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- Modificato il 27/9/2022 18:38
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020
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81 di 1598 - 18/7/2022 17:21
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Il Made in Italy continua a ribadire con forza la necessità di una stabilità politica. Dopo l'appello del presidente di Confindustria moda, Cirillo Marcolin (vedere MFF del 16 luglio), anche Altagamma e Cnmi-Camera nazionale della moda italiana si sono unite nel chiedere la continuità del governo Draghi. In qualità di portavoce delle imprese eccellenti della moda, del design, dell’alimentare, dei motori, della nautica, della gioielleria e dell’ospitalità, le due istituzioni hanno espresso l'importanza che tutte le forze politiche, per il bene del Paese, accordino la loro fiducia all’esecutivo per proseguire con questo governo.

«La volontà del Paese va in questa direzione e non può essere ignorata», hanno affermato Altagamma e Cnmi in un comunicato congiunto. «Il Pnrr e il grande slancio che può portare all’Italia, la stabilità e la coesione dell’Europa in un momento di crisi, la reputazione del nostro Paese a livello internazionale. Tutto ciò dipende dall’unità che le forze politiche, all’unisono, sapranno oggi interpretare. Anche a costo di personali sacrifici». Il presidente Draghi, è stato specificato nella nota ufficiale, gode della piena fiducia dei due organismi rappresentativi dell’eccellenza italiana, che ritengono necessario proseguire nell’immediato futuro l’efficace azione di governo di cui l’industria è stata testimone negli ultimi mesi.

82 di 1598 - 18/7/2022 17:21
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

«Questa crisi crea un enorme problema alle imprese, alle famiglie e, in generale, a tutti i cittadini italiani», ha dichiarato Matteo Lunelli, presidente di Altagamma. «È un momento di grandissima incertezza che necessita di un governo stabile e dell’autorevolezza internazionale che Mario Draghi può garantire. Serve oggi da parte di tutti un forte senso di responsabilità. Siamo un Paese con il 150% di debito sul pil, l’inflazione in forte crescita pesa sul bilancio delle famiglie, stiamo assistendo a un aumento sproporzionato del costo delle materie prime per le nostre imprese e la guerra sta destabilizzando gli equilibri internazionali. In questo contesto sono fondamentali la stabilità e la continuità, per contenere l'incremento dello spread sui nostri titoli di stato che inficia negativamente sul nostro debito pubblico e per concludere entro i tempi previsti il percorso del Pnrr. Ci auguriamo che il governo Draghi possa continuare a guidare il Paese con la stessa coerenza e fermezza che ha dimostrato fino ad ora».

83 di 1598 - 18/7/2022 17:21
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020
Una posizione condivisa dal presidente di Cnmi, Carlo Capasa, che ha a sua volta affermato: «La moda rappresenta la seconda industria del nostro Paese ed è un fondamentale comparto strategico dell’economia italiana, con circa 60 mila aziende e quasi 600 mila addetti per una produzione che nel 2019 ha sfiorato i 100 miliardi di euro. Dopo la crisi pandemica globale il settore è all'inizio della ripresa e, in un momento tanto cruciale, è determinante garantire la stabilità del governo. La figura del presidente del consiglio Mario Draghi è stata fondamentale in questi mesi complessi, valorizzando e offrendo autorevolezza a livello internazionale al nostro Paese e rappresentandone gli interessi, attraverso azioni concrete, in Europa e nel mondo. Per questa ragione va scongiurata una crisi irreversibile di governo ed è necessaria, in questo momento, la massima responsabilità da parte di tutte le forze politiche affinché l’operato del governo Draghi possa proseguire», ha concluso Capasa.
84 di 1598 - 19/7/2022 05:23
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Le aziende cominciano a tagliare, si sgonfia il Dow Jones (-0,7%)

Apple rallenterà le assunzioni nel 2023 mentre Goldman Sachs parla di riduzione del personale nonostante gli utili siano andati meglio delle attese |
VIDEO Il commento da Wall Street
85 di 1598 - 19/7/2022 05:24
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Dopo una partenza a passo di carica, gli indici di Wall Street hanno cominciato a scendere, accelerando verso il basso a seguito di un report di Bloomberg, secondo cui Apple (-2,1%) ha in programma di rallentare le assunzioni e le spese per investimenti nel 2023. Anche Goldman Sachs (+2,4%) ha avvertito che effettuerà tagli al personale nonostante abbia registrato utili migliori delle attese, ancorché in calo del 48% to 2,79 miliardi di dollari, pari a 7,73 dollari per azione. Così il Dow Jones ha chiuso in calo dello 0,7%, il Nasdaq e lo S&P500 dello 0,8%.

