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Il dollaro scende a causa dello shutdown negli Stati Uniti, euro in rialzo

Fiona Craig
02 Ottobre 2025 10:56AM

Il dollaro statunitense ha continuato a indebolirsi giovedì, estendendo le perdite per la quarta sessione consecutiva, mentre i trader valutano l’impatto dell’attuale chiusura del governo degli Stati Uniti e la probabilità di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.

Alle 04:15 ET (08:15 GMT), il Dollar Index, che confronta il dollaro con un paniere di sei valute principali, è sceso dello 0,1% a 97,272, toccando minimi settimanali dopo quattro sessioni in calo.

Lo shutdown pesa sul dollaro

La chiusura è avvenuta dopo che un disegno di legge dell’ultima ora sostenuto dai Repubblicani non è passato al Senato. Con il persistere del blocco politico, gli investitori prevedono che la chiusura potrebbe durare più a lungo del previsto.

Polymarket, un mercato predittivo, indica la massima probabilità per uno shutdown di una o due settimane, mentre c’è attualmente una probabilità del 34% di un’impasse più lunga, con oltre 1,2 milioni di dollari scommessi.

Il rapporto non farm payrolls atteso per venerdì probabilmente non sarà pubblicato come previsto, spostando l’attenzione sul rapporto ADP sui salari privati di mercoledì, che ha mostrato un calo sorprendente di 32.000 posti di lavoro a settembre, dopo una revisione al ribasso di 3.000 in agosto.

Questa debolezza del mercato del lavoro aumenta la possibilità di ulteriori tagli dei tassi da parte della Federal Reserve nelle restanti riunioni del 2025, aggiungendosi alle riduzioni dello scorso mese. I futures sui Fed funds ora indicano una probabilità del 99% di un taglio di 25 punti base entro la fine del mese, rispetto al 96,2% del giorno precedente, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.

Il dollaro ha ricevuto un breve supporto in mattinata dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annunciato che ascolterà le argomentazioni a gennaio riguardo al tentativo del presidente Trump di rimuovere il governatore della Federal Reserve Lisa Cook, permettendole di restare nel ruolo per ora.

Euro in rialzo grazie al supporto geopolitico

EUR/USD è salito dello 0,2% a 1,1751, sostenuto da un rapporto del Wall Street Journal secondo cui gli Stati Uniti forniranno intelligence all’Ucraina per attacchi missilistici a lungo raggio contro le infrastrutture energetiche russe, riducendo potenzialmente i flussi di entrate di Mosca.

Il tasso di disoccupazione dell’Eurozona ad agosto dovrebbe restare stabile al 6,2%, mentre l’inflazione è salita al 2,2% dal 2% del mese precedente, suggerendo che la Banca Centrale Europea manterrà un approccio prudente al prossimo incontro.

GBP/USD è aumentato dello 0,1% a 1,3497, con la sterlina favorita dalla debolezza del dollaro.

Altre valute principali

USD/JPY è rimasto sostanzialmente stabile a 147,01 dopo quattro sessioni di cali consecutivi. Gli analisti di ING avevano notato in precedenza che “lo yen potrebbe emergere come outperformer come copertura allo shutdown negli Stati Uniti”.

AUD/USD ha guadagnato lo 0,2% a 0,6625 dopo che i dati sulla spesa delle famiglie australiane ad agosto hanno mostrato una crescita solo modesta, con un calo degli acquisti di beni.

USD/CNY è scambiato intorno a 7,1196 in attesa dell’incontro tra il presidente cinese Xi Jinping e il presidente statunitense Trump tra quattro settimane. I mercati cinesi restano chiusi per la Golden Week.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.