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Borsa di Milano in rialzo con energia e banche, Pirelli in calo

Fiona Craig
25 Marzo 2025 2:02PM

La Borsa di Milano continua la sua fase di crescita, sostenuta dai titoli bancari e dal settore energetico, in linea con l’andamento positivo delle principali piazze europee. Gli investitori sembrano ignorare la debolezza dei futures statunitensi, concentrandosi invece sulla ripresa vista nella giornata precedente.

Un certo ottimismo pervade i mercati, alimentato dalle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha lasciato intendere che non tutti i dazi previsti entreranno in vigore il 2 aprile e che alcuni paesi potrebbero essere esentati. Tuttavia, l’assenza di dettagli concreti e l’avvicinarsi della scadenza mantengono un clima di incertezza, aggravato dalla fine imminente del trimestre, periodo in cui gli investitori potrebbero ribilanciare i propri portafogli.

Un ulteriore impulso positivo per i mercati europei è arrivato dal miglioramento dell’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche. Per il resto della giornata, l’attenzione si sposterà sulla fiducia dei consumatori americani, soprattutto dopo i segnali di debolezza emersi dal sondaggio dell’Università del Michigan.

A metà giornata, l’indice Ftse Mib registra un incremento dell’1,2%, con volumi di scambio pari a 1,2 miliardi di euro.

Titoli in evidenza

Nel comparto bancario, si segnalano acquisti diffusi in tutta Europa. A Milano, spiccano Intesa Sanpaolo e Unicredit, entrambe in crescita di circa il 2%. Più contenuti i rialzi di Banco BPM e Mediobanca, che guadagnano circa l’1,2%. Secondo alcuni operatori di mercato, il movimento rialzista del settore bancario sarebbe legato a un ribilanciamento dei portafogli degli investitori, sulla base di nuove valutazioni settoriali.

Azimut avanza dell’1,8% dopo la conferma dell’acquisizione di partecipazioni di minoranza in due filiali di Red Med Capital, banca d’investimento marocchina. Nexi riduce i guadagni, attestandosi a +0,4%, dopo essere stata favorita in mattinata dal miglioramento del rating da parte di S&P, annunciato a mercati chiusi.

Il settore energetico mostra un andamento positivo: Eni segna un rialzo dell’1,7%, mentre tra le utility A2A si distingue con un incremento dell’1,6%.

In controtendenza, Pirelli perde l’1,4% in vista della riunione del consiglio di amministrazione prevista per domani. Secondo indiscrezioni, saranno affrontati diversi temi, tra cui il divieto imposto dagli Stati Uniti alla vendita di veicoli con componenti di aziende legate a Cina e Russia. Inoltre, si discuterà il futuro assetto di controllo dell’azienda, ancora incerto dopo l’intervento del governo italiano con il golden power. Le decisioni del socio cinese Sinochem potrebbero risentire di queste discussioni, incidendo sul destino della sua partecipazione nel gruppo.

Fuori dal listino principale, Fincantieri accusa un pesante ribasso, perdendo oltre il 5%. Secondo Banca Akros, le indicazioni fornite dalla società sono complessivamente in linea con le attese, ma le previsioni sul debito risultano leggermente peggiori rispetto alle aspettative.

Infine, giornata movimentata per Eurogroup Laminations, che, dopo aver toccato minimi storici a seguito di una guidance 2025 deludente, recupera terreno grazie a una conference call con gli analisti, per poi stabilizzarsi attorno alla parità.