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L’Antitrust Usa mette Nvidia nel mirino e il titolo in Borsa crolla
Storia di Redazione
NVDARilascio rapido
L’Antitrust Usa mette Nvidia nel mirino e il titolo in Borsa crolla
Nvidia è finita nel mirino dell’Antitrust Usa. Il Dipartimento americano di Giustizia ha infatti inviato un mandato di comparizione alla società all’interno di un’indagine più approfondita su possibili limitazioni sulla concorrenza. A renderlo noto è stato Bloomberg, che ha citato alcune fonti venute a conoscenza del dossier. Alla Nvidia è stata chiesta, secondo i media americani, una serie di documenti. Il Dipartimento di Giustizia sta cercando di capire se l’azienda ostacoli i clienti che vorrebbero cambiare fornitore. Ma tra le possibili accuse ci sarebbe anche quella di impedire ad altri di diversificare le loro forniture.
Nvidia crolla in Borsa
Il primo effetto della notizia per Nvidia è stato un crollo in Borsa. Nella giornata del 3 settembre, il colosso dei chip ha perso quasi il 10 per cento, con un pesante contraccolpo anche sul Nasdaq (-3,5 per cento). Secondo i media americani il ceo Jensen Huang ha perso una cifra vicina a 10 miliardi di dollari in 24 ore. Poi, il 4 settembre, è arrivato a perdere anche il 3 per cento, riuscendo a limare i danni.
Video correlato: Nvidia, ricavi record da 30 mld dollari ma soffre in Borsa (Dailymotion)
82 di 98-06/9/2024 12:130
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Export PMI attraverso Amazon: oltre 1.2 miliardi di euro nel 2023 (+25% rispetto al 2022)
Economia06 settembre 2024 - 12.07
(Teleborsa) - Il valore delle vendite all’estero registrate dalle oltre 21.000 piccole e medie imprese (PMI) italiane che vendono attraverso Amazon ha raggiunto gli oltre 1.2 miliardi di euro nel 2023, circa il 25% in più rispetto agli oltre 950 milioni di euro registrati nel 2022. Ad aumentare anche il numero di prodotti venduti sul negozio online: nel 2023 le PMI italiane hanno venduto complessivamente più di 150 milioni di prodotti, circa 300 al minuto, oltre il 10% in più rispetto all’anno precedente.
Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e Austria sono i Paesiesteri in cui le PMI italiane vendono con maggiore successo attraverso Amazon. Lombardia, Campania, Toscana, Lazio e Veneto le regioniitaliane più virtuose per valore di vendite all’estero e con il più alto numero di PMI locali presenti sul negozio online. Sono queste le principali evidenze del Report 2024 sull’Impatto economico delle Piccole e Medie Imprese italiane che vendono su Amazon.
Per sostenere il proprio business online, le PMI italiane che vendono su Amazon hanno creato finora oltre 60.000 posti di lavoro su tutto il territorio nazionale. Il Report evidenzia inoltre che la percentuale di PMI che esporta attraverso il negozio online è passata da circa il 50% nel 2022, a oltre il 65% nel 2023. Del totale delle PMI italiane presenti su Amazon, oltre il 45% ha venduto i propri prodotti oltre i confini europei. Un ulteriore dato a conferma del ruolo del canale digitale nell’internazionalizzazione del business del tessuto imprenditoriale italiano. Casa; Bellezza; Cura della persona; Elettronica e Cucina sono le categorie di prodotto più vendute all’estero dalle PMI italiane attraverso Amazon. “Il report sull’impatto che Amazon ha sulle PMI italiane è una fotografia del nostro continuo supporto al tessuto imprenditoriale del Paese e un’ulteriore conferma di come il digitale rappresenti un alleato strategico per sostenere la crescita del business”, commenta MariangelaMarseglia, VP e Country Manager di Amazon in Italia e Spagna. “Nel 2023 oltre 21.000 realtà imprenditoriali hanno scelto di utilizzare il nostro negozio online per ottenere maggiore visibilità e aumentare le proprie vendite, in Italia e all’estero. In un solo anno, oltre il 65% di loro ha registrato più di 1.2 miliardi di euro di vendite all’estero, un risultato di cui siamo molto orgogliosi, in linea con l’ambizioso obiettivo annunciato in occasione del lancio dell’ultima edizione dei Made in Italy Days: aiutare le aziende italiane che vendono sul nostro negozio digitale a raggiungere 4 miliardi di euro di vendite all’estero entro il 2025”.
