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L’oro si mantiene vicino ai massimi storici mentre aumentano le aspettative di taglio dei tassi Fed

Fiona Craig
08 Settembre 2025 10:34AM

I prezzi dell’oro si sono mantenuti vicini ai livelli storici lunedì, dopo il forte rally della scorsa settimana, grazie ai dati sull’occupazione statunitense più deboli del previsto, che hanno rafforzato le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. L’oro spot ha oscillato intorno a 3.585,68 dollari l’oncia, leggermente al di sotto del massimo storico di venerdì a 3.600,03 dollari, mentre i futures sul dicembre hanno perso lo 0,7% a 3.626,52 dollari l’oncia alle 01:39 ET (05:39 GMT).

Il metallo prezioso è aumentato di oltre il 4% nell’ultima settimana, registrando rialzi in nove delle ultime dieci sessioni. Su base annua, l’oro ha guadagnato quasi il 37%, spinto dalla domanda di rifugio sicuro in un contesto di incertezza commerciale globale e dai forti acquisti delle banche centrali, in particolare della Cina.

Dati sull’occupazione USA indeboliti rafforzano le scommesse sul taglio dei tassi

L’ultimo rapporto sull’occupazione ha mostrato un rallentamento della crescita dei posti di lavoro e un aumento del tasso di disoccupazione al 4,3%. Gli investitori prevedono ora con elevata probabilità un taglio di 25 punti base nella riunione della Fed di settembre, con una possibilità più ridotta di un taglio di 50 punti base. Tassi più bassi riducono il costo opportunità del possedere oro e tendono a indebolire il dollaro, rendendo il metallo più appetibile.

I futures sull’indice del dollaro USA sono rimasti sostanzialmente invariati lunedì, mantenendosi deboli dopo il calo della scorsa settimana. Gli operatori guardano anche al rapporto sull’inflazione statunitense di giovedì, che potrebbe influenzare ulteriormente le aspettative sulla politica della Fed e la direzione a breve dell’oro.

Andamento di argento, platino e rame

Gli altri metalli preziosi hanno registrato movimenti contrastanti. I futures sul platino sono rimasti stabili a 1.385,60 dollari l’oncia, mentre l’argento è sceso dello 0,6% a 41,30 dollari l’oncia, sotto il massimo della scorsa settimana, il più alto dal agosto 2011. I mercati del rame sono rimasti relativamente stabili, con i futures sul London Metal Exchange a 9.901,65 dollari per tonnellata e i futures USA in rialzo dello 0,3% a 4,56 dollari per libbra.

La Cina, maggiore importatore mondiale di rame, ha registrato un rallentamento della crescita delle esportazioni in agosto, mentre l’impulso derivante dalla tregua commerciale con gli USA è svanito. Anche le importazioni sono diminuite rispetto a luglio, segnalando una domanda interna ancora debole.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.