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Borsa di Milano, indice FTSE Mib in calo del 2,5% ancora per timori sui dazi, pesano le banche

Fiona Craig
04 Aprile 2025 10:44AM

Continua la svendita sulla Borsa di Milano, che ha aperto la seduta in forte ribasso, come nel resto d’Europa, dopo il terremoto di ieri legato alla prospettiva che i dazi statunitensi possano innescare una recessione globale.

Dopo il crollo di Wall Street di ieri sera, questa mattina la Borsa di Tokyo ha chiuso con un calo del 2,75% dell’indice Nikkei, trascinata in particolare dai titoli bancari, sulla scia delle perdite del settore sul mercato americano e per i timori che l’effetto dei dazi sull’economia possa portare la Banca del Giappone a rinviare l’aumento dei tassi d’interesse previsto.

In questo contesto, la svendita si sta estendendo a tutto il settore bancario europeo, inclusa l’Italia.

Sul fronte macroeconomico, gli investitori oggi guarderanno con attenzione ai dati sul mercato del lavoro statunitense, che assumono particolare rilevanza in un momento in cui crescono i timori di una recessione negli Stati Uniti.

Intorno alle 9:50, l’indice FTSE Mib perdeva il 2,5% dopo il calo del 3,6% registrato ieri.

Pesa in particolare il settore bancario, con il suo paniere in calo del 4,8%. Tra i singoli titoli, Mps (BIT:BMPS) cede il 5,6%, Bper (BIT:BPE), Pop Sondrio, Unicredit (BIT:UCG) e Banco Bpm (BIT:BAMI) sono attorno al -5%.

Si salvano dalla pioggia di vendite che oggi inonda l’intero listino solo alcune utility come Terna (BIT:TRN) (+1,0%) e Snam (BIT:SRG) (+0,9%), grazie alla forza difensiva del settore.

Bene anche Campari (BIT:CPR), in rialzo del 2,3%.