“Perle d’Arte nasce nel 2002 dalla mia passione per il decoro su vetro. Un hobby che ho deciso di trasformare in un’attività a tempo pieno, aprendo un piccolo laboratorio a Monastier di Treviso”, racconta ChiaraTumiotto, titolare dell’azienda veneta. “Vendiamo sia per conto terzi, a distributori, grossisti e negozi del territorio, sia online, raggiungendo il cliente finale grazie al nostro e-commerce e ad alcuni store online a cui ci appoggiamo, tra cui Amazon, dove, su proposta di Agenzia ICE, siamo presenti dal 2019. Qui il 90% della nostra clientela è internazionale, con Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna come Paesi di riferimento. Da quando siamo presenti sul negozio online abbiamo raddoppiato il numero delle vendite”.
“Cuore Lavico è una piccola realtà siciliana specializzata nella produzione di articoli in pietra lavica Etnea come tavoli, piatti e piastre per pizza e barbecue”, racconta FrancescoCunsolo, Socio e Amministratore di CuoreLavico. “L’approdo su Amazon nel 2013 è stato un punto di svolta, che ci ha aperto a un pubblico internazionale: oggi il 90% del nostro fatturato proviene dalle vendite online. Su Amazon, attraverso la vetrina Made in Italy, raggiungiamo con successo Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Olanda e Svezia, che da soli rappresentano il 60% del nostro fatturato. L’altro 40% è dato dall’Italia. Tutti i nostri prodotti sono 100% Made in Italy, frutto del lavoro di artigiani che ogni giorno si impegnano per mantenere viva la tradizione dell’antica lavorazione della pietra lavica che oggi, anche grazie al digitale, è divenuta internazionale.” Le oltre 21.000 PMI italiane che vendono attraverso Amazon sono distribuite su tutto il territorionazionale, contribuendo a generare valore all’interno delle singole economie locali in modo omogeneo. Analizzando in particolare le vendite all’estero dalle PMI nelle singole regioni, la Lombardia si conferma la prima in classifica per valore dell’export, con circa 300 milioni di euro registrati nel 2023. Seguono la Campania, con un export di oltre 150 milioni di euro e la Toscana, con più di 135 milioni di euro. A chiudere la top 5 infine il Lazio, con un valore di export superiore a 90 milioni di euro e il Veneto: più di 80 milioni di euro di vendite registrate all’estero. Tra le altre regioni con un elevato livello di export figurano anche Piemonte (€80+ milioni); Emilia-Romagna (€65+ milioni); Puglia (€45+ milioni); Sicilia (circa €45 milioni) e Marche (€35+ milioni).
Lombardia e Campania sono inoltre le regioni italiane con il più alto numero di PMI presenti sul negozio online, pari a oltre 3.000, di cui più del 65% nella prima regione e più del 60% nella seconda vende i propri prodotti all’estero. Segue il Lazio, che ne conta più di 2.000 (di cui oltre il 65% vende anche all’estero), la Puglia, con oltre 1.700 (più del 65% vende anche all’estero), il Veneto e l’Emilia-Romagna, entrambe con oltre 1.500 PMI (di cui oltre il 60% e più del 65% rispettivamente vende anche all’estero). È significativa la presenza di PMI anche in Sicilia, con oltre 1.300 (di cui più del 65% vende anche all’estero), in Piemonte e Toscana, con più di 1.200 (di cui oltre il 65% e circa il 70% rispettivamente vende anche all’estero), e nelle Marche, con un numero superiore a 600 PMI (di cui più del 65% vende anche all’estero).
“Amazon è un alleato delle piccole e medie imprese che vendono sul nostro negozio online ed il loro successo rappresenta il nostro successo.” Riferisce GiulioLampugnani, Direttore Servizi Logistica e Avvio alla vendita Marketplace, Amazon EU. “Solo nel 2022, a livello europeo, abbiamo investito oltre 8 miliardi di euro in logistica, servizi, strumenti e formazione. Tra questi, in Italia, ‘Accelera con Amazon’, con cui supportiamo PMI e startup a compiere i primi passi nel digitale, e la vetrina Made in Italy, una finestra sul mondo che ospita ad oggi oltre 2 milioni di prodotti a livello internazionale”. Digitalizzazione, crescita delle competenze, internazionalizzazione delle aziende italiane, promozione del Made in Italy e sostenibilità sono le leve fondamentali per moltiplicare l’impatto positivo di Amazon in Italia. L’azienda ha grande fiducia nel Sistema Italia e, continuerà a collaborare con le istituzioni per favorire la competitività, l’accesso all'innovazione e la crescita economica del Paese.
