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NEWS - 18/07/2022 Enel: istruttoria Antitrust su acquisizione Erg Power

NEWS - 14/07/2022 18:21 Enel: insieme a Intesa Sanpaolo perfeziona acquisto della fintech Mooney

MILANO (MF-DJ)--Enel, attraverso la societa' interamente controllata Enel X, e Intesa Sanpaolo, attraverso la controllata Banca 5, hanno perfezionato l'acquisizione da Schumann Investments, societa' controllata dal fondo internazionale di private equity CVC Capital Partners Fund VI, del 70% del capitale sociale di Mooney Group, societa' fintech operante nei servizi di proximity banking e payments.

In particolare, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni amministrative, Enel X - spiega una nota - ha acquisito il 50% del capitale di Mooney, mentre Banca 5, che gia' deteneva il 30% del capitale di Mooney, ha aumentato la propria partecipazione al 50%, venendosi in tal modo a creare un controllocongiunto di entrambe le parti su Mooney.

Sulla base di un enterprise value del 100% di Mooney di 1.385 milioni di euro, Enel X ha pagato un corrispettivo complessivo di circa 225 milioni di euro (inclusivo dell'aggiustamento prezzo) per la parte di equity e di circa 125 milioni di euro per l'acquisto di un preesistente credito vantato da Schumann Investments nei confronti di Mooney. Contestualmente, Intesa Sanpaolo ha pagato un corrispettivo di circa 89 milioni di euro per la parte di equity (inclusivo dell'aggiustamento prezzo).

Previa approvazione del Cda di Mooney, che si prevede si riunisca il 18 luglio, tutte le attivita' relative ai servizi finanziari di Enel X in Italia, commercializzate con il marchio Enel X Pay, saranno vendute a Mooney.

In particolare, Enel X cedera' a Mooney, per un corrispettivo di circa 140 milioni di euro, l'intero capitale sociale di Enel X Financial Services, CityPoste Payment, Paytipper e Junia Insurance,dando vita in tal modo a una joint fintech europea. Queste operazioni sono in linea con il Piano Strategico 2022-24 del Gruppo Enel e rientrano nel modello di Stewardship. com/cce (fine) MF-DJ NEWS 1418:21 lug 2022

Tra ipotesi di scissione dei governisti in seno al Movimento 5 Stelle, e la riunione di oggi pomeriggio del Partito Democratico e del centro-destra di governo, aumenta il pressing su Mario Draghi perché non lasci Palazzo Chigi, mentre la Lega insiste sull'escludere i grillini da qualunque tentativo di mandare avanti il governo. Sono ore decisive per la crisi politica: si tratta a oltranza in vista di domani, quando il presidente del Consiglio farà le sue comunicazioni al Senato e alla Camera. Specchio fedele delle turbolenze attorno a un Draghi-bis continua a essere la Borsa, con Ftse-Mib in lieve recupero e lo spread ballerino, che dopo essere sceso a 207 punti si è riportato a 212 (-0,4%).

Letta da Draghi

Il leader del Pd, Enrico Letta è stato questa mattina a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio. Draghi poi è salito al Quirinale per un colloquio di circa mezz'ora con il presidente della Repubblica Mattarella. La richiesta del Pd non è cambiata: continuità, Draghi deve restare.

Il vertice del centro-destra

La posizione della Lega è netta: Matteo Salvini ha detto ai suoi ministri e sottosegretari di restare uniti nel no a qualsiasi ipotesi di mantenere a bordo gli "inaffidabili" 5 Stelle. L'invito è garantire all'Italia soluzioni all'altezza, evitando che provocazioni, liti e figure inadatte blocchino il Paese. Si attende l'esito di un vertice del centrodestra di governo, previsto a Villa Grande, residenza romana del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Da quello che trapela intanto, è stato espresso sconcerto per il fatto che Draghi abbia ricevuto il segretario del Pd e non i leader degli altri partiti della maggioranza, dopo che, peraltro, era stata chiesta una verifica politica.

