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Campari in rialzo grazie alle previsioni ottimistiche di Pernod Ricard

Fiona Craig
16 Ottobre 2025 12:04PM

Campari (BIT:CPR) avanza alla Borsa Italiana dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali di Pernod Ricard  (EU:RI), accompagnati da una previsione positiva per i prossimi mesi.

Il titolo Campari è salito del 3% nella prima ora di contrattazioni, raggiungendo quota 5,636 euro — il livello più alto dalla scorsa settimana. Questo rialzo contribuisce a ridurre le perdite accumulate dall’inizio dell’anno, attualmente pari a circa l’8%, rispetto ai 6,10 euro di gennaio.

A Parigi, anche le azioni Pernod Ricard brillano, in rialzo del 2% e scambiate oltre gli 85 euro. Il secondo produttore mondiale di spirits occidentali dopo Diageo ha riportato ricavi per 2,38 miliardi di euro nel primo trimestre fiscale, superando le attese del consenso. Il risultato è stato ottenuto nonostante un impatto valutario negativo di 143 milioni di euro e un effetto perimetro di 54 milioni di euro legato alla cessione della divisione vini.

Il gruppo francese ha confermato le previsioni di un miglioramento delle vendite per l’intero esercizio, che si chiuderà il 30 giugno 2026, con una crescita concentrata nella seconda metà dell’anno. Ha inoltre ribadito l’obiettivo di raggiungere 1 miliardo di euro in efficienze operative entro il 2029, con l’intento di “difendere i margini e rafforzare la generazione di cassa”. Queste prospettive arrivano nonostante un calo delle vendite del 7,6% nel primo trimestre, dovuto al rallentamento della domanda e alla riduzione delle scorte in Cina e negli Stati Uniti.

Pernod Ricard prevede un recupero nella seconda parte dell’anno, sostenuto da vendite più elevate di cognac nei duty free e da basi di confronto più favorevoli rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’azienda mantiene un atteggiamento prudente verso la Cina in vista delle festività del Capodanno lunare di metà febbraio.

Le vendite negli Stati Uniti sono diminuite del 16% e in Cina del 27%, mentre l’India ha registrato un aumento del 3%. Risultati positivi sono arrivati anche da Canada, Turchia, Giappone e Sudafrica, compensando parzialmente i cali nei mercati chiave. Per area geografica, le vendite sono scese del 12% nelle Americhe, del 7% in Asia e nel resto del mondo, del 4% in Europa e del 15% nel Travel Retail.

Gli analisti di WebSim Intermonte hanno spiegato che “i risultati ‘soft’ di Pernod Ricard riflettono una più ampia tendenza alla riduzione delle scorte negli Stati Uniti e in Cina, confermando l’ambiente macroeconomico difficile per gli spirits premium all’inizio dell’esercizio 2026”. Tuttavia, hanno aggiunto: “Il miglioramento del sell-out negli Stati Uniti e la resilienza nei mercati secondari (Canada, Giappone, Turchia, Sudafrica) sono segnali incoraggianti che la domanda dei consumatori resta solida”.

Per Campari, “questo potrebbe implicare una struttura relativamente migliore, soprattutto se sarà in grado di registrare una crescita organica positiva nello stesso periodo”, secondo la società.

“Nel complesso, sebbene le sfide a breve termine persistano negli Stati Uniti, la lettura di medio periodo rimane positiva, con Campari che potrebbe mostrare una maggiore resilienza grazie al suo mix diversificato di marchi e aree geografiche”, ha aggiunto Intermonte.

“I dati di Pernod Ricard sono deboli, anche se riteniamo che lo scenario delineato sia già in gran parte scontato nelle valutazioni attuali dei due titoli. Entrambi sono in rosso dall’inizio dell’anno e hanno perso oltre il 60% del loro valore rispetto ai massimi record del 2023”, hanno concluso gli esperti.

Questa contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Alcune parti di questo contenuto potrebbero essere state generate o supportate da strumenti di intelligenza artificiale (IA) e sono state revisionate per accuratezza e qualità dal nostro team editoriale.