83 di 98-06/9/2024 15:220
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Nvidia in caduta ma il Ceo Huang incassa oltre 630 milioni di dollari: ecco perché
Il Ceo di Nvidia, Jen Hsun Huang, va all’incasso. Nonostante il periodo turbolento per l’azienda, leader nel settore dei semiconduttori e simbolo del boom dell’intelligenza artificiale (IA), Huang ha realizzato un guadagno di 633 milioni di dollari in soli due mesi, vendendo oltre 5 milioni di azioni.
Tra giugno e i primi di settembre, il fondatore e Ceo ha ceduto 5,3 milioni di azioni, in tranche da 120.000 l’una, per un totale di 633,1 milioni di dollari. Nulla di segreto: queste vendite rientrano in un piano di trading predefinito, noto come Regola 10b5-1, che permette agli insider di vendere azioni seguendo un calendario stabilito, minimizzando il rischio di accuse di utilizzo improprio di informazioni riservate.
Nonostante Huang resti il maggiore azionista individuale dell’azienda, con circa il 3,5% delle azioni in circolazione, la vendita di una parte importante del suo pacchetto ha allarmato gli investitori. Molti vedono questa mossa come un segnale di cautela riguardo al futuro dell’azienda, anche se il Ceo detiene ancora una notevole partecipazione, pari a circa 93 miliardi di dollari.
Jensen Huang: il 18º uomo più ricco del mondo
Jensen Huang, fondatore e Ceo di Nvidia, può vantare una fortuna personale stimata a circa 94,2 miliardi di dollari, un aumento impressionante di 50 miliardi solo dall’inizio dell’anno, secondo il Bloomberg Billionaire’s Index. Questo lo colloca al 18º posto tra le persone più ricche del mondo.
Nonostante l’immensa ricchezza accumulata, Huang ha continuato a vendere azioni della sua stessa azienda. Le transazioni sono state effettuate regolarmente negli ultimi mesi e riportate nei documenti ufficiali depositati presso la Securities and exchange commission (Sec).
Ad esempio, il 3 settembre scorso, Huang ha venduto 120.000 azioni di Nvidia a un prezzo medio di 110,76 dollari ciascuna, incassando complessivamente 13,29 milioni di dollari. Prima di allora, l’8 agosto, aveva venduto altre 120.000 azioni a un prezzo medio di 104,83 dollari, per un totale di 12,57 milioni di dollari. A luglio, aveva concluso numerose operazioni simili, come quella del 26 luglio, in cui ha venduto sempre 120.000 azioni a un prezzo medio di 113,54 dollari, incassando 13,62 milioni.
Le vendite continuano ad essere effettuate in lotti di 120.000 azioni, con prezzi che variano a seconda del giorno. A metà luglio, ad esempio, Huang ha venduto a un prezzo medio di 119,17 dollari, realizzando un incasso di 14,3 milioni di dollari.
Tutto ciò avviene nel mezzo delle recenti difficoltà che il titolo Nvidia sta affrontando.
La crisi del titolo Nvidia
Il titolo Nvidia, dopo aver registrato una crescita spettacolare del 116% dall’inizio dell’anno, ha subito un brusco calo nelle ultime settimane. Dal picco raggiunto, il titolo ha perso circa l’11% in tre mesi. La caduta è stata accentuata il 3 settembre 2024, quando Nvidia ha registrato una perdita di valore del 9,5% in un solo giorno, cancellando quasi 10 miliardi di dollari dal patrimonio netto di Huang.
Questo calo è in parte attribuito alle crescenti preoccupazioni degli investitori sulla sostenibilità del boom dell’intelligenza artificiale, nonostante i risultati finanziari recenti siano stati al di sopra delle aspettative. Durante il secondo trimestre, Nvidia ha registrato un fatturato di 30,04 miliardi di dollari, ben oltre le previsioni di 15 miliardi, con utili di 16,59 miliardi. Persistono, però, i dubbi sulla capacità dell’IA di generare profitti a lungo termine.
L’indagine Antitrust
Un altro fattore che ha contribuito alla recente crisi di Nvidia riguarda le possibili ripercussioni a seguito delle indagini Antitrust. Secondo Bloomberg, Nvidia è stata sottoposta a un’indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, con l’obiettivo di verificare eventuali comportamenti anticoncorrenziali. Sebbene Nvidia abbia dichiarato di non aver ricevuto alcuna citazione ufficiale, la notizia ha ulteriormente destabilizzato gli investitori, già preoccupati per il crollo del valore delle azioni.
L’indagine potrebbe influire sulla capacità dell’azienda di mantenere la sua posizione dominante nel mercato dei chip per l’IA, una tecnologia sempre più cruciale per settori come il cloud computing, i data center e l’automazione industriale.
