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Il petrolio sale leggermente mentre i mercati guardano al vertice Trump-Putin

Fiona Craig
14 Agosto 2025 11:18AM

I prezzi del petrolio hanno registrato un leggero rialzo nella sessione asiatica di giovedì, mentre gli investitori si concentrano sugli effetti potenziali dell’incontro tra il presidente statunitense Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin sulle forniture globali.

Il greggio ha subito perdite nelle ultime due settimane a causa delle persistenti preoccupazioni per la diminuzione della domanda e mercoledì i prezzi sono crollati dopo che i dati hanno mostrato un aumento inatteso delle scorte di petrolio negli Stati Uniti.

Alle 21:58 ET (01:58 GMT), i futures sul Brent per ottobre sono saliti dello 0,4% a 65,88 dollari al barile, mentre i futures sul WTI sono aumentati dello 0,3% a 62,13 dollari al barile.

Trump e Putin incontro sull’Ucraina

I due leader si incontreranno in Alaska venerdì per discutere di un possibile cessate il fuoco in Ucraina. Mercoledì, Trump ha avvertito di “conseguenze gravi” se Putin rifiuterà di accettare la pace. Aveva inoltre minacciato precedentemente pesanti tariffe sui principali acquirenti di petrolio russo, tra cui India e Cina.

Se queste misure verranno attuate o se ulteriori restrizioni colpiranno il settore energetico russo, le forniture globali potrebbero ridursi, sostenendo i prezzi del greggio. Tuttavia, i rapporti indicano che Trump non prevede una risoluzione immediata del conflitto in Ucraina e potrebbe offrire concessioni alla Russia per ridurre le tensioni attorno a Kyiv. Qualsiasi riduzione delle sanzioni potrebbe, invece, pesare sui prezzi, dato che le preoccupazioni per un eccesso di offerta hanno rappresentato un freno persistente quest’anno.

Surplus di offerta e scorte statunitensi mantengono pressione sul greggio

I mercati petroliferi sono stati penalizzati dalle prospettive ribassiste sull’offerta da parte sia del governo statunitense sia dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). L’IEA ha sottolineato che le forniture globali di petrolio appaiono “gonfie”, in parte a causa dell’aumento costante della produzione da parte dell’OPEC+ quest’anno.

L’agenzia ha anche previsto che un surplus di offerta potrebbe persistere nel 2025 e 2026, mentre la domanda dovrebbe rallentare nei prossimi mesi. L’IEA prevede un surplus giornaliero di circa 3 milioni di barili entro il 2026.

A rafforzare il sentiment ribassista, le scorte statunitensi sono aumentate di 3 milioni di barili la scorsa settimana, superando di gran lunga le aspettative per un calo di 0,9 milioni di barili. I dati evidenziano la prossima fine della stagione estiva di viaggio negli Stati Uniti, con la domanda di carburante che solitamente diminuisce man mano che ci si avvicina all’autunno e all’inverno.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.