86 di 1598 - 19/7/2022 05:25
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

I tagli delle big tech

Prima di Apple, già Meta (ex Facebook), Google e Microsoft hanno anticipato al personale una riduzione dei piani di assunzione e talvolta anche annunciato alcuni esuberi in determinate divisioni. La loro preoccupazione è che l'inflazione fuori controllo negli Stati Uniti (e in misura minore anche altrove) finisca per deprimere il potere d'acquisto dei consumatori, causando una recessione. Si tratterebbe di un problema immediato per Apple, che vedrebbe ridursi il mercato per i suoi prodotti, e indiretto per Meta e Google, i cui incassi dipendono dai budget pubblicitari delle imprese.
87 di 1598 - 19/7/2022 05:26
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

La versione di Microsoft

Se oggi devono affrontare un eccesso di personale, il problema più di lungo termine per le big tech sarà trovare dipendenti in numero e con competenze sufficienti a sostenere i loro piani di crescita. Questa è almeno l'opinione di Brad Smith, presidente di Microsoft, che ha sottolineato lo squilibrio crescente fra domanda e offerta di lavoro. Il divario è dovuto al declino demografico degli Stati Uniti che sta riducendo di anno in anno il numero di persone che entrano nel mercato del lavoro. Ciò comporta da un lato la necessità per le aziende di pagare stipendi più alti per accapparrarsi risorse scarse. Dall'altro, però, fa lievitare l'età media dei dipendenti, rendendo più che mai necessari investimenti sulla formazione.

88 di 1598 - 19/7/2022 05:26
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Su entrambe pesano le difficoltà dell'investment banking, ma la banca del ceo Solomon riporta numeri migliori delle rivali

Utile in calo per Goldman Sachs e Bank of America

89 di 1598 - Modificato il 19/7/2022 05:28
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020
Gas, come sono cambiate le importazioni dell'Unione europeaGas, come sono cambiate le importazioni dell'Unione europea

Gas, come sono cambiate le importazioni dell'Unione europea

L'import di gas russo via gasdotti è sceso di 28 miliardi di metri cubi nel primo semestre 2022. Mentre quello proveniente da Norvegia, Mar Caspio, Regno Unito e Nord Africa è salito di 14 miliardi di metri cubi. Dagli Stati Uniti arriva il 46% del Gnl totale importato nella Ue | Draghi: Algeria primo fornitore dell'Italia

90 di 1598 - 19/7/2022 05:29
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

I timori legati a nuove interruzioni dei flussi di gas dalla Russia restano elevati, ma nel frattempo come sono cambiate le fonti di approvvigionamento dell'Unione europea? Fonti comunitarie a Bruxelles hanno quantificato questo pomeriggio 18 luglio la grande operazione di sostituzione del gas proveniente dalla Russia per l'approvvigionamento dei Paesi Ue in conseguenza della guerra in Ucraina.

Nei primi sei mesi del 2022, le forniture di gas naturale liquefatto (Gnl) importato da Paesi diversi dalla Russia sono aumentate di 21 miliardi di metri cubi, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il gas importato via gasdotti non provenienti dalla Russia, ma da Norvegia, Mar Caspio, Regno Unito e Nord Africa, è salito di 14 miliardi di metri cubi. Nello stesso periodo le importazioni di gas russo via gasdotti sono scese di 28 miliardi di metri cubi, attestandosi a 45 miliardi di metri cubi.

91 di 1598 - 19/7/2022 05:29
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

L'aumento delle importazioni di Gnl dagli Stati Uniti

L'incremento delle forniture di Gnl ha riguardato soprattutto le importazioni dagli Usa, che sono salite da 22 miliardi di metri cubi per tutto il 2021 a 30 miliardi di metri cubi nei primi sei mesi del 2002. Dagli Stati Uniti proviene il 46% del Gnl totale importato nell'Unione europea.

Le importazioni di gas tramite il cosidetto Corridoio meridionale, che porta il gas dall'Azerbaigian in Grecia e Albania e tramite il Tap in Italia, dovrebbero invece salire da 8,1 miliardi di metri cubi nel 2021 a 12 miliardi di metri cubi entro la fine di quest'anno.