Un futuro incerto per l’IA?
Uno dei principali motivi di incertezza riguarda le aspettative gonfiate legate all’intelligenza artificiale. Nvidia è diventata un punto di riferimento nel settore grazie ai suoi chip grafici, fondamentali per l’addestramento dei modelli di IA. Tuttavia, la rapida crescita delle aspettative potrebbe non essere sostenibile. Molti investitori temono che il mercato dell’IA possa aver raggiunto un picco troppo presto e che i profitti attesi tardino a concretizzarsi.
Il successo di Nvidia è indissolubilmente legato al progresso dell’IA, ma con un panorama tecnologico in rapida evoluzione, la competizione è feroce. Aziende rivali stanno investendo pesantemente in soluzioni alternative e non è chiaro se Nvidia riuscirà a mantenere il proprio vantaggio competitivo.
84 di 98-10/9/2024 09:300
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Apple presenta iphone 16, Cook: "Con l'IA inizia una nuova era"
Apple Intelligence arriva il mese prossimo a partire dagli Usa
Economia,Scienza e tecnologia10 settembre 2024 - 08.35
(Teleborsa) - "L'Apple Intelligence avrà un profondo impatto sull'iPhone 16, alza l'asticella, è l'inizio di una nuova era". Con queste parole Tim Cook, Ceo di Apple, aprendo l'evento a Cupertino ha presentato ufficialmente la nuova gamma di iPhone 16. Sono quattro modelli e la particolarità è il chip A18 creato appositamente, più veloce, per supportare le funzioni di IA. Le funzioni di Apple Intelligence arriveranno come versione sperimentale in Usa, Australia, Canada, Nuova Zelanda, Africa e Regno Unito dal prossimo mese. Resta da capire quando arriveranno in Europa e anche in Italia, a seguito del Digital Markets Act (Dma) che prevede norme più stringenti per i big della tecnologia.
Nel dettaglio la nuova gamma di iPhone 16 è costituita da quattro modelli (base, Plus, Pro e Pro Max) con un comparto fotografico potenziato, due nuovi comandi (Action button per operazioni veloci e Camera button per funzioni di video e foto), design migliorato e nuovi colori. Ma la vera novità sono le funzioni di intelligenza artificiale, la Apple Intelligence, che vede protagonista l'assistente virtuale Siri che potenziato dall'IA è in grado di comprendere le richieste degli utenti, anche quando non sono formulate correttamente. Mentre il nuovo pulsante per il controllo di foto e video attiva una funzione di comprensione visiva (Visual intelligence) simile a quelle messe in campo da Google con Lens.
Secondo recenti indiscrezioni del Wall Street Journal, il colosso fondato da Steve Jobs è in trattative per investire in OpenAI nell'ambito del nuovo round di raccolta fondi della start up guidata da Sam Altman. Sullo sfondo il cambio di dirigenza in Apple: il chief financial officer Luca Maestri è in uscita a fine anno.
I nuovi iPhone sono disponibili per il preordine da questo venerdì con consegna il 20 settembre, a partire dai 979 euro per i modelli base, quelli top di gamma dai 1.239 euro. Nel corso dell'evento 'It's Glowtime", Cupertino ha anche presentato i nuovi Apple Watch Series 10 "carbon neutral" e nuovi auricolari Air Pods con una particolare attenzione alla cancellazione del rumore e alla salvaguardia dell'udito.
85 di 98-10/9/2024 15:180
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The Cryptonomist Italia
Jim Cramer aspetta il bottom delle azioni Nvidia
Storia di Marco Cavicchioli
3 ora/e
Ieri, Jim Cramer, sul suo profilo X ufficiale, ha scritto che sta aspettando il bottom delle azioni Nvidia.
Sebbene in realtà il suo tweet sembri un meme, in molti lo stanno interpretando come una previsione pessimista.
Il tweet ritrae quello che probabilmente è il suo cane mentre osserva qualcosa dalla finestra di casa. Ovviamente l’immagine non ha nulla a che fare con il mercato azionario, ed è per questo che il commento di Cramer all’immagine, totalmente non pertinente, va preso come una vera e propria dichiarazione a riguardo.
Il boom delle azioni Nvidia e le ipotesi di Jim Cramer
Nel corso del 2024 il prezzo delle azioni Nvidia è salito da 49$ a 140$, con un notevole +190% in meno di sei mesi.
Il picco infatti lo ha fatto registrare il 20 di giugno, e costituisce l’attuale massimo storico.
Inoltre anche nel 2023 era salito, tanto che la risalita in totale è durata per più di un anno e mezzo, essendo iniziata a fine 2022 dopo la fine dell’ultimo grande bear-market. Da allora ha guadagnato più dell’800%.
