possibile eccesso di offerta sul mercato globale.

Alle 07:15 GMT, i futures sul Brent sono saliti di 63 centesimi, pari allo 0,96%, a 66,08 dollari al barile, mentre il WTI statunitense è aumentato di 66 centesimi, o 1,07%, a 62,39 dollari. Entrambi i benchmark avevano chiuso sostanzialmente invariati martedì, mentre i trader valutavano il rischio di un eccesso di offerta rispetto al più contenuto aumento di produzione annunciato dall’OPEC+ per novembre.

“Il mercato è in una fase di incertezza sui prezzi, con una parte che teme un possibile eccesso di offerta e l’altra che ritiene che l’aumento non sarà così rapido come previsto,” ha dichiarato Emril Jamil, analista senior presso LSEG Oil Research.

Jamil ha aggiunto che i prezzi del greggio restano sostenuti dal fatto che alcuni operatori stanno mantenendo posizioni lunghe — scommesse sul rialzo dei prezzi — in virtù dei continui sforzi per limitare le esportazioni di petrolio russo.

Durante il fine settimana, l’OPEC+ ha concordato un incremento della produzione di soli 137.000 barili al giorno, scegliendo l’opzione più prudente tra quelle discusse.

“Finché il mercato fisico non mostrerà segni di indebolimento attraverso un aumento delle scorte, gli investitori tenderanno a ignorare l’impatto degli incrementi produttivi,” hanno affermato gli analisti di ANZ mercoledì.

Tuttavia, ANZ ha osservato che i guadagni dei prezzi potrebbero restare limitati poiché le preoccupazioni per interruzioni delle forniture russe si sono attenuate: le esportazioni di greggio della Russia sono rimaste vicine ai massimi da 16 mesi nelle ultime quattro settimane.

L’attenzione ora è rivolta ai dati sulle scorte statunitensi dell’Energy Information Administration (EIA), attesi più tardi nella giornata di mercoledì. Secondo i dati preliminari dell’American Petroleum Institute (API), le scorte di greggio negli Stati Uniti sono aumentate di 2,78 milioni di barili nella settimana terminata il 3 ottobre, mentre le riserve di benzina e distillati sono diminuite.

Nel frattempo, l’EIA ha dichiarato martedì che la produzione petrolifera statunitense dovrebbe raggiungere un nuovo record quest’anno, superando le previsioni precedenti e confermando la solidità della produzione americana.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.