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L’oro sale leggermente ma resta sotto pressione per la cautela della Fed e il miglioramento del commercio globale

03 Novembre 2025 10:44AM

I prezzi dell’oro sono aumentati leggermente nelle contrattazioni asiatiche di lunedì, anche se il metallo prezioso è rimasto sotto pressione dopo due settimane consecutive di cali. La persistente incertezza sui futuri tagli dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e l’allentamento delle tensioni commerciali globali continuano a frenare la domanda di beni rifugio.

L’oro spot è salito dello 0,4% a 4.017,13 dollari l’oncia alle 01:19 ET (06:19 GMT), mentre i future sull’oro statunitense hanno guadagnato lo 0,8% a 4.027,55 dollari. Nonostante il calo del 2% della scorsa settimana — il secondo consecutivo — l’oro ha comunque registrato quasi un +4% nel mese di ottobre.

Tono prudente della Fed e distensione commerciale pesano sull’oro

La decisione della Federal Reserve di ridurre i tassi di 25 punti base la scorsa settimana non è riuscita a sostenere l’oro, poiché il presidente della Fed, Jerome Powell, ha affermato che ulteriori tagli “non sono una conclusione scontata”. Le sue parole, riprese anche da altri funzionari della banca centrale, hanno attenuato le aspettative di ulteriori riduzioni a dicembre, spingendo al rialzo il dollaro USA e mettendo pressione sul metallo.

L’indice del dollaro statunitense è rimasto vicino ai massimi di tre mesi lunedì, rendendo l’oro più costoso per gli investitori stranieri.

A pesare ulteriormente sulla domanda di beni rifugio è stato anche il miglioramento del clima commerciale: durante l’incontro di Busan, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping si sono impegnati a ridurre le barriere commerciali. Le discussioni avrebbero incluso accordi preliminari su riduzioni tariffarie e sull’aumento delle importazioni cinesi di beni americani.

Sebbene i colloqui non abbiano portato a un accordo commerciale completo, il disgelo tra le due maggiori economie mondiali ha calmato i mercati, riducendo l’interesse per l’oro come copertura dal rischio.

Metalli preziosi in rialzo; rame debole per i dati deludendi della manifattura cinese

Altri metalli preziosi hanno sovraperformato l’oro. I future sull’argento sono aumentati dell’1,1% a 48,705 dollari l’oncia, mentre quelli sul platino sono saliti dell’1,8% a 1.603,60 dollari. I metalli industriali, invece, sono stati misti: il rame di riferimento alla Borsa di Londra è rimasto stabile a 10.903,20 dollari la tonnellata, mentre i future sul rame USA sono scesi dello 0,1% a 5,11 dollari la libbra.

Un’indagine privata pubblicata lunedì ha mostrato che il settore manifatturiero cinese è cresciuto meno del previsto in ottobre, poiché la domanda fiacca e i prezzi più bassi hanno continuato a pesare sull’attività industriale e sulla fiducia economica.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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