Ma allora perchè si parla di bottom?
Il punto è che molti sospettano che quel +800% sia in realtà frutto di una bolla speculativa, gonfiatasi nel corso dei mesi sui titoli azionari legati all’intelligenza artificiale, come per l’appunto Nvidia.
Lo scoppio della bolla delle azioni Nvidia: Jim Cramer in attesa del bottom
Non deve pertanto stupire che vi siano diversi analisti che temono che quella bolla possa scoppiare.
In effetti il prezzo delle azioni Nvidia è già sceso del 24% rispetto al picco di giugno, anche se un -24% in due mesi e mezzo non farebbe propriamente pensare allo scoppio di una bolla speculativa.
Video correlato: Nvidia, ricavi record da 30 mld dollari ma soffre in Borsa (Il Messaggero)Il Messaggero
Nvidia, ricavi record da 30 mld dollari ma soffre in Borsa
Gli analisti si dividono in due gruppi.
Da un lato c’è chi attende che la bolla scoppi del tutto, e che quindi il calo iniziato a luglio continui. Tra questi c’è per l’appunto anche Jim Cramer, che attende che il calo continui fino a raggiungere prima o poi un bottom.
Dall’altro lato invece c’è chi crede che si tratti solo di una correzione temporanea destinata ad esaurirsi a breve.
Vi sono poi però anche coloro che preferiscono non esprimersi al riguardo, accettando di fatto l’incertezza che sembra regnare in questo campo attualmente.
Non è nemmeno chiaro quale dovrebbe essere il bottom a cui fa riferimento Cramer, anche perchè il livello di prezzo attuale di circa 106$ è ancora ad esempio ampiamente superiore sia ai 49$ di inizio anno, sia al bottom dell’ultimo bear-market, toccato a novembre 2022 attorno a quota 11$.
Jim Cramer e le previsioni nel mondo degli investimenti
A tutto ciò però va aggiunto un particolare di non poco conto.
Cramer infatti è noto più per le sue previsioni errate, che per quelle rivelatesi corrette.
Anzi, esistono addirittura dei fondi indicizzati la cui strategia è quella di fare l’esatto opposto di ciò che afferma Cramer.
Jim Cramer in passato è stato un trader ed analista, ma da parecchi anni è famoso soprattutto come personaggio televisivo.
Ha iniziato a lavorare in TV nel 2002, e nel 2005 è diventato il conduttore del suo noto programma Mad Money. Quindi è da quasi 20 anni che è famoso primariamente come conduttore televisivo di un programma che parla di investimenti.
Dal 2009 ha iniziato a diffondersi l’idea che utilizzare le opzioni per scommettere contro le previsioni di Cramer potesse essere redditizio.
La sua previsione sbagliata più famosa probabilmente è quella del febbraio dell’anno scorso, quando consigliò di acquistare azioni della Silicon Valley Bank, un mese prima del suo clamoroso crollo.
Il futuro di Nvidia
C’è però anche dell’altro.
Infatti a fine agosto era attesa la pubblicazione della trimestrale di Nvidia.
Quella pubblicazione rivelò performance economiche da record, addirittura superiori rispetto alle attese di alcuni analisti.
Tuttavia il giorno successivo il titolo perse il 6%, probabilmente perchè i mercati si aspettavano risultati simili, ma si attendevano anche prospettive future di molto migliori. Invece la società si mostrò più prudente sul futuro, e questo fece iniziare ad ipotizzare che la bolla potesse scoppiare.
Prima della pubblicazione della trimestrale, però, c’era chi attendeva un vero e proprio crollo dovuto a performance economiche inferiori al previsto. Questo non accadde, ed il calo fu dovuto solo alla disillusione nei confronti di performance future ampiamente sovrastimate.
Quindi da un lato l’azienda Nvidia sembra avere comunque davanti a sè un futuro roseo, ma forse leggermente meno entusiasmante di quanto sperassero i mercati finanziari.
A questo punto non appena i mercati avranno terminato di prezzare le nuove aspettative, il trend di calo iniziato a luglio potrebbe anche interrompersi.
In altre parole non è affatto detto che il bottom di questa fase debba per forza essere molto più in basso di quei 100$ toccati venerdì scorso.
