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La Borsa di Milano apre in rialzo, ma gli stacchi cedola pesano sul FTSE MIB mentre corrono i titoli del cemento

24 Novembre 2025 10:34AM

La Borsa di Milano ha iniziato la settimana con un tono positivo dopo il recente calo, anche se il FTSE MIB è finito sotto pressione a causa dello stacco cedola di dodici blue chip, che ha inciso sull’indice per l’1,14%. Verso le 9:30, il FTSE MIB segnava un ribasso dello 0,27%, mentre i future di dicembre—considerati una rappresentazione più fedele del sentiment reale di mercato—salivano dello 0,71%.

Si prevedono volumi ridotti per tutta la settimana: la Borsa di Tokyo è chiusa oggi per festività e negli Stati Uniti il calendario sarà influenzato dal Giorno del Ringraziamento di giovedì, seguito da un Black Friday con orari ridotti.

Sul fronte macro, gli investitori stanno aumentando le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve il mese prossimo, complice l’indebolimento del mercato del lavoro statunitense.

Le notizie geopolitiche hanno condizionato alcuni settori. Le rinnovate discussioni per porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina hanno penalizzato i titoli della difesa europei: Leonardo (BIT:LDO) ha perso l’1,2%, Fincantieri (BIT:FCT) è rimasta stabile, mentre la tedesca Rheinmetall (TG:RHM) è scesa del 5%.

Al contrario, le aspettative legate alla futura ricostruzione in Ucraina hanno alimentato forti rialzi nei titoli del cemento e delle costruzioni. Buzzi (BIT:BZU) è salita del 2,9%, WeBuild (BIT:WBD) del 3,3%, Cementir Holding (BIT:CEM) del 2,4% e Trevi (BIT:TFIN) del 4,1%.

In recupero anche i bancari dopo le recenti flessioni, con Unicredit (BIT:UCG) in rialzo del 2% e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) dell’1,6%.

Movimenti significativi anche nel settore auto dopo nuove coperture da parte degli analisti. Stellantis (BIT:STLAM) ha guadagnato il 3% grazie all’avvio di copertura di Goldman Sachs con rating neutral e target price a 9 euro, mentre Ferrari (BIT:RACE) è avanzata dell’1,3% dopo l’inizio di copertura con rating buy e target a 391 euro.

In coda invece le utility, con Terna (BIT:TRN) e Snam (BIT:SRG) entrambe in calo di oltre l’1%.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Alcune parti di questo contenuto potrebbero essere state generate o supportate da strumenti di intelligenza artificiale (IA) e sono state revisionate per accuratezza e qualità dal nostro team editoriale.