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L’inflazione nell’Eurozona aumenta leggermente in agosto

Fiona Craig
02 Settembre 2025 11:44AM

I prezzi al consumo nell’Eurozona sono aumentati leggermente in agosto, rimanendo vicini all’obiettivo della Banca Centrale Europea del 2%, suggerendo un contesto inflazionistico relativamente stabile che potrebbe incoraggiare i responsabili politici a mantenere i tassi di interesse dopo una serie di rapide riduzioni.

Secondo quanto riportato dai media, è previsto che la BCE mantenga i tassi invariati nella prossima riunione di questo mese. Tuttavia, le preoccupazioni per un rallentamento dell’economia più ampia dell’Eurozona potrebbero riaccendere il dibattito su possibili tagli dei tassi in autunno.

La BCE ha mantenuto il tasso chiave al 2% a luglio, con la presidente Christine Lagarde che ha dichiarato che la politica è in una “buona posizione”. Questa decisione ha concluso un ciclo annuale di riduzioni dei tassi, nonostante le tensioni commerciali e la volatilità geopolitica continuino a creare incertezza sulle prospettive economiche.

Le stime flash di Eurostat indicano che l’indice dei prezzi al consumo principale nei dodici mesi fino ad agosto è al 2,1%, in aumento rispetto al 2,0% di luglio e in linea con le aspettative.

“Il piccolo aumento dell’inflazione principale […] fa poca differenza per i responsabili politici della BCE, che sembrano destinati a lasciare i tassi di interesse invariati nella riunione della prossima settimana e probabilmente per diversi mesi a venire,” hanno osservato gli analisti di Capital Economics.

Hanno sottolineato che l’inflazione nel settore dei servizi, un’area chiave monitorata dalla BCE, “è leggermente scesa” dal 3,2% di luglio al 3,1% di agosto. Questo rappresenta il tasso più basso di inflazione nei servizi da marzo 2022 e “dovrebbe fornire qualche rassicurazione ai responsabili politici che le pressioni sui prezzi interni continuano a diminuire.”

Nel frattempo, l’IPC “core”, che esclude elementi volatili come cibo ed energia, è aumentato al 2,3%, confermando il ritmo di luglio e leggermente al di sopra del 2,2% previsto dagli economisti.

La prossima riunione della BCE è prevista per l’11 settembre, con l’aspettativa che i tassi rimangano invariati. Guardando più avanti, alcuni analisti vedono la possibilità di un taglio dei tassi verso la fine del 2025 o all’inizio del 2026 per evitare che l’inflazione rimanga persistentemente al di sotto del target del 2%.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.