86 di 98-Modificato il 11/9/2024 10:140
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Nancy Pelosi perde colpi? operazioni su Nvidia, Tesla, Broadcom e Visa andate male
Storia di Investing.com
Nancy Pelosi perde colpi? operazioni su Nvidia, Tesla, Broadcom e Visa andate male
Il nome di Nancy Pelosi è tornato prepotentemente alla ribalta nel panorama finanziario USA negli ultimi anni. L’ex Speaker della Camera è stata al centro di intense discussioni per un presunto guadagno di oltre 10 milioni di dollari legato agli acquisti in azioni di Nvidia prima del grande boom. Non solo, in una recente serie di operazioni (24 giugno 2024), la deputata dell'11° distretto congressuale della California ha effettuato investimenti sostanziali nuovamente sul colosso, ma anche in Broadcom Inc., vendendo al contempo azioni di Tesla (NASDAQ:TSLA) e Visa. Questa notizia ha scatenato un vortice di domande, speculazioni e dibattiti sull’etica degli investimenti dei politici e sulla trasparenza delle loro operazioni finanziarie.
Ma al tempo stesso forniscono uno sguardo dettagliato sulla strategia di investimento di Pelosi e alla sua fiducia nell'industria tecnologica. Addentriamoci nei meandri di questa intricata storia, analizzando le dinamiche del mercato ed i risultati che hanno portato.
87 di 98-11/9/2024 10:150
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Attualmente, qual è l'impatto di queste operazioni sul suo portafoglio nel breve periodo?
BUY
- Broadcom Inc (-14% da giugno confermando i ribassi del Fair Value di Invesiting Pro)
Broadcom
Per Broadcom Inc il Fair Value di InvestingPro, che riassume 14 modelli di investimento, si attesta a 127,38 dollari, ovvero il -9,5% in meno rispetto al prezzo attuale. gli abbonati di InvestingPro hanno potuto seguire lo sviluppo delle previsioni degli analisti intervistati, per quanto riguarda il target price restano rialzisti sul titolo, a 193,26 dollari. Se analisti e Fair Value si trovano al momento in disaccordo sulle possibilità di un rialzo, le notizie sul profilo di rischio danno un buon segnale, infatti, ha un livello di salute finanziaria buono, con il punteggio di 3 su 5.
88 di 98-11/9/2024 10:160
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89 di 98-11/9/2024 10:170
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- Nvidia (-14.5% da giugno confermando il target Fair Value di Invesiting Pro)
Nvidia
Per Nvidia Corp il Fair Value di InvestingPro, che riassume 14 modelli di investimento, si attesta a 105,20 dollari confermando la tendenza ribassista. gli abbonati di InvestingPro hanno potuto seguire lo sviluppo delle previsioni degli analisti intervistati, per quanto riguarda il target price restano rialzisti sul titolo, a 148,51 dollari. Se analisti e Fair Value si trovano al momento in disaccordo sulle possibilità di un rialzo, le notizie sul profilo di rischio danno un buon segnale, infatti, ha un livello di salute finanziaria ottima, con il punteggio di 4 su 5.
Video correlato: Nancy Pelosi: Joe Biden ha salvato la nostra democrazia (RaiNews multimedia)
90 di 98-12/9/2024 23:080
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Microsoft, Carolina Dybeck Happe nominata Chief Operations Officer
Finanza12 settembre 2024 - 18.56
(Teleborsa) - Microsoft ha nominato Carolina Dybeck Happe (ex responsabile finanziario di GE) come EVP e Chief Operations Officer. In questo ruolo appena creato, si unirà al team di leadership senior (SLT), rispondendo al CEO Satya Nadella.
"Ho imparato ad ammirare Carolina attraverso il suo lavoro come leader aziendale globale, incluso il suo ruolo più recente nella guida della svolta storica di GE - ha detto il CEO Satya Nadella - È riconosciuta per la sua capacità di guidare il cambiamento trasformativo su larga scala, offrendo al contempo esperienze dei clienti migliorate e tempi di valore più rapidi".
91 di 98-16/9/2024 21:270
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Apple scivola a Wall Street, pesano timori domanda iPhone 16
Finanza16 settembre 2024 - 17.06
(Teleborsa) - Pressione su Apple che tratta con una perdita del 2,91%.
A pesare sulle azoni della società sono i timori degli analisti sulla domanda dell'iPhone 16. Nel primo fine settimana di ordini, le vendite sono stimate in 37 milioni di unità, in calo del 12,7% rispetto al lancio dell'iPhone15 lo scorso anno, secondo l'analista Ming-Chi Kuo.
Lo scenario tecnico visto ad una settimana del titolo rispetto all'indice Dow Jones, evidenzia un rallentamento del trend della casa di Cupertino rispetto all'indice americano, e ciò rende il titolo potenziale obiettivo di vendita da parte degli investitori.
