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Il dollaro scende mentre gli operatori monitorano l’impatto delle tariffe; la sterlina beneficia delle indicazioni restrittive della BoE

Fiona Craig
08 Agosto 2025 11:32AM

Il dollaro statunitense è sceso venerdì, dirigendosi verso una perdita settimanale mentre gli investitori restano cauti riguardo alle conseguenze delle tariffe commerciali USA e alle recenti mosse del presidente Donald Trump per influenzare la politica della Federal Reserve.

Alle 04:20 ET (08:20 GMT), il Dollar Index, che monitora il dollaro rispetto a un paniere di sei valute, è sceso dello 0,3% a 97,957, in vista di un calo settimanale intorno all’1%.

Miran nominato al Board della Fed

Le tariffe di Trump sono entrate in vigore giovedì, imponendo dazi dal 10% al 50% sulle esportazioni di diverse economie regionali. Sebbene molte di queste tariffe fossero state annunciate in anticipo, il calo del dollaro riflette le crescenti preoccupazioni per i potenziali danni all’economia USA.

Gli indicatori economici hanno aumentato l’incertezza: il rapporto sull’occupazione della scorsa settimana è stato deludente, l’attività del settore dei servizi questa settimana è debole e sono aumentate le nuove richieste di sussidi di disoccupazione. I trader ora assegnano oltre il 90% di probabilità a un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre, un netto aumento rispetto a una probabilità pari a circa il 50% una settimana fa.

Le preoccupazioni per l’indipendenza della Fed pesano ulteriormente sul dollaro. Giovedì Trump ha annunciato la nomina di Stephen Miran, presidente del Consiglio dei Consulenti Economici, per ricoprire il posto vacante nel Board della Fed per il resto del mandato, dopo le dimissioni a sorpresa della governatrice Adriana Kugler la scorsa settimana.

«Miran ha fatto eco alle recenti posizioni accomodanti di Trump e alle critiche alla Fed, minimizzando anche l’impatto inflazionistico delle tariffe», hanno dichiarato gli analisti di ING. «È ampiamente previsto che si unisca a Christopher Waller e Michelle Bowman nel campo dovish per le poche riunioni a cui parteciperà, con un rischio non trascurabile che possa cercare di costruire un consenso per una mossa di 50 punti base.»

Questa nomina temporanea probabilmente rafforzerà l’influenza di Trump sulla Fed, mentre l’amministrazione cerca un successore per il presidente Jerome Powell, il cui mandato scade il 15 maggio 2026. Bloomberg News ha riportato che il governatore Christopher Waller sta emergendo come il principale candidato per guidare la banca centrale.

Euro in lieve calo mentre cresce la speranza di pace in Ucraina

L’euro è leggermente sceso a 1,1662 contro il dollaro, appena sotto un massimo di oltre una settimana, mentre gli investitori reagivano ai colloqui in corso per porre fine alla guerra in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà il presidente Trump nei prossimi giorni, dopo i colloqui tra l’inviato di Trump Steve Witkoff e Putin.

«Ora i mercati devono valutare quanto sia realistico un cessate il fuoco», ha osservato ING. «Ci aspettiamo che procederanno con cautela, considerando che finora ci sono pochi segnali che la Russia sia pronta ad accettare un cessate il fuoco totale in Ucraina.»

Sterlina rafforzata dalle posizioni restrittive della BoE

La coppia GBP/USD è salita dello 0,1% a 1,3447, sostenuta da una frazione più ampia del previsto di membri della Bank of England favorevoli a mantenere i tassi invariati. Nonostante un taglio di 25 punti base, quattro dei nove responsabili politici hanno votato per la pausa, segnalando un possibile stop alle riduzioni future.

«La forte dissidenza hawkish pone maggiore attenzione ai dati futuri sull’inflazione. Ora sembra necessaria una moderazione più convincente per rimettere pienamente in conto un altro taglio nel 2025», ha detto ING.

Lo yen trova sostegno grazie alle rassicurazioni sulle tariffe

USD/JPY è salito dello 0,1% a 147,23 dopo che i dati sulla spesa delle famiglie a giugno sono risultati più deboli del previsto, suggerendo un calo sostenuto della domanda dei consumatori.

Le perdite dello yen sono state contenute dopo le rassicurazioni di Tokyo che il tasso effettivo delle tariffe USA sulle merci giapponesi sarà limitato al 15%, ha dichiarato il principale negoziatore commerciale giapponese Ryosei Akazawa.

Ciò ha alleviato le preoccupazioni che la tariffa del 15% potesse sommarsi a quelle già esistenti, aumentando molto i costi.

Altre valute

AUD/USD ha guadagnato lo 0,3% a 0,6531 in vista della riunione della Reserve Bank of Australia. Il mercato si aspetta ulteriori tagli ai tassi in un contesto di inflazione in rallentamento, dopo una pausa a sorpresa a luglio.

USD/CNY è salito leggermente a 7,1824.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.