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La domanda di petrolio e gas continuerà a crescere fino al 2050, mettendo a rischio gli obiettivi climatici

12 Novembre 2025 11:33AM

La domanda globale di petrolio e gas continuerà probabilmente ad aumentare fino al 2050, secondo la Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), segnando una netta inversione rispetto alle precedenti previsioni che ipotizzavano una rapida transizione mondiale verso le energie rinnovabili. L’ultimo rapporto dell’Agenzia avverte che il mondo difficilmente raggiungerà gli obiettivi climatici prefissati con le politiche attuali.

L’AIE, principale consulente in materia di politica energetica per i paesi industrializzati, ha dovuto adattarsi a pressioni politiche differenti provenienti dagli Stati Uniti. Sotto la presidenza di Donald Trump, l’Agenzia è stata spinta a concentrarsi maggiormente sull’espansione dei combustibili fossili, mentre l’amministrazione Biden ha incoraggiato un’agenda più orientata all’energia pulita. In quel periodo, l’AIE aveva dichiarato che “la domanda globale di petrolio avrebbe raggiunto il picco in questo decennio” e che “non erano necessari ulteriori investimenti in petrolio e gas se il mondo voleva raggiungere il proprio obiettivo climatico.”

L’ex Segretario all’Energia di Trump, Chris Wright, aveva definito tali proiezioni “senza senso.” L’AIE, finanziata dai paesi membri — con gli Stati Uniti come principale contributore — produce analisi e dati che influenzano le politiche energetiche e climatiche di governi e imprese in tutto il mondo.

Gli scenari attuali prevedono una crescita costante della domanda di petrolio

Nel suo World Energy Outlook 2025, l’AIE ha dichiarato che, nello scenario delle “politiche attuali”, la domanda globale di petrolio raggiungerà i 113 milioni di barili al giorno entro il 2050, circa il 13% in più rispetto ai livelli del 2024. L’Agenzia prevede inoltre che la domanda energetica globale crescerà di 90 exajoule entro il 2035, con un aumento del 15% rispetto ai livelli attuali.

Questo scenario considera solo le politiche già in vigore, escludendo impegni o promesse climatiche. L’AIE aveva abbandonato questo approccio nel 2019, preferendo modelli più allineati all’obiettivo delle emissioni nette zero entro metà secolo. Tuttavia, quest’anno l’Agenzia è tornata a utilizzare lo scenario precedente, spiegando che troppo pochi paesi avevano presentato piani climatici aggiornati per il periodo 2031–2035.

Nello scenario delle politiche dichiarate, che include iniziative annunciate ma non ancora attuate, l’AIE stima che la domanda di petrolio raggiungerà il picco intorno al 2030 prima di stabilizzarsi. L’Agenzia ha sottolineato che i suoi scenari non rappresentano previsioni, ma servono a illustrare “una gamma di possibili risultati basati su diverse ipotesi.”

Investimenti record nel GNL mentre cresce la domanda globale

Il rapporto evidenzia un aumento deciso degli investimenti nel gas naturale liquefatto (GNL) nel 2025, con numerosi nuovi progetti di esportazione approvati. L’AIE prevede che circa 300 miliardi di metri cubi di nuova capacità annuale di GNL entreranno in funzione entro il 2030 — un aumento del 50% dell’offerta mondiale.

Se le politiche attuali persisteranno, la domanda globale di GNL potrebbe salire da 560 miliardi di m³ nel 2024 a 880 miliardi nel 2035 e raggiungere 1.020 miliardi nel 2050, spinta dalla crescente domanda di elettricità proveniente da data center e infrastrutture di intelligenza artificiale.

L’Agenzia stima inoltre che gli investimenti globali nei data center raggiungeranno i 580 miliardi di dollari nel 2025, superando i 540 miliardi spesi ogni anno per la produzione di petrolio — un chiaro segnale di come le tecnologie digitali stiano rimodellando il consumo energetico globale.

Il riscaldamento globale supererà 1,5°C

Lo scenario net zero delineato dall’AIE mostra un percorso teorico per ridurre le emissioni a zero netto entro il 2050, ma l’Agenzia avverte che il mondo non è sulla strada giusta per raggiungere questo traguardo.

Più di 190 paesi hanno firmato l’Accordo di Parigi del 2015, impegnandosi a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C (2,7°F). Tuttavia, l’AIE avverte che tutti gli scenari analizzati mostrano che il pianeta supererà tale soglia, diminuendo solo nello scenario net zero se verranno impiegate su larga scala tecnologie di rimozione del carbonio.

I risultati tracciano un quadro preoccupante: nonostante i progressi nelle energie rinnovabili, i combustibili fossili continueranno a dominare il mix energetico mondiale per i prossimi decenni, compromettendo gli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici globali.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
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