Il quadro tecnico di breve periodo di Apple mostra un'accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 217,5 USD. Rischio di discesa fino a 214,2 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un'estensione della trendline rialzista verso quota 220,8.
92 di 98-17/9/2024 10:110
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Amazon dice addio allo smart working
Ritorno in ufficio per cinque giorni alla settimana
Economia17 settembre 2024 - 09.26
(Teleborsa) - Amazon ha annunciato che, a partire dal 2 gennaio, i dipendenti aziendali dovranno tornare in ufficio per cinque giorni a settimana. Questa decisione rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla precedente politica, che richiedeva almeno tre giorni di presenza fisica in base alle esigenze del team. Il CEO Andy Jassy ha comunicato che saranno previste eccezioni solo in circostanze attenuanti o per i dipendenti che hanno già un accordo di lavoro remoto permanente.
Jassy ha spiegato che questa misura è parte di un piano più ampio per migliorare l’efficienza operativa dell’azienda, riducendo la burocrazia e semplificando i processi decisionali. Ha fatto riferimento a problemi interni, come riunioni superflue e una gerarchia sempre più complessa che rallenta le decisioni. Per affrontare questi ostacoli, ha annunciato la creazione di una "casella postale della burocrazia" dove i dipendenti potranno segnalare processi inutili. Inoltre, ogni team dovrà aumentare del 15% il rapporto tra collaboratori individuali e manager entro il marzo 2025.
Jassy ha anche sottolineato l'importanza di mantenere una cultura aziendale forte e agile, dichiarando che Amazon vuole continuare a operare come "la più grande startup del mondo", con un focus sull'innovazione, la rapidità decisionale e la collaborazione. Queste modifiche dovrebbero contribuire a rendere Amazon più efficiente, soprattutto in un periodo in cui l’azienda ha ridotto drasticamente i costi e ha attraversato licenziamenti massicci. Il ritorno in ufficio interesserà principalmente i circa 350.000 dipendenti aziendali di Amazon, concentrati in città come Seattle, Arlington, San Francisco e Boston. Tuttavia, la decisione non riguarda la maggior parte degli 1,5 milioni di dipendenti globali dell'azienda, molti dei quali lavorano in magazzini o centri di distribuzione e per i quali il lavoro da remoto non è mai stato un'opzione.
93 di 98-17/9/2024 10:490
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Microsoft, nuovo buyback per 60 miliardi di dollari e aumento del dividendo
Finanza17 settembre 2024 - 08.17
(Teleborsa) - Microsoft ha annunciato che il suo consiglio di amministrazione ha deliberato un dividendo trimestrale di 0,83 dollari per azione, che riflette un aumento di 8 centesimi o del 10% rispetto al dividendo del trimestre precedente. Il dividendo è pagabile il 12 dicembre 2024 agli azionisti registrati il ??21 novembre 2024. La data di stacco del dividendo sarà il 21 novembre 2024.
Il board ha inoltre approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni che autorizza fino a 60 miliardi di dollari di riacquisti di azioni. Il nuovo programma di riacquisto di azioni, che non ha una data di scadenza, può essere terminato in qualsiasi momento.
94 di 98-17/9/2024 22:400
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- Scambia al rialzo il titolo Microsoft che allunga il passo mettendo a segno un guadagno dello 0,92%, dopo che la società tech ha presentato un nuovo programma di riacquisto azionario da 60 miliardi di dollari. Inoltre, il gigante del software ha annunciato che alzerà il suo dividendo trimestrale del 10%.
95 di 98-17/9/2024 22:400
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A livello comparativo su base settimanale, il trend del colosso informatico americano evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del Dow Jones. Ciò dimostra la maggiore propensione all'acquisto da parte degli investitori verso Microsoft rispetto all'indice.
96 di 98-17/9/2024 22:400
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Tecnicamente, la società informatica di Redmond è in una fase di rafforzamento con area di resistenza vista a 440,7 USD, mentre il supporto più immediato si intravede a 431,1. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del toro con resistenza vista a quota 450,3.
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MIO NONNO
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UE non agirà su acquisizione di asset di Inflection da parte di Microsoft
Economia18 settembre 2024 - 18.20
(Teleborsa) - La Commissione europea ha preso atto del ritiro delle richieste di rinvio iniziali da parte di sette Stati membri per riesaminare, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, l'acquisizione di determinati asset di Inflection AI da parte di Microsoft. La mossa delle sette autorità nazionali di vigilanza antitrust fa seguito a una storica sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europe che vieta all'autorità UE di esaminare i casi di fusione che si collocano al di sotto della soglia dei ricavi da fusione.
