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Il petrolio scende leggermente, ma resta in positivo settimanale mentre i negoziati Russia-Ucraina rallentano

Fiona Craig
22 Agosto 2025 11:28AM

I prezzi del petrolio hanno registrato un lieve calo nel commercio asiatico di venerdì, mentre gli investitori mantengono cautela in attesa del discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Jackson Hole Symposium, da cui i mercati cercano indicazioni sulla politica monetaria statunitense.

Nonostante il leggero calo, il greggio era diretto verso una performance settimanale positiva, sostenuta dai crescenti timori per il rallentamento dei negoziati di pace tra Russia e Ucraina, che potrebbero aumentare i rischi legati all’offerta.

Il greggio sostenuto dalla domanda statunitense

La domanda statunitense più forte del previsto ha contribuito a sostenere il petrolio. I dati pubblicati all’inizio della settimana hanno mostrato un calo di 6 milioni di barili nelle scorte di greggio degli Stati Uniti nella settimana al 15 agosto, superando le aspettative del mercato. Gli indici PMI di agosto per manifattura e servizi hanno inoltre indicato che l’attività economica negli USA rimane solida, rafforzando le prospettive di domanda.

Alle 21:20 ET (01:20 GMT), i futures sul Brent erano in calo dello 0,2% a 67,51 dollari al barile, mentre i futures WTI sono scesi dello 0,3% a 62,95 dollari al barile.

Recupero settimanale alimentato dall’incertezza geopolitica

Durante la settimana, i futures sul Brent e WTI sono saliti tra l’1,5% e il 3%, recuperando le perdite delle prime sedute. Inizialmente il petrolio era sceso in risposta agli sforzi guidati dagli USA per favorire un accordo di pace tra Russia e Ucraina, ma i mercati sono sempre più scettici su una risoluzione a breve termine.

Il presidente Donald Trump ha recentemente incontrato il presidente russo Vladimir Putin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e diversi leader europei. Tuttavia, non sono stati riportati progressi concreti, lasciando domande aperte sui tempi delle negoziazioni e sulla natura delle garanzie di sicurezza.

Russia e Ucraina continuano a ritenersi reciprocamente responsabili dei ritardi, mentre le operazioni militari proseguono. Giovedì la Russia ha lanciato un importante attacco aereo dopo che Kiev ha dichiarato di aver colpito una raffineria di petrolio. Il conflitto in corso mantiene aperta anche la possibilità di sanzioni USA più severe sul greggio russo, con Trump che ha proposto tariffe del 50% sulle importazioni indiane di petrolio russo.

I mercati attendono indicazioni da Jackson Hole

Gli investitori seguono con attenzione il discorso di Powell a Jackson Hole per avere indicazioni sui tassi d’interesse e sul percorso dell’economia statunitense. Le aspettative di un taglio dei tassi a settembre sono diminuite, esercitando pressione al ribasso sui prezzi del petrolio, soprattutto mentre il dollaro si è rafforzato in risposta alle nuove previsioni.

I mercati delle materie prime ed energetici restano sensibili sia alle tensioni geopolitiche sia ai dati economici statunitensi, lasciando i prezzi del petrolio in un delicato equilibrio tra supporto da rifugio sicuro e pressioni legate ai tassi d’interesse.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.