I tormenti pentastellati

L'attenzione si sposta così verso il Movimento 5 Stelle, ufficialmente il leader, Giuseppe Conte, è ancora in attesa della risposta di Draghi ai 9 punti che gli sono stati sottoposti. Ma i pentastellati devono anche gestire il travaglio interno che si manifesta nello scontro tra ortodossi e governisti, questi ultimi in aumento e pronti a votare la fiducia a Draghi. Un drappello di alcune decine di parlamentari, guidati dal capogruppo alla Camera Crippa e dal ministro D'Incà sarebbe pronto a lasciare i pentastellati per passare al Gruppo Misto. Luigi Di Maio, intanto, ha riunito i parlamentari di Insieme per il Futuro.

Meloni irremovibile

"A sentire la stampa sembra che tutta Italia stia supplicando Draghi di rimanere, come se questo governo fosse nel cuore di tutti gli italiani. Però poi la stessa stampa avverte che se si votasse stravincerebbe chi sta all'opposizione. Tipiche dissonanze cognitive della sinistra". Giorgia Meloni affida ai social la posizione di Fratelli d'Italia, postando un recente sondaggio di Swg che dà Fdi al 23,8%.

Che succederà domani

Draghi parlerà al Senato, difficile un bis alla Camera, dove potrebbe arrivare un testo scritto. I tempi esatti saranno individuati dalle conferenze dei capigruppo, ma sarà il presidente del Consiglio a scegliere se attendere il dibattito ed anche il voto sulle comunicazioni oppure abbandonare subito dopo aver parlato l'Aula di Palazzo Madama e salire al Colle per confermare le dimissioni. Se, invece, in queste ore maturasse il convincimento che le condizioni politiche siano nuovamente mutate e che dunque sia possibile proseguire riavviare il governo, avrebbe a disposizione il voto sulle comunicazioni rese in Parlamento. Secondo, infatti, quanto viene spiegato, la risoluzione di maggioranza potrebbe contenere un riferimento esplicito alla fiducia all'esecutivo. Nel caso di dimissioni del premier, invece, la parola passerebbe al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E qualora il capo dello Stato reputasse opportuno sciogliere le Camere e andare a elezioni, le date più probabili sono quelle del 25 settembre o del 2 ottobre.

L'appello di Bruxelles

La crisi di governo in Italia "non è una buona notizia, abbiamo grande rispetto per il lavoro eccezionale portato avanti dal presidente del Consiglio Mario Draghi", ha detto il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, rispondendo a una domanda sulla situazione politica italiana". Per gestire le crisi che attraversiamo e in particolare quella energetica, serve continuità governativa e si spera che possa durare", ha detto. "La continuità è ciò di cui abbiamo bisogno, perché i momenti che abbiamo di fronte sono complicati e dovremo mostrare molta unità e solidarietà".

Azioni, chi comprare e chi no fra i titoli auriferi secondo Rbc

1) Franco-Nevada Corporation. Rating neutrale (sector perform). Rispetto al prezzo attuale di 127,28 dollari, il target price è 160 dollari. Il titolo, che capitalizza 24,5 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 dell'1%.

2) Royal Gold. Rating positivo (outperform). Rispetto al prezzo attuale di 103,4 dollari, il target price è 155 dollari. Il titolo, che capitalizza 6,8 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 dell'1,4%.

3) Barrick Gold. Rating positivo (outperform). Rispetto al prezzo attuale dii 15,66 dollari, il target price è 27 dollari. Il titolo, che capitalizza 27,9 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 del 4,5%.

4) Gold Fields. Rating positivo (outperform). Rispetto al prezzo attuale di 8,79 dollari, il target price è 13 dollari. Il titolo, che capitalizza 7,8 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 del 3,9%.

5) Triple Flag Precious Metals. Rating positivo (outperform). Rispetto al prezzo attuale di 14,70 dollari canadesi, il target price è 21,50 dollari. Il titolo, che capitalizza 1,8 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 dell'1,7%.

