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Dow Jones, S&P, Nasdaq, Wall Street, Futures,I mercati attendono PCE USA, inflazione europea e fine dell’esenzione “de minimis”

Fiona Craig
29 Agosto 2025 10:24AM

I futures statunitensi hanno leggermente perso terreno venerdì, in attesa della pubblicazione del principale indicatore di inflazione della Federal Reserve. Sono inoltre attesi dati sull’inflazione in Europa, mentre l’amministrazione Trump ha terminato l’esenzione “de minimis” sulle importazioni a basso valore.

Focus sull’inflazione USA

Gli investitori seguono con attenzione l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) statunitense, la misura preferita dalla Fed per monitorare l’inflazione. Gli analisti prevedono che il PCE core rimanga stabile allo 0,3% su base mensile, mantenendo il tasso annuo al 2,9%.

I mercati temono che i dazi introdotti dal Presidente Donald Trump possano incidere sui prezzi al consumo, dopo le recenti sorprese nell’inflazione alla produzione. Lo scorso anno la Fed ha ridotto i tassi di un punto percentuale, ma quest’anno ha mantenuto la politica monetaria invariata, temendo che i dazi più elevati possano far risalire l’inflazione oltre l’obiettivo del 2%.

Molti si aspettano un taglio di 25 punti base a settembre, sebbene le mosse successive restino incerte. Il Governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato giovedì di voler iniziare a ridurre i tassi il mese prossimo e di “aspettarsi pienamente” ulteriori tagli per portare il tasso della Fed più vicino a un livello neutrale. Waller e la Governatrice Michelle Bowman hanno entrambi dissentito dalla decisione di luglio di mantenere invariati i tassi a breve termine. Entrambi, nominati da Trump, sono considerati possibili successori del Presidente della Fed Jerome Powell, tra preoccupazioni dei mercati per la politicizzazione della banca centrale.

All’inizio di questa settimana, Trump ha annunciato il licenziamento della Governatrice Lisa Cook per presunta frode ipotecaria, mossa che Cook definisce illegale e per la quale ha avviato un’azione legale.

Futures USA in calo

I futures statunitensi sono scesi leggermente, ma restano su livelli che indicano guadagni mensili solidi. Alle 03:20 ET, i futures sull’S&P 500 hanno perso 5 punti (-0,1%), i futures Nasdaq 100 35 punti (-0,1%) e i futures Dow 80 punti (-0,2%). Giovedì, l’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,3% a un massimo storico, il Nasdaq Composite +0,5% e il Dow +0,2%, anch’esso a un nuovo record. Ad agosto, i guadagni mensili sono stati robusti: Dow +3,4%, S&P 500 +2,6%, Nasdaq +2,8%.

Gli investitori seguiranno anche i risultati di Ulta Beauty (NASDAQ:ULTA), Ambarella (NASDAQ:AMBA) e Affirm Holdings (NASDAQ:AFRM).

Fine dell’esenzione “de minimis”

Gli Stati Uniti hanno terminato il trattamento duty-free per pacchi inferiori a 800$, eliminando l’esenzione “de minimis”. Trump ha annunciato la revoca il 30 luglio, citando rischi di traffico di fentanyl.

L’esenzione aveva favorito l’e-commerce transfrontaliero, con 1,36 miliardi di pacchi del valore di 64,6 miliardi di dollari nel 2024, di cui il 73% proveniente dalla Cina. Ora i consumatori USA potrebbero affrontare costi più alti, salvo che i venditori internazionali non assorbano i dazi.

Inflazione europea sotto osservazione

Oggi saranno diffusi i dati preliminari dei prezzi al consumo in Francia, Spagna e Germania. La BCE ha mantenuto il tasso chiave al 2% a luglio, confermando che l’inflazione nell’Eurozona è vicina all’obiettivo. I policymaker della BCE dovrebbero confermare i tassi a settembre, anche se i verbali di luglio hanno mostrato divisioni sulle prospettive dell’inflazione. La BCE ha osservato che questa incertezza “rimarrà una caratteristica chiave delle prospettive economiche globali e dell’area euro per un po’ di tempo”, sebbene il suo impatto rimanga dibattuto.

Prezzi del petrolio

Il petrolio è leggermente sceso, ma resta su un guadagno settimanale. Brent -0,7% a 67,54$/barile, WTI -0,7% a 64,12$/barile. I guadagni settimanali sono stati sostenuti dalle preoccupazioni per l’offerta russa e dalle trattative tra Putin e Zelensky ferme. La fine della stagione estiva negli USA e il Labor Day hanno frenato i prezzi. Entrambi i contratti registrano perdite mensili superiori al 6%, sotto pressione per l’aumento della produzione da parte dell’OPEC.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.