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La BCE mantiene i tassi invariati mentre pesano rischi economici e politici

Fiona Craig
11 Settembre 2025 2:28PM

La Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi d’interesse invariati giovedì, come ampiamente previsto, optando per la cautela mentre l’inflazione resta vicina all’obiettivo ma le incertezze economiche e politiche rendono lo scenario più complesso.

A giugno la BCE aveva tagliato il tasso sui depositi al 2%, dimezzandolo dal record del 4% in appena un anno, avviando così un ciclo di allentamento. Da allora, tuttavia, l’istituto ha preferito fermarsi, con i prezzi al consumo solo leggermente al di sopra del target del 2% dopo l’impennata seguita alla pandemia e all’invasione russa dell’Ucraina.

Gli operatori guardano ora alle nuove proiezioni economiche della BCE. Gli analisti si aspettano revisioni al rialzo moderate per crescita e inflazione nel 2025, mentre le prospettive per il 2026 restano più incerte.

Le fonti di rischio non mancano. L’accordo dell’UE con Washington su dazi del 15% è vicino allo scenario di base della BCE del 10%, ma il reale impatto sulla crescita sarà visibile solo nei prossimi mesi. Intanto, una maggiore pressione normativa da parte delle autorità statunitensi contro le aziende farmaceutiche europee rappresenta un ulteriore fattore di instabilità.

Anche la Francia aggiunge elementi di incertezza politica. La seconda economia dell’eurozona ha visto la nomina di un nuovo primo ministro questa settimana dopo il malcontento suscitato dalle misure di austerità, alimentando dubbi sulla stabilità interna.

Se i mercati dovessero tornare sotto pressione, gli investitori potrebbero chiedersi se la BCE sarà pronta a utilizzare il Transmission Protection Instrument, lo strumento pensato per proteggere i debiti sovrani più fragili.

Per ora, i mercati stimano circa il 70% di probabilità di un ulteriore taglio dei tassi entro l’estate prossima, segno che la porta resta aperta.

«Pur mantenendo una certa simpatia per un altro taglio dei tassi, piuttosto preventivo, al fine di evitare un eccessivo rafforzamento dell’euro e un’inflazione inferiore al target, riteniamo anche che la maggioranza all’interno della BCE non condivida questa visione, preferendo sottolineare i segnali di resilienza e i dati recenti», hanno scritto in una nota gli analisti di ING.

Questo contenuto è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria, d’investimento o di altro tipo professionale. Non deve essere considerato come una raccomandazione all’acquisto o alla vendita di titoli o strumenti finanziari. Tutti gli investimenti comportano dei rischi, inclusa la possibilità di perdere il capitale investito. Le performance passate non sono indicative di risultati futuri. Si consiglia di effettuare le proprie ricerche e di consultare un consulente finanziario qualificato prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.