6) Sandstorm Gold Royalties. Rating neutrale (sector perform). Rispetto al prezzo attuale di 5,48 dollari, il target price è 7,50 dollari. Il titolo, che capitalizza 1,6 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 dell'1,1%.

7) Wheaton Precious Metals. Rating positivo (outperform). Rispetto al prezzo attuale di 33,80 dollari, il target price è 52 dollari. Il titolo, che capitalizza 15,3 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 dell'1,2%.

8) Agnico Eagle Mines. Rating positivo (outperform). Rispetto al prezzo attuale di 42,61 dollari, il target price è 65 dollari. Il titolo, che capitalizza 19,4 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 del 3,8%.

9) Anglogold Ashanti. Rating neutrale (sector perform). Rispetto al prezzo attuale di 13,74 dollari, il target price è 23 dollari. Il titolo, che capitalizza 5,7 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 del 3,2%.

10) Newmont. Rating neutrale (sector perform). Rispetto al prezzo attuale di 54,73 dollari, il target price è 77 dollari. Il titolo, che capitalizza 43,5 miliardi di dollari, ha un dividend yield 2022 del 4%.

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La gestione delle emergenze, ma anche l'ordinaria amministrazione, l'attuazione delle leggi e delle determinazioni già assunte dal Parlamento: tutto ciò che va sotto la dicitura "affari correnti". Con in più un'ultima spinta al Pnrr. Ma che raggio d'azione ha esattamente un governo uscente? Mario Draghi lo ha messo nero su bianco per i suoi ministri al termine della riunione del 21 luglio, convocata dopo aver co-firmato al Quirinale il decreto di scioglimento delle Camere che ha sancito la fine dell'esecutivo e di questa legislatura. "Il Governo", scrive Draghi, "rimane anche impegnato nell'attuazione legislativa, regolamentare e amministrativa del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale per gli investimenti complementari". Ecco punto per punto che può ancora fare.

Le leggi

Il Consiglio dei ministri potrà essere convocato per l'approvazione di atti urgenti e per l'esame di leggi regionali e provinciali, e per le delibere che attuano procedimenti amministrativi. Potranno essere approvati i decreti legislativi previsti dal Pnrr e del Piano per gli investimenti complementari. Come ha ricordato Draghi nel suo discorso al Senato, pendono ancora 55 capitoli del Pnrr, entro la fine dell'anno, “che ci permetteranno di ricevere una nuova rata da 19 miliardi di euro. Gli obiettivi riguardano temi fondamentali come le infrastrutture digitali, il sostegno al turismo, la creazione di alloggi universitari e borse di ricerca, la lotta al lavoro sommerso", ha ricordato il premier uscente. Il Cdm non potrà, nvece, esaminare nuovi disegni di legge, eccezion fatta per quelli imposti da obblighi internazionali ed europei. L'altra eccezione è costituita dai decreti legge. Potranno essere approvati solo i regolamenti già instradati nell'iter di adozione.

Le nomine

Si potrà procedere solo alle nomine strettamente necessarie perché vincolate a scadenze di leggi o regolamenti che non possono aspettare i tempi della crisi. Spetterà a ciascun ministro vigilare su enti, aziende e società controllate o partecipate. In particolare, il Tesoro continuerà a esercitare il suo ruolo di azionista con l'assenso del Presidente del Consiglio. La regola si applica, ad esempio, alla cessione in corso di Ita-Italia Trasporto Aereo alla cordata Msc- Lufthansa.

Le relazioni internazionali

Le missioni all'estero potranno proseguire ma saranno subordinate al via libera di Palazzo Chigi. Resta comunque garantita la partecipazione italiana alle riunioni previste dalla Commissione europea e a quelle delle organizzazioni internazionali come Onu, Nato, Ocse, Osce, Ince, e ai Consigli d'Europa e di G7 e G20. Dovranno passare per l'ok della Presidenza del Consiglio, invece, quelle finalizzate alla firma di negoziati e accordi internazionali. Il prossimo appuntamento nell'agenda internazionale riguarda l'interministeriale europea del 26 luglio, nella quale bisognerà approvare o meno il piano Ue per la riduzione dei consumi di gas, con un taglio del 15% da agosto prossimo a marzo 2023.