92 di 1598 - 19/7/2022 05:30
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

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Atteso l'annuncio di un maxi-contratto da 4 miliardi $ con Eni, Total e Occidental

Gas, Algeri è il primo partner

Staffetta Draghi-Descalzi: l'ad firmerà accordi di sviluppo dei giacimenti in aggiunta all'intesa per gli extra-volumi destinati all'Italia. Buone notizie anche da Baku. Ma Gazprom fa temere nuovi stop

93 di 1598 - Modificato il 19/7/2022 05:34
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020
Gas, l'Azerbaigian raddoppierà le forniture all'Europa entro il 2027Gas, l'Azerbaigian raddoppierà le forniture all'Europa entro il 2027

ESG - SOSTENIBILITÀ

Gas, l'Azerbaigian raddoppierà le forniture all'Europa entro il 2027 di Angela Zoppaz

- Siglata la bozza d'accordo con la Commissione Ue, che cerca alternative alla Russia. Il Tap (Snam) sarà cruciale per l'aumento dei flussi a 20 miliardi di m3. Il tracciato del Corridoio meridionale | Il Tap è pronto a portare più gas in Italia | Draghi, l'Algeria è il primo fornitore dell'Italia | Europa in cerca di gas
94 di 1598 - 19/7/2022 05:35
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020
La corsa a sostituire il gas russo segna un altro passo avanti. Mentre l'Italia guarda all'Algeria, l'Europa bussa all'Azerbaigian: la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente azero Ilham Aliyev, hanno firmato a Baku un bozza d'intesa per una partnership strategica nel campo dell'energia. "L'Ue si sta rivolgendo a fornitori di energia più affidabili. Oggi sono in Azerbaigian per firmare un nuovo accordo. Il nostro obiettivo è raddoppiare la fornitura di gas dall'Azerbaigian all'Unione europea in pochi anni. Sarà un partner fondamentale per la nostra sicurezza di approvvigionamento e per il nostro cammino verso la neutralità climatica", ha scritto su Twitter von der Leyen.
95 di 1598 - 19/7/2022 05:36
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

La nuova bozza d'intesa firmata dai due presidenti prevede l'impegno a raddoppiare la capacità del Corridoio meridionale del gas, in modo da trasportare almeno 20 miliardi di metri cubi ogni anno alla Ue entro il 2027. Questo assicurerà un contributo agli obiettivi di diversificazione indicati dal piano RePowerEu, ma soprattutto faciliterà il distacco dell'Europa dal gas russo. L'Azerbaijan ha già aumentato le consegne di gas alla Ue, passando dagli 8,1 miliardi di metri cubi del 2021 ai 12 miliardi di metri cubi attesi nel 2022.

96 di 1598 - 19/7/2022 05:36
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Il ruolo chiave del Tap

A trasportare in Italia il gas azero è il gasdotto Tap (partecipato da Snam col 20%), che lo preleva nei giacimenti di Shah Deniz e lo porta a destinazione in Puglia. L'obiettivo è raddoppiare la capacità di trasporto, arrivando a 20 miliardi di metri cubi annui, obiettivo sul quale il Tap sta già lavorando con dei market test, raccolgiendo la disponibilità degli operatori ad acquistare le maggiori quantità di gas. Ma in vista degli accordi con l'Europa, il gasdotto avrà anche il ruolo di possibie anello di congiunzione con altre infrastrutture di trasporto verso altri Paesi europei.

97 di 1598 - 19/7/2022 05:37
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Il Corridoio meridionale

Nato come alternativa ai percorsi del gas russo attraverso l'Ucraina, il Corridoio Meridionale del Gas rappresenta una delle più complesse catene del valore mai realizzate, per un investimento complessivo di circa 40 miliardi di dollari e un percorso di 3.500 chilometri, l’attraversamento di sei Paesi, il concorso di una decina di colossi dell’energia e di molteplici progetti energetici. Il Corridoio si basa sulla seconda fase di sviluppo del giacimento di Shah Deniz (scavo dei pozzi e aumento della produzione di gas offshore nel Mar Caspio), l'espansione dell’impianto di lavorazione del Terminale di Sangachal sulla costa caspica, in Azerbaijan, fino all espansione della rete italiana di trasmissione del gas con i possibili ulteriori connessioni a reti del gas in Europa occidentale, centrale e sudorientale. I 3 gasdotti coinvolti sono South Caucasus Pipeline (Azerbaijan, Georgia), Tanap-Trans Anatolian Pipeline (Turchia) e, appunto, il Tap ( Grecia, Albania, Italia).

