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Banco BPM al centro delle speculazioni su una possibile fusione con Crédit Agricole Italia

Fiona Craig
14 Ottobre 2025 10:56AM

Banco BPM (BIT:BAMI) è tornata al centro delle voci di mercato, con un crescente interesse da parte francese che sembra intenzionato ad andare avanti con i propri piani.

Le ultime indiscrezioni parlano di una possibile fusione tra Crédit Agricole Italia — controllata da Crédit Agricole (EU:ACA) — e Banco BPM, che darebbe vita a una banca sotto controllo francese. Secondo le fonti, sarebbe già stato coinvolto un consulente nella fase esplorativa, anche se resta incerto quale ruolo potrebbero avere soggetti come Agos Ducato S.p.A. e Anima Holding all’interno dell’operazione.

In attesa di una posizione ufficiale da parte del governo italiano, Banco BPM ha già smentito le voci circolate su fusioni o acquisizioni. «Leggo molti articoli privi di fondamento sui giornali», ha dichiarato il presidente Massimo Tononi a margine di una conferenza organizzata dal Centro Studi Guido Rossi a Pavia. Ha aggiunto: «stiamo proseguendo la nostra normale attività e siamo soddisfatti dei risultati» e che «Banco BPM ha tutte le opportunità per crescere, anche inorganicamente, ma nulla di quanto menzionato o ipotizzato sui media corrisponde alla realtà».

Sul mercato, il titolo Banco BPM ha registrato un calo del 2,80% a 12,31 euro nella prima mezz’ora di contrattazioni su Borsa Italiana, in controtendenza rispetto all’indice FTSE MIB, sceso dell’1,20% nello stesso periodo.

Dietro le quinte, secondo indiscrezioni, proseguono i colloqui tra Banco BPM e la parte francese per una possibile acquisizione di Crédit Agricole Italia. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, i negoziati si concentrano sulla struttura dell’operazione, con una cifra stimata tra 5 e 6 miliardi di euro per un valore degli attivi complessivo di circa 8 miliardi.

Banco BPM starebbe valutando una combinazione di strumenti per il pagamento: liquidità, azioni proprie e partecipazioni in società partner, anche se non è stato ancora definito un accordo finale. Una questione particolarmente delicata riguarda Anima, che detiene un’ingente quantità di titoli di Stato italiani e la cui possibile acquisizione da parte francese potrebbe preoccupare il governo italiano.

Una possibile soluzione potrebbe arrivare con la revisione del Testo Unico della Finanza (TUF) attualmente in preparazione. Alzando la soglia per l’obbligo di OPA, BPM potrebbe pagare parte dell’operazione con proprie azioni, consentendo così a Crédit Agricole di incrementare la propria partecipazione dal 20% al 30%. Le autorità potrebbero inoltre prendere in considerazione l’ipotesi di un’esenzione dall’OPA qualora la soglia del 30% venisse superata tramite un aumento di capitale legato al trasferimento delle attività italiane di Banque Verte.

Nel frattempo, Mediobanca ha confermato la raccomandazione “neutrale” su Banco BPM, alzando il prezzo obiettivo da 11,80 a 14 euro. Gli analisti della banca attribuiscono una probabilità del 30% a uno scenario stand-alone per Banco BPM, del 50% a un’operazione con Crédit Agricole Italia e del 20% ad altre opzioni di M&A.

Negli ultimi tempi, la banca è stata anche al centro di speculazioni su possibili fusioni che coinvolgerebbero Banca Monte dei Paschi di Siena, definita dagli esperti «l’opportunità più evidente» insieme allo scenario Crédit Agricole.

«Riteniamo che questi sviluppi difficilmente rilanceranno un’offerta da parte di UniCredit, ma piuttosto galvanizzeranno le ambizioni di Crédit Agricole su Banco BPM, poiché la banca francese potrebbe gradualmente passare dalla sua attuale quota di blocco in Banco BPM a una partecipazione più influente, mentre la legge Capitali rafforza i diritti di Crédit Agricole come principale azionista», scrivono gli analisti.

Con il rinnovo del consiglio di amministrazione di Banco BPM previsto per la prossima primavera, gli osservatori ritengono che la banca potrebbe accelerare le proprie decisioni strategiche per garantirsi un futuro stabile.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Alcune parti di questo contenuto potrebbero essere state generate o supportate da strumenti di intelligenza artificiale (IA) e sono state revisionate per accuratezza e qualità dal nostro team editoriale.