I lavori parlamentari

Rimane assicurata la partecipazione dei rappresentanti del Governo alle assemblee parlamentari e commissioni, per l'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti, così come alle altre occasioni richieste da Camera e Senato. Le posizioni del Governo saranno concordate col ministro per i rapporti col Parlamento.

Il Tpi è potente in termini concettuali, ma può risultare debole nella sua attuazione, data la vaghezza dei parametri operativi. BlueBay resta moderatamente corta sull'Italia. Spread Btp/Bund a 233 punti base | Spread, ora c'è lo scudo Bce

Per la prima volta in 11 anni la Bce ha aumentato i tassi di interesse di 50 punti base, riportando il tasso sui depositi allo 0%. "Dopo questa mossa la Banca centrale europea prenderà le prossime decisioni sui tassi in base a un approccio calibrato riunione per riunione, sulla base dei dati e dell'obiettivo medio di inflazione del 2%", spiega Citi.

La curva forward implicita prevede che i tassi raggiungano l'1,4% entro la fine del 2022, mentre gli economisti di Citi indicano l'1%. Quel che è certo è che "gli aumenti dei tassi sono un fattore chiave per gli utili bancari: in media calcoliamo che ogni 50 punti base di aumento dei tassi l'utile per azione atteso nel 2022 banche dell'Eurozona sale di circa l'8%.

Le banche con l'impatto più alto sono le mid cap spagnole e italiane, Commerz, Aib e SocGen", rileva Citi. La Bce ha inoltre fornito maggiori dettagli sullo strumento anti-frammentazione con l'annuncio del Tpi (Transmission Protection Instrument).

Potrà essere attivato per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia alla trasmissione della politica monetaria nell'area dell'euro. Gli acquisti non sono vincolati ex ante. "Il focus del mercato sarà su dimensione, tempi, implementazione e efficacia di questo strumento, che deve ancora essere testato", osserva Citi.

Due forze contrapposte

Il rialzo dei tassi e il varo del Tpi sono avvenuti in concomitanza con la tempesta politica italiana. Le dimissioni del premier Mario Draghi dopo un voto di fiducia al Senato in cui tre partiti (M5, Lega e Forza Italia) non hanno sostenuto il governo e le elezioni anticipate indette senza indugi dal presidente della Repubblica hanno messo ancora pressione sullo spread che al momento tratta a 236 punti base per un rendimento del Btp a 10 anni del 3,39%. Quindi se da una parte l'aumento dei tassi fa bene ai bilanci delle banche italianen dall'altra la salita dello spread rapprsenta un rischio che però oggi sembra meno stingente rispetto a crisi politiche del passato. "Le banche italiane ora hanno bilanci più forti e una minore sensibilità all'aumento degli spread sovrani, ma comprendiamo che la volatilità del mercato potrebbe persistere fino alle elezioni. Lo spread Btp è attualmente sui 230 punti base e i nostri strateghi si aspettano un intervallo di circa 250-275 punti", aggiunge Citi.

Le stime sugli utili

Dunque se "gli aumenti dei tassi forniranno supporto per ulteriori rialzi del consenso sugli utili per azione delle banche europee, mentre i rischi sulla qualità degli asset sembrano gestibili", dice Citi, occorre capire chi beneficerà di più del rialzo del costo del denaro. L'investment bank calcola, come si accennava che in media l'utile per azione delle banche europee per il 2022 sale dell'8% per ogni aumento dei tassi di 50 punti base, ma alcuni istituti italiani sono sopra la media. A partire da Banco Bpm con un rialzo previsto di quasi il 30%, seguono Bper con poco più del 20%, Unicredit attorno al 17%, Intesa Sanpaolo al 13%, e infine Mediobanca con il 5%.