98 di 1598 - 19/7/2022 05:37
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Piazza Affari spera nel Draghi 2

Dal mercato arrivano segnali positivi: la borsa recupera l'1,1% e lo spread cala a 216 punti. Mercoledì comunicazioni del presidente del Consiglio, dibattito e voto sulla fiducia prima al Senato e poi alla Camera. Se cade il governo, a rischio anche risorse per 8,5 miliardi legate alla Legge di Bilancio

99 di 1598 - 19/7/2022 05:39
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020

Dal mercato arrivano segnali positivi: la borsa recupera l'1,1% e lo spread cala a 216 punti. Mercoledì comunicazioni del presidente del Consiglio, dibattito e voto sulla fiducia prima al Senato e poi alla Camera. Se cade il governo, a rischio anche risorse per 8,5 miliardi legate alla Legge di Bilancio -

Il mercato ritrova slancio, confidando che queste non siano le ultime ore del governo Draghi, e che si possa trovare l'accordo per una nuova maggioranza che convinca il presidente del Consiglio a non lasciare Palazzo Chigi. La scelta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di respingere le dimissioni dell'ex presidente della Bce ha ridato fiducia agli investitori, che alla fine dice manderanno a fan culo Berlusconi che ha già distrutto l' Italia una volta.

100 di 1598 - Modificato il 19/7/2022 06:49
Gianni Barba N° messaggi: 33238 - Iscritto da: 26/4/2020
The Wall Street Journal EuropeL'implosione nucleare della Germania

L'implosione nucleare della Germania

Nel mezzo di una crisi energetica, la sinistra ecologista rinuncia a una fonte affidabile e pulita a favore del carbone e di una speranza -
L'ossessione europea per il clima ha portato a una crisi energetica, ma chi pensava che i tedeschi avrebbero scelto di peggiorarla?
È quello che è successo giovedì scorso, quando il Bundestag ha votato per la chiusura entro la fine dell'anno delle poche centrali nucleari del Paese ancora operanti.
I parlamentari, principalmente socialdemocratici e verdi della coalizione di governo, hanno bocciato il tentativo di prolungare la vita di tre reattori nucleari. Sono gli ultimi tre rimasti in piedi dopo la decisione dell'ex cancelliere Angela Merkel, nel 2011, di eliminare gradualmente l'energia nucleare.
Spegnerli è diventato un articolo di fede per la sinistra ecologista tedesca, anche se il partito cristiano-democratico (Cdu) di centro-destra della Merkel dopol il suo ritiro ha ripensato a questa scelta politica.
La Cdu ha appoggiato la risoluzione a favore del nucleare, sconfitta per 249 a 393.Si tratta della stessa Germania in preda a una crisi energetica, che minaccia di paralizzare quest'inverno la più grande economia europea.
La sfida principale è sostituire le importazioni dalla Russia, che forniva più della metà del gas naturale consumato dalla Germania prima dell'invasione dell'Ucraina da parte di Vladimir Putin.
Berlino sta scoprendo tardivamente che la dipendenza dalle proprie inaffidabili energie rinnovabili e dalla Russia per i combustibili fossili è una vulnerabilità strategica. Come a sottolineare il punto, il Nord Stream 1, il gasdotto russo diretto in Germania, è stato chiuso per "manutenzione" lunedì 11, o almeno così dice il proprietario Gazprom.
L'energia nucleare, che rappresenta ancora il 6% dell'elettricità tedesca, sarebbe di sicuro aiuto.
Il Paese ha bisogno di combustibili alternativi per dirottare le ridotte forniture di gas all'industria.
E nel prossimo futuro la Germania dipenderà dal gas naturale per gli usi industriali.
Il Ministro dell'economia e del clima, Robert Habeck, e i suoi colleghi verdi sperano che un'accelerazione della crescita delle energie rinnovabili sia sufficiente, ma esse funzionano solo quando soffia il vento o splende il sole.
Il Paese è inoltre molto indietro nella costruzione di linee di trasmissione per trasportare l'energia dai siti con il clima giusto alle fabbriche e alle case che hanno bisogno di energia.
Poiché il gas è meno disponibile, le fonti rinnovabili sono meno affidabili e il nucleare rimane indesiderabile, rimane il carbone.
Gli stessi legislatori ambientalisti, che la scorsa settimana si sono opposti al nucleare, hanno dato la loro benedizione a un aumento della produzione di energia a carbone.
La speranza è che le energie rinnovabili (e la tecnologia delle batterie per renderle adatte a un'economia industriale) si sviluppino abbastanza rapidamente da rendere presto la questione irrilevante.
Ma è solo una speranza.
È più probabile che il carbone sarà necessario ancora per anni, e Berlino abbandona gli investimenti e il know-how sul nucleare che sarebbero serviti alla Germania per gli anni a venire.
La grande lezione della crisi energetica di quest'anno è che la vulnerabilità dell'Europa è stata una scelta, non una questione inevitabile.
Invece di imparare da questo errore, i politici tedeschi hanno scelto di ripeterlo.

MF+MIFI + The Wall Street Journal
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