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I prezzi del petrolio salgono per le tensioni in Medio Oriente e le sanzioni USA-Russia

Fiona Craig
10 Settembre 2025 10:42AM

I prezzi del petrolio sono aumentati nei primi scambi asiatici di mercoledì, sostenuti dalle crescenti tensioni geopolitiche dopo che Israele ha colpito posizioni di Hamas in Qatar, alimentando timori di possibili interruzioni delle forniture nel Medio Oriente.

Il mercato è stato ulteriormente sostenuto dalla prospettiva di nuove sanzioni statunitensi sul petrolio russo, dopo le notizie secondo cui il presidente Donald Trump avrebbe chiesto misure più severe nei confronti dei Paesi acquirenti di energia russa.

Alle 21:41 ET (01:41 GMT), il Brent con consegna a ottobre è salito dello 0,7% a $66,92 al barile, mentre il WTI è cresciuto dello 0,7% a $62,72 al barile. Entrambi i contratti erano diretti verso il quarto giorno consecutivo di guadagni, sostenuti dall’aumento della produzione dell’OPEC+ inferiore alle attese nel fine settimana.

Israele colpisce Hamas in Qatar

Israele ha confermato martedì sera di aver preso di mira la leadership di Hamas a Doha, suscitando critiche da parte delle autorità qatariote e statunitensi, preoccupate che l’attacco potesse compromettere i negoziati di pace in corso.

I prezzi del petrolio erano saliti di quasi il 2% martedì dopo l’attacco, ma hanno ridotto parte dei guadagni dopo che funzionari statunitensi hanno indicato che un simile attacco non si sarebbe ripetuto. Trump ha dichiarato ai giornalisti di essere “molto infelice” per l’attacco e che rilascerà una dichiarazione completa mercoledì.

Il Qatar, alleato di sicurezza degli Stati Uniti e sede della base aerea al-Udeid — la più grande struttura militare americana in Medio Oriente — insieme all’Egitto, ha servito da mediatore nei colloqui tra Israele e Hamas.

Hamas ha riferito che l’attacco israeliano per colpire il suo team negoziale è fallito, sebbene siano state confermate cinque vittime. L’attacco lascia incerto il futuro dei colloqui di pace, con possibili azioni militari continue, soprattutto nella Striscia di Gaza, mantenendo alta l’attenzione dei mercati sui rischi geopolitici in Medio Oriente.

Possibili sanzioni USA-Russia e misure commerciali

I prezzi sono stati sostenuti anche dalle aspettative di ulteriori sanzioni statunitensi alla Russia. Reuters ha riportato che Trump ha chiesto all’Unione Europea di imporre tariffe elevate a India e Cina per gli acquisti di energia russa.

Trump ha già imposto tariffe del 50% sull’India e sembra voler applicare tariffe del 100% sia su Nuova Delhi che Pechino. Gli analisti hanno osservato che “una tale mossa potrebbe tagliare alcune fonti di entrate per la Russia e mettere pressione su Mosca per porre fine alla sua lunga guerra con l’Ucraina.”

Ulteriori restrizioni sul petrolio russo potrebbero ridurre l’offerta globale, soprattutto se acquirenti principali come India e Cina cedessero alle pressioni occidentali, anche se entrambi i Paesi hanno indicato poche intenzioni di ridurre gli acquisti.

Oltre agli sviluppi geopolitici, i trader hanno monitorato i dati sulle scorte statunitensi. L’American Petroleum Institute ha segnalato un aumento di 1,25 milioni di barili nelle scorte di greggio negli Stati Uniti nella settimana terminata il 5 settembre.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.