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UniCredit chiede la sospensione sull’Ops su Banco Bpm. L’operazione non decolla

Fiona Craig
19 Maggio 2025 1:04PM

Pausa nell’Offerta Pubblica di Scambio su Banco Bpm (BIT:BAMI) per negoziare meglio i vincoli decisi dal Governo nell’ambito del meccanismo del golden power. La richiesta sarebbe stata avanzata a Consob da UniCredit, anche se per ora si tratta di un’indiscrezione diffusa da La Repubblica, La Stampa e Corriere della Sera.

La scorsa settimana, i vertici di UniCredit sono stati visti al Ministero dell’Economia, visita che avrebbe dovuto chiarire e attenuare i vincoli sulle attività in Russia, in particolare per quanto riguarda il portafoglio titoli e il rapporto depositi-prestiti dell’hub con Banco Bpm.

La base normativa per la sospensione dell’offerta è l’articolo 102, comma 6.b, del Testo Unico della Finanza, che dà a Consob il diritto di “sospendere un’offerta in corso per non più di 30 giorni, qualora emergano fatti nuovi o precedentemente ignoti che non permettano ai destinatari di formulare un giudizio fondato”.

La mossa, secondo Mediobanca (BIT:MB), “sebbene offra maggiore flessibilità a UniCredit, potrebbe generare incertezza su Banco Bpm e sul rischio legato all’operazione”.

A questo punto, “Consob dovrà valutare se accettare o meno la richiesta di UniCredit, che utilizzerebbe la possibile sospensione per approfondire i colloqui con il Governo in relazione a eventuali margini di flessibilità sulle disposizioni previste dal golden power”, spiegano gli analisti di EQUITA, che mantengono una raccomandazione buy sulle azioni UniCredit, con target price a 60 euro rispetto ai 57,26 euro di questa mattina (+1,20%).

WebSim Intermonte ritiene “improbabile che il Governo sia disposto a modificare i requisiti del golden power imposti sull’operazione, ma una sospensione di trenta giorni potrebbe aiutare UniCredit a chiarire la situazione”.

Nel frattempo, le azioni Banco Bpm sono scambiate a 9,862 euro (+2,50%) dopo il pagamento del dividendo (0,6 euro) questa mattina, con “un premio di circa il 3% rispetto al prezzo implicito dell’offerta”, calcola EQUITA.

L’offerta di scambio lanciata da UniCredit a novembre e partita il 28 aprile, però, sembra non voler decollare e, al termine della terza settimana, le adesioni sono ancora minime. Per acquisire l’intero capitale della banca, UniCredit offre 0,175 azioni per ogni azione Banco Bpm.

Lo scorso venerdì 16 maggio sono state presentate 14.075 richieste di adesione, portando il totale a 251.749, pari allo 0,016615% del capitale, secondo le comunicazioni di Borsa Italiana.

In attesa di capire se l’operazione andrà avanti, la chiusura ufficiale è per ora fissata al 23 giugno prossimo.

Venerdì scorso, gli analisti di Barclays (LSE:BARC) hanno confermato la loro raccomandazione overweight sulle azioni UniCredit (BIT:UCG), con target price a 62,5 euro, dopo un incontro con la banca.

L’istituto “ha confermato le solide tendenze economiche e l’impegno alla distribuzione”, mentre “il management ha dichiarato che valuterà altre opportunità nel caso l’offerta su Banco Bpm venga ritirata e non è sotto pressione per procedere immediatamente con alternative di M&A”, riferisce il broker.

Deutsche Bank (TG:DBK) ha alzato il target price da 50,6 a 61,5 euro, confermando la raccomandazione hold. La società, sottolineano gli analisti, vanta una comprovata esperienza di revisioni al rialzo delle stime sugli utili e sulla distribuzione agli azionisti, “con almeno 8 upgrade dalla fine del 2022”.

Secondo gli esperti, “UniCredit dimostra progressivamente, anche in assenza di operazioni trasformative su reti e/o fabbriche prodotto, la capacità di compensare un margine d’interesse più basso con una robusta crescita delle commissioni, una condizione che sembrava quasi irraggiungibile solo pochi anni fa”.