La scadenza per la decisione della Commissione su tali richieste era il 19 settembre 2024. A seguito della sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 3 settembre 2024 nel caso Illumina/GRAIL, che ha stabilito che gli Stati membri non possono rinviare un'operazione alla Commissione quando non sono competenti a riesaminare l'operazione ai sensi delle rispettive norme nazionali in materia di controllo delle concentrazioni, tutti e sette gli Stati membri che hanno presentato un rinvio iniziale hanno deciso di ritirare le proprie richieste. Pertanto, la Commissione non adotterà alcuna decisione in merito.
Microsoft, azienda tecnologica globale con sede negli Stati Uniti, offre ai clienti un'ampia gamma di prodotti e servizi, tra cui, tra gli altri, un chatbot AI chiamato Microsoft Copilot, una piattaforma di cloud computing chiamata Azure, un sistema operativo per PC noto con il nome di Microsoft Windows e servizi di produttività chiamati Microsoft 365. Inflection, con sede negli Stati Uniti, è un'azienda tecnologica che, fino alla transazione, ha sviluppato un modello di base di apprendimento automatico e AI generativa e un chatbot AI chiamato Pi. Il 19 marzo 2024, Microsoft ha annunciato l'assunzione dei due co-fondatori di Inflection, incaricati di promuovere Copilot e altri prodotti di intelligenza artificiale per i consumatori e la ricerca presso Microsoft. Oltre all'assunzione di questi due co-fondatori, Microsoft ha fatto offerte di lavoro alla maggior parte del personale di Inflection e ha concordato, tra le altre cose, una licenza non esclusiva per la proprietà intellettuale di Inflection e, secondo quanto riportato, una rinuncia a qualsiasi diritto legale da parte di Inflection per l'assunzione del personale di quest'ultima.
Dopo aver esaminato i dettagli della transazione e la sua attuazione, sulla base delle informazioni fornite alla Commissione da Microsoft e Inflection, la Commissione ritiene che la transazione coinvolga tutti gli asset necessari per trasferire la posizione di Inflection nei mercati dei modelli di base di intelligenza artificiale generativa e dei chatbot di intelligenza artificiale a Microsoft. Inoltre, alla luce dell'annuncio di Inflection del 19 marzo 2024 secondo cui la "nuova Inflection" avrebbe spostato la propria attenzione su un'attività diversa, vale a dire il suo business di studio di intelligenza artificiale, la Commissione ritiene che gli accordi stipulati tra Microsoft e Inflection costituiscano un cambiamento strutturale del mercato che equivale a una concentrazione.
L'operazione non ha raggiunto le soglie di notifica stabilite nel regolamento UE sulle concentrazioni e non è stata notificata in nessuno Stato membro. Sulla base delle informazioni richieste a Microsoft e Inflection, a luglio 2024 la Commissione ha ritenuto che la concentrazione soddisfacesse tutti i criteri per un rinvio ai sensi dell'articolo 22 dell'EUM. Questa disposizione consente agli Stati membri di chiedere alla Commissione di esaminare una concentrazione che non ha una dimensione UE ma che incide sugli scambi all'interno del mercato unico e minaccia di incidere in modo significativo sulla concorrenza nel territorio degli Stati membri che presentano la richiesta.
L’Antitrust Usa mette Nvidia nel mirino e il titolo in Borsa crolla
Storia di Redazione
NVDARilascio rapido
L’Antitrust Usa mette Nvidia nel mirino e il titolo in Borsa crolla
Nvidia è finita nel mirino dell’Antitrust Usa. Il Dipartimento americano di Giustizia ha infatti inviato un mandato di comparizione alla società all’interno di un’indagine più approfondita su possibili limitazioni sulla concorrenza. A renderlo noto è stato Bloomberg, che ha citato alcune fonti venute a conoscenza del dossier. Alla Nvidia è stata chiesta, secondo i media americani, una serie di documenti. Il Dipartimento di Giustizia sta cercando di capire se l’azienda ostacoli i clienti che vorrebbero cambiare fornitore. Ma tra le possibili accuse ci sarebbe anche quella di impedire ad altri di diversificare le loro forniture.
Nvidia crolla in Borsa
Il primo effetto della notizia per Nvidia è stato un crollo in Borsa. Nella giornata del 3 settembre, il colosso dei chip ha perso quasi il 10 per cento, con un pesante contraccolpo anche sul Nasdaq (-3,5 per cento). Secondo i media americani il ceo Jensen Huang ha perso una cifra vicina a 10 miliardi di dollari in 24 ore. Poi, il 4 settembre, è arrivato a perdere anche il 3 per cento, riuscendo a limare i danni.
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