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Aggiornamento Settimanale dei Mercati Globali

Matthew Collom
19 Luglio 2025 10:05AM

L’inflazione accelera negli Stati Uniti mentre gli utili societari spingono i mercati ai massimi storici


Stati Uniti

Utili solidi sostengono i mercati azionari
Gli indici S&P 500 e Nasdaq Composite hanno raggiunto nuovi massimi storici durante la settimana, sostenuti da solidi risultati trimestrali delle aziende e da dati economici favorevoli. Anche il Russell 2000 (piccole capitalizzazioni) ha registrato un rialzo, mentre il Dow Jones Industrial Average e l’S&P Midcap 400 hanno chiuso leggermente in calo.

La stagione degli utili è iniziata con forza: martedì le principali banche, tra cui JPMorgan Chase e Citigroup, hanno riportato risultati superiori alle attese per il secondo trimestre. Successivamente, anche aziende come PepsiCo, United Airlines e Netflix hanno superato le previsioni degli analisti.

NVIDIA ha registrato un forte rialzo dopo aver annunciato di aver ottenuto l’autorizzazione dal governo Trump per vendere i propri chip di intelligenza artificiale H2O alla Cina. La società, che ha recentemente superato i 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, è stata tra le protagoniste della settimana.

Inflazione in rialzo e vendite al dettaglio in ripresa
A giugno, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,3% su base mensile, il dato più alto degli ultimi cinque mesi, in linea con le attese del mercato. Su base annua, l’inflazione è salita al 2,7% dal 2,4% di maggio. L’inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è salita al 2,9%.

Le vendite al dettaglio sono cresciute dello 0,6% a giugno, dopo un calo dello 0,9% in maggio. A metà settimana, i mercati sono stati temporaneamente sotto pressione dopo indiscrezioni secondo cui il presidente Trump avrebbe preso in considerazione la rimozione del presidente della Fed, Jerome Powell. Tuttavia, i mercati si sono ripresi rapidamente dopo che Trump ha smentito tali intenzioni.

Obbligazioni societarie meglio dei titoli del Tesoro
I rendimenti dei Treasury a medio e lungo termine sono rimasti stabili, mentre quelli a breve termine sono leggermente diminuiti, in un clima di incertezza sulla guida della Fed. Il mercato delle obbligazioni societarie investment-grade ha sovraperformato rispetto ai titoli governativi, con nuove emissioni ben accolte e in linea con le attese.


Europa

Mercati contrastati; inflazione nel Regno Unito oltre le attese
L’indice paneuropeo STOXX Europe 600 ha chiuso la settimana poco variato, con gli investitori in attesa di sviluppi nei negoziati commerciali tra USA ed Europa. I principali indici hanno mostrato un andamento misto: il FTSE MIB italiano è salito dello 0,58%, mentre CAC 40 (Francia) e DAX (Germania) sono rimasti stabili. Il FTSE 100 britannico è salito dello 0,57%, sostenuto dall’indebolimento della sterlina.

Debolezza nel mercato del lavoro e inflazione elevata nel Regno Unito
L’inflazione nel Regno Unito è salita inaspettatamente al 3,6% a giugno (dal 3,4% di maggio), trainata soprattutto dall’aumento dei prezzi dei carburanti. L’inflazione dei servizi è rimasta alta al 4,7%, un segnale preoccupante per la Banca d’Inghilterra.

Il mercato del lavoro ha mostrato segnali di rallentamento: il tasso di disoccupazione è salito al 4,7%, il livello più alto degli ultimi quattro anni, mentre il numero di dipendenti è sceso di 41.000 a giugno. La crescita salariale è rallentata al 5,0%, pur rimanendo sopra le stime.

Ripresa della produzione industriale nell’Eurozona
A maggio, la produzione industriale dell’area euro è cresciuta dell’1,7%, superando le aspettative e recuperando dopo il calo del 2,2% di aprile. A guidare l’aumento sono stati l’energia, i beni strumentali e i beni di consumo non durevoli. Su base annua, la crescita è accelerata al 3,7%.

Il surplus commerciale del blocco si è ampliato a 16,2 miliardi di euro, da 12,7 miliardi dell’anno precedente, grazie a un aumento delle esportazioni e a una riduzione delle importazioni.

Ottimismo in Germania ai massimi da tre anni
L’indice ZEW sulla fiducia economica in Germania è salito per il terzo mese consecutivo, raggiungendo 52,7 punti, il livello più alto dal febbraio 2022. L’ottimismo è sostenuto dalle attese di nuovi stimoli e da un possibile accordo commerciale tra UE e Stati Uniti.


Asia-Pacifico

Giappone: guadagni modesti in attesa delle elezioni
I mercati giapponesi hanno registrato progressi contenuti. Il Nikkei 225 è salito dello 0,63% e il TOPIX dello 0,40%, mentre gli investitori attendono l’esito delle elezioni per la Camera Alta del 20 luglio. Si teme che la coalizione di governo di Shigeru Ishiba possa perdere la maggioranza, aumentando l’incertezza politica.

Il rendimento del bond a 10 anni è salito all’1,53%, mentre lo yen si è indebolito attestandosi a metà del range di 148 contro il dollaro.

Inflazione in calo ed esportazioni deboli
L’inflazione core è cresciuta del 3,3% su base annua a giugno, meno del previsto e in calo rispetto al 3,7% di maggio, grazie a minori costi energetici. Le esportazioni sono diminuite dello 0,5% rispetto all’anno precedente, deludendo le attese. Gli USA hanno annunciato un nuovo dazio del 25% sulle importazioni dal Giappone a partire dal 1° agosto, anche se i colloqui proseguono.

Cina: PIL solido, ma permangono rischi
I mercati cinesi hanno chiuso in rialzo. L’indice CSI 300 ha guadagnato l’1,09% e lo Shanghai Composite lo 0,69%, mentre l’Hang Seng di Hong Kong è avanzato del 2,84%.

Il PIL del secondo trimestre è cresciuto del 5,2% su base annua, leggermente sopra le attese, riducendo la pressione per nuovi stimoli nel breve periodo. Tuttavia, permangono rischi legati alla deflazione, alla debolezza dei consumi e a possibili nuove tensioni commerciali con gli USA.

Il mercato immobiliare cinese continua a essere un freno per la domanda interna: i prezzi delle nuove abitazioni sono scesi dello 0,27% a giugno e quelli delle case esistenti dello 0,61%. Le vendite residenziali sono crollate del 12,6% rispetto all’anno precedente, il calo più marcato del 2025.


Altri Mercati Chiave

Indonesia: taglio dei tassi e accordo commerciale con gli USA
La banca centrale ha tagliato il tasso di riferimento dal 5,50% al 5,25%, citando previsioni inflazionistiche in calo e la necessità di sostenere la crescita. Gli Stati Uniti e l’Indonesia hanno concluso un accordo commerciale che prevede un dazio del 19% (inferiore al 32% inizialmente proposto) sulle esportazioni indonesiane. Inoltre, l’Indonesia ha concordato l’acquisto di aerei Boeing e prodotti energetici e agricoli americani per oltre 20 miliardi di dollari.

Perù: tassi invariati, inflazione stabile
La banca centrale peruviana ha mantenuto il tasso di riferimento al 4,50%, come previsto. L’inflazione si è attestata all’1,7% a giugno, mentre le aspettative a 12 mesi sono rimaste stabili al 2,3%, all’interno dell’obiettivo. Tuttavia, i responsabili politici hanno segnalato che l’aumento delle aspettative inflazionistiche globali potrebbe rallentare il ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo nel medio termine.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.