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Recordati conferma le previsioni grazie alla crescita dell’utile netto rettificato e al rafforzamento del business nelle Malattie Rare

12 Novembre 2025 10:53AM

Recordati (BIT:REC) ha pubblicato i risultati dei primi nove mesi del 2025 dopo la chiusura dei mercati mercoledì, confermando le proprie previsioni per i prossimi tre anni. Il gruppo farmaceutico italiano ha registrato un incremento del 10,7% dell’utile netto rettificato, salito a 493,1 milioni di euro, mentre l’utile netto riportato è diminuito del 3,6%, attestandosi a 326,3 milioni di euro, a causa di un accantonamento straordinario di 14,1 milioni di euro.

I ricavi consolidati sono aumentati del 12,2% a 1,95 miliardi di euro (+8,1% su base omogenea), con un EBITDA in crescita dell’11,8% a 743,9 milioni di euro, pari al 38% dei ricavi totali. Il flusso di cassa libero si è attestato a 396,8 milioni di euro, in calo di 37,5 milioni, principalmente per l’aumento delle scorte negli Stati Uniti. L’indebitamento netto è pari a 2,03 miliardi di euro, equivalente a 2,1 volte l’EBITDA pro forma.

I risultati sono stati accolti positivamente dal mercato: le azioni Recordati sono salite fino al 4% alla Borsa di Milano, raggiungendo 54,45 euro, il livello più alto dell’ultimo mese.

“Siamo molto soddisfatti degli ottimi progressi realizzati nei primi nove mesi dell’anno in tutte le aree di business, in particolare nel settore delle Malattie Rare, e del forte slancio di Isturisa® grazie all’estensione della sua indicazione”, ha dichiarato Rob Koremans, CEO di Recordati, nella nota del gruppo.

Recordati ha aggiunto che “la solida performance di tutto il business ci consentirà di raggiungere i risultati 2025 in linea con la guidance originale (nella metà inferiore dell’intervallo), nonostante un contesto macroeconomico sfidante (impatto del cambio di circa -3%, che dovrebbe proseguire nel 2026)”.

Guardando al futuro, l’azienda prevede che il segmento Malattie Rare rappresenterà quasi il 50% dei ricavi totali entro il 2026, con una crescita a doppia cifra elevata a tassi di cambio costanti. La crescita sarà trainata dalla continua espansione di Isturisa® — grazie all’estensione delle indicazioni e alle attività mirate nella popolazione di pazienti non manifesti — e dal buon andamento di altre piattaforme di sviluppo.

Il business Specialty Primary Care dovrebbe invece registrare una crescita a bassa singola cifra nel 2026 (con un ritorno a una crescita a media singola cifra nel 2027), anche a seguito della perdita della licenza di Cardicor, che vale circa 35 milioni di euro l’anno. La società ha precisato che i margini del 2026 “rifletteranno ulteriori investimenti in Isturisa e l’impatto negativo dei tassi di cambio”.

Gli obiettivi per il 2027 restano invariati, con un focus su una forte crescita organica accompagnata da attività mirate di sviluppo e M&A. Le stime aggiornate per le vendite di picco di Isturisa® sono state raddoppiate a oltre 1,2 miliardi di euro, rispetto alla precedente previsione di 550–650 milioni.

“Dopo un’attenta analisi del mercato della sindrome di Cushing, siamo ora fiduciosi di poter raddoppiare le nostre stime di vendite di picco per Isturisa® a oltre 1,2 miliardi di euro, continuando a investire attivamente e a perseguire la popolazione di pazienti non manifesti, liberando un enorme potenziale aggiuntivo. Siamo entusiasti delle opportunità che ci attendono e fiduciosi nella nostra capacità di continuare a eseguire la nostra strategia e creare un valore sempre maggiore per tutti gli stakeholder”, ha concluso Koremans.

Il Consiglio di Amministrazione di Recordati ha inoltre approvato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2025 di 0,63 euro per azione (al lordo delle ritenute fiscali), che sarà pagato a partire dal 26 novembre 2025. Gli azionisti registrati al 24 novembre avranno diritto al dividendo, con data di stacco cedola n. 36 il 25 novembre e record date il 25 novembre 2025. Le azioni proprie detenute dalla società alla stessa data sono escluse dalla distribuzione.

A seguito dei risultati, Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy e il target price di 67 euro, commentando: “Ricavi in linea e redditività migliore del previsto”. Jefferies ha ribadito la raccomandazione buy con target price di 61,50 euro, sottolineando che i ricavi del terzo trimestre hanno superato le stime dell’1%, l’EBITDA rettificato del 4% e l’utile netto rettificato del 5%, aggiungendo che le prospettive per il 2025 sono state confermate.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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